AMIRA HASS: LA SINISTRA ISRAELIANA NON IMPARA MAI



Di Amira Hass- 6 ottobre 2020



Lasciatemi dire qualcosa sulla sinistra. Gli israeliani ne parlano spesso, usando le definizioni più vaghe e insolite che il dizionario offre. Quindi ,forse ,accetteranno di ascoltare alcunu commenti di qualcuno che ha trascorso 8 dei suoi 64 anni di vita nei circoli della sinistra israeliana.
Abbiamo un grosso problema a sinistra. Ci rifiutiamo di imparare dai fallimenti del passato. Abbiamo un altro problema. Dal nostro punto di vista, le contraddizioni sono elementi essenziali della nostra esistenza sociale e abbiamo una fede quasi religiosa (per farci del male) nella loro capacità di avviare sviluppi, compresi quelli positivi. Questa fede spiega in parte il nostro rifiuto di imparare dai fallimenti del passato.
Conseguentemente , noi, la coerente sinistra radicale, accogliamo con favore le manifestazioni che si svolgono davanti alla residenza del primo ministro a Gerusalemme, agli incroci e a 200 metri dalle case popolari. Molti di noi ( un numero certamente piccolo,) si uniscono persino a loro.
Accogliamo con favore le manifestazioni perché urlano la verità: il governo israeliano è un male per i suoi cittadini. Siamo felici di loro perché sventano le trame di chi detiene il potere e perché senza libertà di pensare e criticare , di esprimere quei pensieri e quelle critiche, gli esseri umani sono sminuiti. Accogliamo con favore il potenziale rappresentato dalle proteste: la possibilità che più israeliani creino i legami di cui hanno disperatamente bisogno.
La polizia reprime violentemente le proteste? Questa è la stessa polizia per la quale le vite dei cittadini palestinesi di Israele non contano. Il governo ha condotto i suoi cittadini in una crisi economica? Questo è esattamente ciò che questo governo (e i suoi predecessori) hanno fatto per decenni ai palestinesi nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est.
Il governo discrimina tra le diverse fasce della società ebraica? Visitate le città palestinesi-israeliane nel Negev, in Galilea e la regione del Triangolo e scoprirete a cosa assomiglia la discriminazione deliberata. Le autorità stanno indagando sulla violenza contro i manifestanti? Molto tempo fa hanno ricevuto un premio per l'eccellenza nell'incoraggiare i devastatori delle colline della Cisgiordania.
I ministri del governo stanno minando il nostro legittimo diritto di protestare? La repressione delle proteste palestinesi va dal ferimento, all'arresto, all’uccisione. Questo governo (come i suoi predecessori) sta privilegiando i super ricchi a scapito della collettività? È proprio quello che accade in Cisgiordania: quotidianamente i governi israeliani che si sono succeduti hanno rubato terra e acqua ai palestinesi e li hanno dati a.... È qui restiamo bloccati.
I furti quotidiani di terra palestinese che i governi israeliani, ieri come oggi, continuano a perpetrare (e non dimentichiamo che è iniziato all'interno di Israele) sono destinati a creare benefici per gli israeliani semplicemente perché sono sionisti. Questa è la corruzione elettorale che i governi israeliani hanno dispensato per generazioni, investendo enormi risorse nel potenziare le invasioni israeliane nella terra palestinese rubata. Questa corruzione ha permesso ad alcuni israeliani di non subire difficoltà economiche e persino di colmare le ingiustizie della discriminazione.
Per un numero crescente di israeliani, questo furto è un diritto di nascita, l'undicesimo comandamento dato al Monte Sinai. Insieme ai fucili che hanno ricevuto e al culto del sangue e della terra che fomentano , insieme ai governi che li hanno inviati e servono come emissari, sono determinati a continuare l' epurazione iniziata nel 1948. Questa è la corruzione e la mediocrità nella quale l'israeliano medio è immerso dall'infanzia ma non se ne accorge, o la considera una legittima impresa patriottica.
Nonostante le speranze riposte le proteste del 2011 sono svanite e hanno incanalato i seggi parlamentari verso il partito di centro-destra Yesh Atid. Il Partito Laburista non ha mai espiato i crimini commessi dal suo predecessore, Mapai, dal 1948 al 1967 e ancora appoggia il blocco di Gaza.
Né la protesta per la giusta retribuzione degli insegnanti, dei medici e degli assistenti sociali, né le proteste contro la violenza della polizia verso gli israeliani etiopi hanno portato nuovi attivisti nel gruppo anti-occupazione Ta'ayush. Le manifestazioni contro la corruzione ai vertici hanno rafforzato Kahol Lavan, l’ennesimo partito posizionato da qualche parte nello spettro che va dal neutrale all'estrema destra.
Nonostante tutto questo, continuiamo a sostenere le manifestazioni di massa e ad essere stupiti dai manifestanti che non si arrendono . Continuiamo a sperare che si uniranno a Ta'ayush e al gruppo di soldati veterani "Combattenti per la Pace", che rifiuteranno di farsi corrompere con la terra e non sceglieranno Naftali Bennett del partito del “Furto Sionista” come loro salvatore.

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