Ida Dominijanni: La strategia della destra: anestetizzare l’antifascismo
L'Italia delle due sponde VOLERELALUNA.IT La strategia della destra: anestetizzare l’antifascismo Non c’era bisogno delle esternazioni del ministro Lollobrigida sulla “sostituzione etnica” per rendersi conto delle matrici culturali di chi ci governa (è bene ricordarlo per restare ancorati al principio di realtà, non con la maggioranza ma con il 13% dei voti dell’elettorato). Bastava quello che è successo poche settimane fa in quel di Cutro, con quella concezione gerarchizzata delle vite che contano e che non contano sottostante al mancato soccorso dei naufraghi, e delle morti che contano e che non contano sottostante all’ostentata indifferenza con cui la Presidente del Consiglio ha evitato di posare anche solo uno sguardo sulle bare delle vittime. Che cos’altro se non questa gerarchizzazione delle vite e delle morti porta alla “soluzione” dei campi, di concentramento e sterminio ieri e di detenzione e tortura oggi, nello stesso momento in cui, ieri e oggi come ieri, si piange s