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David Grossman «L’altra Israele contro Netanyahu -"

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  Nel Libro di Osea leggiamo: “Poiché costoro seminano vento, e mieteranno tempesta”. Per quasi dodici anni Benjamin Netanyahu ha seminato vento. Un vento malvagio, aberrante. Ora, nei giorni della pandemia, i risultati sono chiari: Israele è un Paese diviso e disorientato, sfiduciato nei confronti della sua leadership e di se stesso e facile preda del turbine del coronavirus. Tiro a indovinare: se gli israeliani dovessero rispondere onestamente alla domanda “cosa vi augurate per il nuovo anno?”. A parte, ovviamente, la salute, immagino che molti di loro, inclusi i sostenitori di Netanyahu, risponderebbero semplicemente: una vita stabile, tranquilla, sicura, in cui non vi sia corruzione e si percepisca la presenza di un governo, della legge. Immagino inoltre che molti si augurerebbero anche un primo ministro (uomo o donna) che anziché essere un “mago” (come spesso viene definito Netanyahu), si occupi di questioni di stato e cerchi con tutte le sue forze di curarne le ferite. Questo è c

David Grossman: "In Israele si respira un senso d'instabilità preoccupante"

David Grossman: "In Israele si respira un senso d'instabilità preoccupante" TAG   Grossman   “Siamo di nuovo in lockdown e la situazione è sempre più instabile”. E’ quanto ha detto David Grossman intervenendo in streaming nella giornata di chiusura del Festivaletteratura di Mantova. Lo scrittore israeliano era tra gli ospiti più attesi della manifestazione ma ha dovuto rinunciare al viaggio a causa delle difficoltà del momento: “Israele sta vivendo una fase molto difficile, i teatri e i cinema sono di nuovo chiusi e non si possono tenere eventi all’aperto. Le cose qui non vanno affatto bene. Ci sono quattromila contagi al giorno e la sanità pubblica è al collasso. Si respira un senso di instabilità preoccupante. E’ davvero un brutto momento”.  Stimolato dalle domande di Wlodek Goldkorn, lo scrittore israeliano ha raccontato al pubblico che seguiva lo streaming sotto un tendone di Palazzo Ducale, lo smarrimento della pandemia: “Non abbiamo ancora le parole giuste per desc

Gideon Levy 'I Waited for the Bullet That Would End This Nightmare': Palestinians Brutalized by Israeli Cop Gang Speak Out

articolo qui   Following are the names, for everyone’s edification: Amit Edri, 21, from Sderot; Tal Yosef Mizrahi, 20, from Ashdod; Uri Medina, 20, from Netivot; Refael Hazan, 20, from Moshav Neve Michael; and Lidor Zafriri, 19, from Moshav Patish. Five Border Police officers, members of the occupation policing corps, the most brutal of units, who in the Israeli media are usually referred to as “fighters,” for some reason. The first four, the principal suspects, remain in custody. Edri was their commander. The  grim indictment against these men  was filed in Be’er Sheva District Court on August 13: They are charged in connection with 14 incidents, on counts that include armed robbery, assault causing bodily harm, conspiring to commit a crime, aggravated assault, abusing a helpless person, theft, breach of trust and destruction of evidence. The charges should be read by everyone. They make for a very tough read, detailing a shocking series of instances in which the accused are alle

La barriera di separazione è un'illusione - e Israele lo sa di Meron Rapoport e Oren Ziv

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articolo qui  sintesi personale  Ogni israeliano ebreo ,che si reca nelle aree controllate dai palestinesi della Cisgiordania e incontra i soldati in uscita ,conosce la loro domanda scioccata.   "Cosa facevi  lì, a Ramallah ?!"   , come se se si fosse  appena tornati da una terra selvaggia, come se si fosse usciti  vivi dall'inferno stesso. La barrie ra di separazione, un tratto di muro di cemento e recinzioni metalliche che Israele ha iniziato a costruire negli anni 2000 durante la Seconda Intifada, ha contribuito notevolmente a questa percezione, condivisa dalla maggior parte degli ebrei israeliani.   Come se la barriera riuscisse a separare gli israeliani dai palestinesi, noi qua e loro là, oltre le montagne dell'oscurità.   Come se la barriera "funzionasse". Le decine di migliaia di palestinesi che sono   entrati   liberamente   in Israele attraverso le recenti brecce nella barriera, in molti casi sotto gli occhi attenti dei soldati israeliani, stanno sf

David Grossman The Plague Is a Formative Event. When It Fades, New Possibilities Will Emerge

The Plague Is a Formative Event. When It Fades, New Possibilities Will Emerge It’s bigger than us, the plague. It’s stronger than every flesh-and-blood enemy we’ve encountered, more powerful than every superhero we’ve conjured up in our imaginations and in the movies. Occasionally a bloodcurdling thought worms its way into the heart, that perhaps this time, in the war against it, we will lose, truly lose. A worldwide defeat. Like in the days of the “Spanish flu.” It’s a thought that’s immediately discarded, because how could we possibly lose? After all, we are 21st-century humanity! We are advanced, computerized, armed with countless weapons and means of destruction, protected with antibiotics, immunized… Yet nevertheless, something about it, about this plague, says that the rules of the game this time are different from what we’ve become accustomed to – so much so, in fact, that it can be said that for now, there are no rules. With dread we count hourly the sick and the dead in e