La destra israeliana infuriata dai commenti di Hitler di Yesh Atid MK. In Italia sarebbe proibito fare una definizione del genere?

 Quando il Presidente della Commissione difesa e affari esteri della Knesset Ram Ben Barak segnala il pericolo per la democrazia israeliana rappresentato dal trio Ben-Gvir, Smotrich e Netanyahu, accostandoli all’ascesa al potere di Hitler, non intende certamente sostenere che i tre politici israeliani sono paragonabili al leader nazista.

Allo stesso identico modo quando si afferma che l’esercito israeliano adotta, a volte, comportamenti di tipo nazisti non si vuole certo sostenere una equiparazione tra l’idf e le SS naziste.
Eppure, il massimo che Ben Barak rischia è l’espulsione dal suo partito (Yesh Atid), e nessuno si sogna di definirlo un “antisemita”, mentre chi scrive che israele adotta pratiche , in casi ben definiti, naziste nei confronti del popolo palestinese, viene immediatamente tacciato di antisemitismo. In sintesi l'antisemitismo è una chiave politica per definire aree politiche differenti? Sembra così

Israel's Right enraged by Yesh Atid MK's Hitler comments


Israel's Right enraged by Yesh Atid MK's Hitler comments


“Non sto paragonando questo a niente – lo dico in anticipo per non essere citato – ma Hitler è salito al potere democraticamente, è stato eletto in modo democratico, e una delle prime leggi che ha promulgato, se non la prima , doveva annullare l'Alta Corte [tedesca], ​​e poi ha trasformato tutte le altre leggi e ha reso la Germania quello che era", ha detto sabato il presidente della commissione per la difesa e gli affari esteri della Knesset e il parlamentare Yesh Atid Ram Ben Barak in un'intervista durante lo Shabbat evento culturale a Beersheba.


“Dobbiamo salvaguardare la nostra democrazia. Ecco perché la combinazione di [leader di Otzma Yehudi Itamar] Ben-Gvir e [capo del Partito Sionista Religioso Bezalel] il partito razzista e antidemocratico di Smotrich [insieme] con [Likud e leader dell'opposizione Benjamin Netanyahu], una persona che vediamo è disposta fare quasi tutto il possibile per sottrarsi al suo processo e  permetterà loro di fare quello che vogliono – è pericoloso. Deve essere prevenuto ed è per questo che dobbiamo vincere queste elezioni”, ha detto Ben Barak tra gli applausi della folla.


"La democrazia non è solo mettere una scheda elettorale in un'urna, è anche una cultura che si è costruita qui per cento anni, da prima della fondazione dello Stato. Ma si distrugge molto facilmente", ha concluso.



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