Richard Silverstein : La mano nascosta di Netanyahu aleggia su Al Aqsa Pogrom
Traduzione sintesi
Le ultime due notti sono state testimoni di scene di orribile violenza con i criminali della polizia di frontiera israeliana che hanno assalito Al Aqsa, il terzo luogo più sacro dell'Islam. Hanno lanciato granate assordanti, saccheggiato il sacro santuario e sparato indiscriminatamente proiettili di gomma. Quasi 300 fedeli sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Israele afferma che la polizia ha risposto solo quando i palestinesi hanno lanciato pietre contro di loro dall'interno della moschea. Le affermazioni e le contro-affermazioni fanno sembrare che si tratti di una situazione dove entrambe le parti fanno affermazioni opposte e nessuna può essere creduta.
Il post di oggi ha lo scopo di chiarire non solo chi è in colpa, ma il motivo ultimo della provocazione israeliana. L'istigazione di Israele non è iniziata venerdì sera, quando 200 sono rimasti feriti nella violenza più selvaggia che la città abbia visto in diversi anni. In realtà è cominciata all'inizio del Ramadan. I fedeli palestinesi si riuniscono tradizionalmente alla Porta di Damasco e socializzano mentre si preparano a rompere il digiuno della sera. La polizia israeliana ha deciso di vietare questo raduno. I palestinesi hanno considerato correttamente ciò una provocazione e hanno protestato . Questo è ciò che ha portato a scene di rivolte e scontri violenti poche settimane fa. La tensione si è allentata solo dopo che la polizia ha rimosso le barriere che impedivano l'accesso alla Porta di Damasco.
Nel frattempo, i coloni israeliani hanno rivendicato le case dove i palestinesi hanno vissuto per generazioni a Sheikh Jarrah. Un tribunale israeliano ha approvato la pulizia etnica di un massimo di 2.000 residenti nelle case del quartiere. Naturalmente, questi sfratti sono una grave violazione del diritto internazionale e sono programmati per il prossimo giovedì.
I coloni di Gerusalemme est hanno intrapreso una campagna per giudaizzarla da anni . Hanno usato i tribunali quando potevano, inganni e frodi quando non potevano. I palestinesi hanno avvertito la graduale pressione dei coloni, della polizia e dei tribunali, per costringerli a lasciare le case dove hanno vissuto per generazioni. Hanno reagito con furia e questo ha aumentato la tensione. Gli scontri ad Al Aqsa durante il Ramadan sono stati il culmine di tutte queste provocazioni, ma è importante capire cosa si nasconde dietro le provocazioni e le violenze della polizia.
Bibi Netanyahu la scorsa settimana ha perso il mandato di formare un governo. Il presidente si è rivolto al suo rivale di centrodestra, Yair Lapid, e gli ha offerto l'opportunità di creare una coalizione di governo. Ha tre settimane per farlo . Netanyahu, che deve affrontare molteplici accuse di corruzione in un processo in corso, desidera disperatamente mantenere la sua presa al potere. Finché è primo ministro, crede di poter evitare un verdetto di colpevolezza che lo bandirebbe dal suo incarico. Per questo motivo è favorevole a una quinta elezione durante la quale crede ,in qualche modo di tirare fuori un coniglio da un cappello e vincere un nuovo mandato.
Per indire un'elezione del genere, Lapid deve o fallire nei suoi sforzi. Netanyahu ha tentato senza successo di riscattare diversi parlamentari per la sua coalizione, ma ciò non è bastato a far fallire i tentativi di Lapid. È qui che entrano in gioco gli eventi a Gerusalemme. Se Netanyahu può dimostrare che il paese è ingovernabile , se riesce a creare abbastanza immagini inquietanti sugli schermi televisivi israeliani di palestinesi che lanciano pietre contro la polizia, il pubblico ne sarà disgustato. Ciò a sua volta potrebbe convincere le parti scettiche con le quali Lapid sta negoziando a voltargli le spalle. Durante gli sconvolgimenti sociali gli israeliani sono pronti a riporre la loro fiducia nei leader politici più estremi e più duri . Quello non sarebbe Yair Lapid, che ha la reputazione di centrista (che in termini Likud vuol dire estremista di sinistra).
