Patrizia Cecconi : MASCHERINE D'AUTUNNO....

TAG : L'Italia delle due sponde


 Patrizia Cecconi

In una Milano così felicemente baciata dal sole che sembra di stare nel bel mezzo di un'ottobrata romana, ti affacci e scopri che due foglie, piccole, belle, sono volate chissà come sul tuo balcone. Stanno là, sul pavimento, sembrano abbracciate.
Prima di raccoglierle fai un giro veloce con lo sguardo da sinistra a destra e vedi che il sole sta facendo brillare la bellezza effimera dei colori autunnali. Allora molli tutto quello che stavi facendo e vai a farti un giro per godere della bellezza dei tanti giardini che coprono questo pezzetto di periferia milanese.
E' una buona occasione per vedere se la biblioteca ha riaperto e prendere in prestito Spillover che mi dicono vada assolutamente letto. Poi pensi, beh, con l'occasione mi carico pure di quel po' di vitamina D che mi regala il sole e che in questo periodo è particolarmente utile.
Non faccio più di dieci metri e proprio al centro della mia ombra si staglia una delle grandi prove di senso civico del momento: mascherina usa e getta gettata in strada.
Sì lo so, non stanno solo a Milano, ne ho viste sia qui che a Roma e anche a Londra che sono le città più vissute in questo periodo, però oggi non mi basta fare una smorfia di disprezzo e voglio scriverne. Hai visto mai che qualche "distratto" lanciatore di dispositivi sanitari passi per caso qua sopra!
Se ci passa gli anticipo il mio giudizio sintetico, fai schifo!
Questo penso e questo butto giù sul cellulare pensando di pubblicarlo. Poi però faccio pochi metri nel viottolo che taglia un altro giardino e il mio occhio "inciampa" in un'altra e poi un'altra mascherina e poi in un guanto e poi un altro.
Ma che geni quesi individui! Magari sono gli stessi che ti dicono con voce impostata che la mascherina è prova di responsabilità verso te e verso gli altri.
Allora, non per i miei amici e amiche fidati, a quelli non ho niente da dire, sia che ritengano utile sia che ritengano inutile quest'appendice facciale che ci viene imposta all'aperto, ma a quel tizio o tizia che casualmente dovesse passare sulla mia bacheca, a lui/lei dico che se non crede all'utilità della mascherina all'aperto (neanche io ci credo) questo non l'autorizza a gettare la sua schifezza, comunque piena di patogeni vari, nei giardini di tutti.
A chi invece ritiene che il suo uso all'aperto sia utile e magari "distrattamente" lascia cadere a terra la sua usa e getta quando, per esempio, sta salendo in macchina a lui o lei chiedo con quale diritto insudici strade e giardini pubblici con le tue sporcizie!?!
A entrambi non posso che dire: siete degli schifosi e mi piacerebbe vedervi multati nel momento in cui la vostra interpretazione sudicio-individualista dell'usa e getta si materializza come insulto al senso civico.
Ma purtroppo vigili e poliziotti vanno a caccia d'altro e voi potrete seguitare a insozzare strade e giardini e poi, magari, a dire che la mascherina va portata perché è prova di responsabilità!
Schifosi.
ps. Le foto sono state scattate in un raggio non superiore a 200 metri 🙁
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