Auto palestinesi bruciate vicino a Gerusalemme; graffiti sulla scena: "Ebrei, vinciamo" Video
Sintesi traduzione
Tre auto palestinesi sono state date alle fiamme martedì sera in un villaggio fuori Gerusalemme e graffiti minacciosi sono stati scarabocchiati in un sospetto crimine d'odio.
L'incidente è avvenuto a Beit Iksa, vicino al quartiere Ramot di Gerusalemme , separato dal resto della Cisgiordania da una barriera di sicurezza. I vandali hanno scritto: "Ebrei, vinciamo" " insieme a una stella di David. Sembra una risposta a una serie di video pubblicati sui social media che mostravano palestinesi attaccare ebrei ultraortodossi senza che ci fosse stata una provocazione. Le clip hanno alimentato la rabbia degli ebrei. Alcuni residenti di Beit Iksa, citati dal quotidiano Haaretz , si sono lamentati perchè un camion dei pompieri israeliano è arrivato ,ma non ha spento l'incendio e hanno dovuto aspettare il camion dei pompieri palestinese, che ha impiegato più tempo per arrivare.
"Le macchine non sono importanti, abbiamo paura per le nostre famiglie", ha detto ad Haaretz il residente Abdullah Hamdan. "Questa volta hanno danneggiato le auto, la prossima volta faranno del male alle persone."
Tag Meir, un gruppo ebraico che sostiene la coesistenza e si oppone agli attacchi di odio, ha collegato l'incidente a una marcia della scorsa settimana a Gerusalemme del gruppo razzista di estrema destra Lehava.
Dopo l'incidente, dozzine di ebrei residenti a Ramot si sono riuniti e hanno cantato "Possa il tuo villaggio bruciare", finché la polizia è arrivata e ha disperso la folla.
Martedì scorso, la polizia ha dichiarato di aver arrestato otto attivisti di destra sospettati di aver aggredito un poliziotto . Sempre martedì, quattro ebrei israeliani sono stati attaccati dopo essere entrati nella città palestinese di Ni'lin in Cisgiordania per comprare sigarette. Hanno detto che la gente del posto ha bloccato la via d'uscita e ha lanciato pietre contro di loro, ferendone leggermente due, prima di poter scappare. La polizia ha avviato un'indagine.
Le tensioni nella città sono rimaste alte anche dopo che la polizia domenica notte ha cessato di impedire alle persone di riunirsi fuori dalla Porta di ,durante il Ramadan, una politica che i musulmani hanno definito infiammatoria ostacolando il tradizionale raduno presso il sito durante il mese sacro.
Migliaia di palestinesi sono scesi davanti alla Porta di Damasco ogni notte, dopo l'inizio del Ramadan, il 13 aprile, per protestare contro la controversa politica.
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