J STREET SGOMENTO PER GLI ATTACCHI AL VETRIOLO SUL NUOVO RAPPORTO DI HUMAN RIGHTS WATCH da parte di organizzazione ebraiche e filo israeliane
Sintesi Traduzione
Siamo profondamente costernati dalla risposta al vetriolo di alcune organizzazioni ebraiche e filo-israeliane al nuovo rapporto di Human Rights Watch intitolato "Una soglia varcata: le autorità israeliane e i crimini di apartheid e persecuzione". Sebbene J Street non usi il termine "apartheid" per descrivere l'attuale situazione nei territori occupati, riteniamo che questo nuovo rapporto sollevi preoccupazioni critiche che dovrebbero turbare profondamente sia i sostenitori di Israele che coloro che hanno a cuore i diritti dei palestinesi.
Il fatto che l'occupazione minacci intrinsecamente il futuro di Israele come patria democratica del popolo ebraico e implichi la privazione sistematica dei diritti dei palestinesi semplicemente non può essere ignorata. Secondo il diritto internazionale un'occupazione militare conferisce diritti e protezioni definitivi alle persone occupate, tali diritti non sono chiaramente rispettati sotto questa occupazione decennale. Molti esperti israeliani di diritti umani usano il termine per descrivere la realtà attuale e lo stesso soldato israeliano più decorato, l'ex primo ministro Ehud Barak, nel 2017 ha detto che se l'occupazione continua e non viene raggiunta una soluzione a due stati, Israele imbocca la china scivolosa dell' 'apartheid. "
Invece di discutere i fatti del rapporto e le loro implicazioni, tuttavia, alcuni gruppi ebrei americani hanno risposto solo tentando di diffamare e delegittimare Human Rights Watch, una stimata organizzazione che difende i diritti fondamentali di tutte le persone indipendentemente dal background. Attaccare studiosi, attivisti e leader politici che lanciano l'allarme per le numerose violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani inerenti all'occupazione e all'annessione de facto dei territori palestinesi è più che inappropriato: è profondamente dannoso per la sopravvivenza di Israele come patria democratica del popolo ebraico. Non c'è niente di "pro-Israele" nell'aiutare e favorire l'occupazione negando e distraendo dalle sue realtà - realtà che minacciano il futuro di Israele.
Chiediamo a queste organizzazioni di cessare di attaccare Human Rights Watch in nome della nostra comunità e di impegnarsi in modo significativo con i fatti presentati in questo rapporto. Inoltre, ancora una volta, porgiamo la nostra mano nell'offerta di lavorare insieme a loro nel sostenere i passi che il governo degli Stati Uniti e altri possono intraprendere per contribuire a portare una fine pacifica all'occupazione.
We are deeply dismayed by the vitriolic response of some Jewish communal and pro-Israel organizations to the new report by Human Rights Watch titled “A Threshold Crossed: Israeli Authorities and the Crimes of Apartheid and Persecution.” While J Street does not use the term “apartheid” to describe the current situation in the occupied territories, we believe this new report raises critical concerns that should deeply trouble both supporters of Israel and those who care about Palestinian rights.
The fact that the occupation inherently threatens Israel’s future as a democratic homeland for the Jewish people and involves the systematic deprivation of Palestinian rights simply cannot be ignored. Under international law, a military occupation confers definitive rights and protections to the occupied people, and those rights are clearly not being respected under this decades-long occupation. Many Israeli human rights experts use the term to describe the current reality, and Israel’s most decorated soldier, former Prime Minister Ehud Barak, himself said in 2017 that as long as the occupation continues and no two-state solution is reached, Israel is ‘on the slippery slope toward apartheid.”
Rather than debate the report’s facts and their implications, however, some American Jewish groups have instead responded solely by attempting to defame and delegitimize Human Rights Watch — an esteemed organization that defends the fundamental rights of all people regardless of background. Attacking the character of scholars, activists and political leaders who are sounding the alarm about the many violations of international law and human rights inherent to the occupation and de facto annexation of the Palestinian territories is more than just inappropriate — it is profoundly harmful to Israel’s survival as the democratic homeland of the Jewish people. There’s nothing “pro-Israel” about aiding and abetting deepening occupation by denying and distracting from its realities — realities that threaten Israel’s future.
We call on these organizations to cease attacking Human Rights Watch in our community’s name and to meaningfully engage with the facts presented in this report. We also, once again, extend our hand in an offer to work together with them in advocating for steps that the US government and others can take to help bring a peaceful end to the occupation.
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