ZEHAVA GALON - I COLONI E I LORO COMPLICI
Poco dopo l'orribile omicidio di Yehuda Dimentman la scorsa settimana, i coloni hanno compiuto degli attacchi. Il più importante era nel villaggio di Qaryut, in Cisgiordania. Circa 20 coloni si sono spacciati per soldati e sono entrati nella casa della famiglia Makbal per attaccare Wael con mazze e spranghe e sua moglie Samima con spray al peperoncino. Wael ora giace all'ospedale di Refidiyeh. Gli assalitori hanno anche causato ingenti danni all'abitazione e distrutto l'auto e il trattore della coppia. Altri attacchi sono stati commessi in tutta la Cisgiordania. L'IDF, come al solito, non c'era, sebbene i territori siano ampiamente coperti da telecamere e altri rilevatori.
Negli ultimi anni i coloni hanno sfruttato gli attacchi contro di loro per espandere insediamenti e avamposti. Lo hanno fatto anche questa volta. Eliyahu Liebman, capo del consiglio locale di Kiryat Arba, ha invitato i coloni a creare un nuovo avamposto illegale. Questo non si era mai visto: un capo del consiglio locale costruisce pubblicamente un avamposto illegale entro i confini del suo comune. Inutile dire che Liebman non è stato arrestato, ed è improbabile che lo sarà. L'esperienza insegna che la possibilità che coloro che hanno commesso gli attacchi degli ultimi giorni vengano processati è praticamente inesistente.
All'inizio della scorsa settimana il paese era in subbuglio dopo che il Ministro della Pubblica Sicurezza Omer Bar Lev ha parlato della violenza dei coloni come di un fenomeno reale e costante. Il Ministro dell'Interno Ayelet Shaked lo ha condannato. Il Primo Ministro Naftali Bennett lo ha rimproverato e ha affermato che: "I coloni sono una cintura di sicurezza per tutti noi", mentre il Consiglio Regionale della Samaria sta cercando di attribuire a lui la colpa dell'omicidio di Dimentman e di altri.
In passato, il danno ai coloni veniva sfruttato per espandere gli insediamenti, a volte rifiutando di seppellire una vittima fino a quando l'insediamento non fosse stato ampliato. Ora viene usato per negare la violenza ben documentata dei coloni, difficilmente riportata dai media.
I media filtrano le informazioni che vengono divulgate ai cittadini. Alon Ben David di Canale 13 News ha detto venerdì sera che 75 palestinesi sono stati uccisi in Cisgiordania dall'ultimo ciclo di combattimenti a Gaza, ma lui e i suoi colleghi si sono astenuti dal riferire perché la società ebraica israeliana non è interessata. Il tasso di atti terroristici ebraici è aumentato negli ultimi due anni, anche in base ai dati parziali dell'IDF, addirittura raddoppiato. Se fino ad anni recenti i coloni attaccavano per lo più alla periferia dei villaggi, nelle terre coltivate e nei pascoli, ora entrano nel cuore dei villaggi e fanno irruzione nelle abitazioni. Pochissimi vengono assicurati alla giustizia.
L'IDF ha il dovere di proteggere i palestinesi, sia come forza di occupazione che in base alle sentenze dell'Alta Corte di Giustizia, ma ha paura di affrontare i coloni molto più di quanto i coloni temono di attaccare i soldati o di bruciare le loro attrezzature.
Il terrorismo dei coloni ha un obiettivo strategico: Bruciare alberi e campi, picchiare gli agricoltori che svolgono il loro lavoro quotidiano per indurli ad abbandonare la propria terra. Perché correre il rischio quando i tuoi raccolti bruceranno comunque? E dopo che la terra è stata abbandonata, nel giro di pochi anni verrà dichiarata terra demaniale dall'Amministrazione Civile e consegnata ai coloni. Così, tra un'altra coltivazione bruciata, un'altra capra uccisa (anche questo accade) e il furto della terra, l'insediamento, si espande sempre di più.
Ma non dobbiamo parlarne perché i complici dei coloni nel governo e nei media attaccheranno chiunque osi dire una parola, e chi ha tempo per questo? Tra alberi bruciati e attacchi all'interno delle case, Israele sta diventando uno Stato iniquo. In che modo la terra unta da Dio è diventata una meretrice? Stando a guardare mentre il sangue viene versato, in tacito e omertoso silenzio.
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