Massiccia protesta contro la demolizione israeliana del cimitero islamico di Yafa. Si proiesta per l'abbattimento delle statue, nessuna protesta per la distruzione di un cimitero musulmano?
Sintesi personale
Centinaia di residenti palestinesi nella città di Yafa hanno organizzato martedì una protesta contro la demolizione israeliana di uno storico cimitero islamico , secondo quanto riportato dall'Agenzia Anadolu .
I manifestanti ,dopo la preghiera del venerdì , hanno iniziato una marcia per condannare la decisione israeliana di demolire il cimitero islamico di Al-Isaaf situato nel nord della città di Yafa.
Lunedì, i bulldozer israeliani hanno iniziato la demolizione del cimitero . Al suo posto dovrebbe sorgere un nuovo progetto abitativo israeliano.
I manifestanti si sono radunati nel cimitero nel tentativo di fermare la demolizione. Il consiglio comunale ha chiamato la polizia che ha cercato di difendere la demolizione, provocando scontri con i manifestanti. La polizia israeliana ha sparato gas lacrimogeni e ha usato bombe sonore contro di loro.
Lo sceicco Ekrema Sabri , l'imam della moschea Al-Aqsa, che è attualmente bandito dall'occupazione israeliana dall'entrare nel luogo sacro, ha consegnato il khotba del venerdì dove si sottolineava sia la proibizione di riesumare le tombe per preservare la dignità dei sepolti, sia che il cimitero è una terra di dotazione islamica e di proprietà di tutti i musulmani.
"Ti chiediamo di proteggere i cimiteri", ha detto Sabri al raduno, infatti "difendere i cimiteri vuol dire difendere le terre e i morti. Si sta difendendo un diritto legittimo".
Sabri ha espresso la speranza che il cimitero sia protetto da Allah e non da una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite o dalla comunità internazionale.
Il cimitero di Al-Isaaf, che risale all'epoca ottomana, ha centinaia di sepolture di musulmani ivi deposte prima dell'occupazione israeliana della città nel 1948.
Commenti
Posta un commento