La polizia è sotto l'autorità del ministro della sicurezza, Amir Ohana, che è un lupo di Netanyahu . Senza dubbio è Netanyahu che ha ordinato a Ohana di aumentare la tensione della città con l'unico obiettivo di distruggere ogni possibilità di formare un governo di centrodestra. Questo è il motivo per cui migliaia di poliziotti entrano in massa nelle strade dei quartieri palestinesi, impegnandosi in provocazioni deliberate e violente progettate per indurre una violenta contro-risposta.
Questa strategia è il massimo del cinismo e del narcisismo. Mette a rischio la vita dei palestinesi e delle forze dell'ordine israeliane. Li rende beni spendibili da sfruttare per pura convenienza politica. Tutto a vantaggio di un pirata politico corrotto, fallito.
Israel claims that police only responded when Palestinians threw rocks at them from inside the mosque. The claims and counter-claims make it appear to be a he-said-she-said situation in which both sides make opposite claims and no one can be believed.
Today’s post is meant to clarify not only who is at fault, but the ultimate reason for the Israeli provocation. Israel’s incitement did not start on Friday night, when 200 were injured in the most savage violence the city has seen in several years. It actually went back to the beginning of Ramadan. Palestinian worshippers coming from prayers traditionally congregate at the Damascus Gate and socialize as they prepare to break the evening fast. Israeli police decided to ban this gathering. Palestinians correctly viewed this as a provocation and raised a hue and cry against it. That is what led to scenes of riots and violent confrontations a few weeks ago. The tension only eased after police backed down from their position and removed the barriers preventing access to Damascus Gate.
In the meantime, Israeli settlers have long laid claim to homes in which Palestinians have lived for generations in Sheikh Jarrah. An Israel court approved the ethnic cleansing of up to 2,000 residents of homes in the neighborhood. Of course, these evictions are a serious violation of international law. They are scheduled for this coming Thursday.
Settlers in East Jerusalem have been on a campaign to Judaize it for years. They have used the courts when they could, and chicanery and fraud when they couldn’t. Palestinians have felt a gradual crushing pressure of both the settlers, police, and the courts forcing them from homes they have lived in for generations. They have reacted with fury and this has ratcheted up the tension. The confrontations at Al Aqsa during Ramadan have been the culmination of all these provocations. But it’s important to understand what lies behind the police provocations and violence.
Bibi Netanyahu last week lost his mandate to form a government. The president turned to his center-right rival, Yair Lapid and offered him the opportunity to create a governing coalition. He has another three weeks to cobble one together. Netanyahu, who faces multiple corruption charges in an ongoing trial, is desperate to maintain his hold on power. As long as he is prime minister, he believes he can avoid a guilty verdict that would banish him from his post. For that reason, he favors a fifth election during which he believes that he will somehow pull a rabbit from a hat and win a new term.
To call such an election, Lapid would have to fail in his efforts. So Netanyahu has attempted to buy off several MKs being courted for his coalition. So far, he has only enticed a single one to rebel at the prospect of joining a government that includes the Islamist Raam Party. But that has not been enough to derail Lapid’s attempts.
That is where events in Jerusalem come in. If Netanyahu can show that the country is ungovernable; if he can create enough disturbing images on Israeli TV screens of Palestinians throwing stones at police, then the public will become disgusted. That in turn could convince the skeptical parties who Lapid is negotiating with, to turn their back on him. During social upheaval, Israelis are loathe to place their trust in anyone but the most extreme, the toughest, and the harshest political leaders. That would not be Yair Lapid, who has a reputation as a centrist (which in Likud terms is an extreme leftist).
The police are under the authority of the Security minister, Amir Ohana, who is a toady of Netanyahu. Without doubt, it is Netanyahu who has directed Ohana to turn up the heat in the city; with the sole goal of destroying any chance of forming a center-right government. That is why thousands of police mass in the streets of Palestinian neighborhoods engaging in deliberate, violent provocation designed to induce a violent counter-response.
This strategy is the ultimate in cynicism and narcissism. It puts the lives of both Palestinians and Israeli law enforcement at risk. It makes them expendable assets to be exploited for pure political expediency. All for the benefit of a corrupt, washed-up, political hack. This is vintage Netanyahu.
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