Artista palestinese Malak Mattar : GAZA. “Vite rubata prima ancora di iniziare.
Artista palestinese Malak Mattar
Dichiarazione dell'artista:
“Vite rubata prima ancora di iniziare.
Durante il genocidio, abbiamo visto dozzine di bambini prematuri tolti dalle incubatrici dopo l’interruzione della corrente. Messi uno accanto all'altro rischiando la morte perché l'occupazione impediva al carburante e all'elettricità di entrare nell'ospedale Al-Shifa.
All’ospedale Al-Nasr, l’occupazione non ha permesso il trasferimento dei bambini prematuri al sud, dove le loro famiglie sono state costrette a evacuare. Le loro famiglie non hanno potuto fare altro che salutarli e lasciarli morire soli, per poi decomporsi nei loro letti
Alcuni di questi bambini avevano un nome, mentre altri sono stati semplicemente contrassegnati come “anonimi”, senza nome, senza famiglia e senza futuro.
Molti hanno esalato l'ultimo respiro mentre venivano evacuati sotto i bombardamenti dal Nord al Sud e poi verso l'Egitto. Immaginate il viaggio orribile e traumatizzante di un bambino prematuro senza genitori o cure mediche adeguate.
Una cosa del genere non è mai accaduta nella Storia e non si può immaginare che accada di nuovo, ma il mondo ha lasciato che accadesse”.
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