Frammenti vocali in MO

  Chitarre, cornamuse, liuti, pianole, tamburi e violini sono stati ispezionati da pattuglie di soldati israeliani armati fino ai denti. Il camion è rimasto in fila al valico di Eretz per tutta la notte, annusato da cani lupo nervosi. Poi dopo 24 ore finalmente è arrivato il via libero, nonostante il clima teso al confine. Tutti i documenti erano in ordine e il carico di strumenti musicali ha fatto il suo ingresso a Gaza. Per i bambini e i ragazzi palestinesi della Striscia vi è ora la possibilità di frequentare una vera scuola musicale, di suonare insieme, senza differenze di ceto o religione, di formare un'orchestra, e chissà, un domani, di esibirsi anche fuori da Gaza. E' il regale di Natale fatto dalla Caritas di Gerusalemme, in collaborazione con il Rotary Club Distretto 2032 (sud Piemonte e Liguria), alla parrocchia della Sacra Famiglia, una struttura a cui fa capo non solo la piccola comunità cristiana della Striscia, ma anche una bella fetta di popolazio

  Che sia un Natale particolarmente duro quello che i cristiani del Medio Oriente si apprestano a celebrare quest’anno, lo sappiamo ormai tutti. Basta pensare alla tragedia dei profughi iracheni costretti a fuggire in fretta e furia da Mosul e dalla Piana di Ninive nel caldo dell’estate e tuttora accampati (adesso al freddo) in situazioni di fortuna. Ma non dimentichiamo le comunità della Siria che vivono il loro quarto Natale di guerra. O la Terra Santa che - come scrive il patriarca Twal citando Dickens - ha vissuto in questo 2014 «il migliore e il peggiore dei tempi». C’è però un pericolo che corriamo sempre tutti in questi casi: confondere la solidarietà verso questi fratelli nella sofferenza - giustamente accompagnata da gesti concreti di aiuto materiale, per rendere un po’ meno dura la loro tribolazione - con la lacrimuccia facile. Con quel sospiro un po’ di maniera, che alla fine diventa solo un modo per maledire il mondo che ce l’ha sempre con noi. O per sentir

Pubblicato il 20 ago 2013 For English subtitles, go to the "captions" button on the bottom right side of the video window and choose "on."

Map: The spread of Israeli settlements in the West Bank How the population of Israel's settlements in the West Bank have boomed during the tenure of Prime Minister Benjamin Netanyahu. washingtonpost.com

'We want Christmas without occupation': Israel attacks Bethlehem protesters dressed as Santa... Sintesi personale Le forze israeliane sopprimono marcia di Natale a Betlemme [Con le foto] BETLEMME (Ma'an) 23 dicembre - Le forze israeliane Martedì hanno soppresso una marcia pacifica che chiedeva : "Natale senza occupazione" a Betlemme. I manifestanti hanno marciato verso il posto di blocco militare israeliano nel nord di Betlemme per celebrare il Natale e distribuire doni ai bambini della zona. Dimostranti avevano cartelli con le seguenti scritte:  "Gesù è venuto con un messaggio di  pace, libertà e giustizia" e "Vogliamo Natale senza occupazione." Le forze israeliane hanno impedito  ai manifestanti, alcuni dei quali erano vestiti da Babbo Natale, di raggiungere il posto di blocco  e hanno sparato gas  lacrimogeni alla folla. Diverse persone sono state curate per l'inalazione di gas lac

  SINTESI personale  Alcune chiare differenze sono evidenti sia nei contenuti e nel linguaggio operativo tra la versione francese e quella giordana . Nel preambolo dei due progetti, cinque differenze spiccano. Entrambe le bozze riaffermano il piano di spartizione dell' Assemblea Generale 1947 , ma la versione francese pubblicata dal Centro di Montreal per la Ricerca sulla Globalizzazione accenna chiaramente alla richiesta del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che i palestinesi riconoscano Israele come stato ebraico. La versione francese ribadisce che la risoluzione del 1947  specificava  "l'indipendenza dello Stato arabo ed ebraico ". Nel paragrafo su Gaza del preambolo  entrambe le versioni richiedono un "soluzione sostenibile per la situazione nella Striscia di Gaza." Tuttavia, i francesi hanno omesso la parola "palestinese" dal segmento sulle origini di Gaza, mentre la versione giordana a fferma che "la

        Palestinian West Bank protest leader: 'Israel killed the two-state solution' Bassam Tamimi returned to the West Bank village of Nabi Saleh this week after completing his ninth sentence in an Israeli jail. The Palestinian activist explains... haaretz.com Only the remains of a cream cake on the kitchen table and a few fluttering flags on the roof are testimony to the happy atmosphere in this home. However, the joy over Bassam Tamimi’s release from prison this week was considerably dampened by the grief over the death of his brother-in-law, Rushdi Tamimi. Rushdi, 31, died three months ago when Israel Defense Forces soldiers fired 80 live rounds at him − without any justification, according to a subsequent IDF investigation. The first thing Bassam did after his release was to visit Rushdi’s grave. B