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Amira Hass : l'Olocausto come risorsa politica

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  Il cinismo inerente all'atteggiamento delle istituzioni di Israele verso i sopravvissuti all'Olocausto non costituisce una rivelazione, per coloro che sono nati e vivono fra loro. Siamo cresciuti sbadigliando di fronte al gap fra la presentazione dello stato di Israele come il luogo della rinascita del popolo ebraico ed il vuoto esistente per ogni sopravvissuto all'Olocausto , e per la sua famiglia. La 'riabilitazione' personale dipendeva dalle circostanze di ciascuno: i più forti verso gli altri, che non trovavano sostegno dalle istituzioni statali. Negli anni '50 e '60 abbiamo visto il disprezzo verso i nostri genitori 'per essere andati come pecore al macello' e la vergogna dei nuovi ebrei, i sabra , per i loro parenti sfortunati della diaspora.Si può sostenere che nei primi due decenni gran parte di questo atteggiamento potesse essere attribuito alla mancanza di informazione ed all'incapacità, estremamente umana, di compren

Levy: sono senza bandiera rubata dal nazionalismo

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.............. Come posso appendere a casa mia la stessa bandiera che sventola a Hebron , che ha espulso quasi 20.000 residenti dalle loro sedi? Come posso appendere la bandierina che sventola sulle moschee a Yitzhar e a Itamar e nelle dozzine di punti di controllo destinati a soffocare la vita dei nostri vicini ? Come posso appendere la bandierina che volteggia sulle jeep che spargono il terrore nei cuori dei bambini piccoli? La bandierina è diventato sempre più distante da me; la bandierina nazionale si è trasformata nella bandiera del nazionalismo estremo. Non è facile distaccarsi da una bandierina che era una volta la vostra . non è facile staccarsi dalla mia bandierina, che ha cessato di simboleggiare l'innocenza . Essa si è trasformato nella bandiera dell'occupazione , sono rimasto senza una bandierina. La destra nazionalistica estrema l'ha rubata ,così come ha rubato l'orgoglio di essere israeliano ; questo è forse il più mortale dei colpi .In

Muin Masri : cercasi moderati disperatamente

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Lo scrittore palestinese Muin Masri racconta la rabbia del popolo palestinese Moderati e feriti. In questi tempi duri, molti, troppi intellettuali occidentali, o presunti tali, dall’indice facile, ci puntano il dito addosso chiedendo come se niente fosse: “Moderati dove siete?”. Strano, come mai in questi anni di dittature e di buchi neri nessuno ha sentito le nostre grida? E’ brutto pensare male, ma può darsi che con la distanza, e questo splendido mare che ci separa, con le sue spiagge dorate, sia facile distrarsi. I moderati occidentali sono fatti così: tacciono spesso quando servono e parlano quando è troppo tardi. Democrazia e libertà è la bandiera di tutti gli uomini liberi. C’è chi è fortunato e l’ha guadagnata già il giorno della sua nascita, mentre altri sono morti sognando un solo momento da veri essere umani. CONTINUA IN

Uccisi 8 palestinesi ,missili contro Sderot

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1In un momento così delicato questa è la risposta Israele? 8 palestinesi uccisi , intanto sono stati lanciati qassan sulla sfortunata cittadina di Sderot . Domanda: a Gaza invasa, super controllata da un esercito dotato di tecnologia avanzata i palestinesi continuano a lanciare missili.....o sono dotati di invisibilità o qualcosa non torna. Intanto si scopre che per la guerra in Libano i militari hanno fornito informazioni false al governo israeliano.......si conferma quanto ipotizzato: guerra voluta dai falchi israeliani e neoconservatori americani AGGIORNAMENTO 524 palestinesi uccisi da maggio : oggi 22 aprile 2007 Informazione israeliana : Haaretz Gideon Levy 2 Striscia di Gaza: ucciso militante palestinese, razzo su Sderot Gaza, 2 giugno - Ieri sera un velivolo israeliano ha lanciato un razzo contro una motocicletta su cui viaggiava un militante della Jihad islamica nella località di Khan Younis, nella striscia di Gaza, uccidendolo. Questa mattina la Jihad ha rivendicato il l

Hersh:soldi americani e sauditi per al Qaida

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L 'idea della cricca Bush ricalca, più in grande, la triangolazione che ha portato alla nascita di Al Qaeda nell'Afghanistan occupato dai sovietici, ed è portata avanti dal Vice-presidente Cheney , dal consigliere per la sicurezza nazionale Elliott Abrams , dall'ex-ambasciatore statunitense in Iraq, Zalmay Khalizad e dal principe Bandar bin Sultan , consigliere per la sicurezza nazionale dell'Arabia Saudita. A Condoleeza Rice il compito di gestire la parte pubblica - ovvero l'offensiva mediatica contro l'Iran - mentre Cheney si occupa delle operazioni coperte gestite fuori budget, secondo il copione sperimentato ai tempi dello scandalo Iran-Contras. Hersh suddivide la genesi di questa nuova strategia in quattro momenti fondamentali. Prima di tutto Washington ha stretto i legami fra Israele e i sunniti " moderati " (fra i quali la Casa Bianca continua a tenere l'Arabia Saudita malgrado l'11 settembre e la teocrazia che la governa) in

Continuità della politica israeliana verso i palestinesi

Amira HASS:............ Un primo ministro indagato per i reati di abuso d'ufficio e corruzione, che avrebbe commesso quando era ministro dell'industria. Un ministro delle finanze sotto inchiesta per l'origine assai dubbia di alcuni milioni di dollari guadagnati quando rivestiva importanti incarichi finanziari. Un ministro della giustizia condannato per violenza carnale. Alti ufficiali delle autorità fiscali indagati per corruzione, nell'ambito di un'inchiesta che ha coinvolto anche uno stretto collaboratore del premier. E, come se non bastasse, le inchieste – civili e militari – sulle gravi inefficienze e gli scandali che hanno accompagnato la guerra della scorsa estate in Libano. "Il governo israeliano cadrà presto?", mi chiedono i palestinesi, in attesa di un deus ex machina che arrivi a risolvere i loro problemi. "Non importa", rispondo. "Che il governo cada o resti al suo posto, la politica israeliana verso la Palestina non è decisa dall