Edo Konrad Per salvarsi, Netanyahu entrerà in guerra con Gaza
Non esiste una soluzione militare per Gaza,ma i leader israeliani, che sono in disaccordo per formare un governo, sono in qualche modo in grado di concordare che a Gaza, dopo 12 anni di assedio, , l'unica soluzione è utilizzare le armi violentemente.
Questa violenza si è evidenziata martedì mattina presto, quando Israele ha assassinato il comandante della Jihad islamica Baha Abu al-Ata nella sua casa di Gaza mentre dormiva. E' stata uccisa anche sua moglie e sono stati feriti i suoi quattro figli. Nel frattempo il figlio di un altro leader della Jihad islamica è stato ucciso in un attacco separato, ampiamente attribuito a Israele, durante la notte a Damasco. Il primo ministro Netanyahu ha affermato che l'assassinio mirato di Abu al-Ata, definito da Israele un " attacco chirurgico ", era una misura preventiva necessaria per fermare quella che ha definito una "bomba a orologeria".
Pochi israeliani conoscevano Abu al-Ata fino a pochi mesi fa, quando l'intelligence militare lo ha accusato di aver orchestrato una serie di attacchi missilistici contro Israele e di averne pianificati molti altri, violando gli accordi di cessate il fuoco negoziati tra Israele e il gruppo politico rivale della Jihad islamica, Hamas.
L'esercito israeliano si prende raramente il merito di aver avviato uno scontro militare con Gaza. Di solito, gli istituti politici e di difesa attribuiscono la colpa ai gruppi terroristici palestinesi per aver lanciato missili indiscriminatamente nel territorio israeliano. Israele, secondo la sua stessa narrativa, si vendica solo quando è provocato.I militanti della Jihad islamica hanno risposto all'assassinio di al-Ata sparando oltre 190 razzi nell'Israele meridionale e centrale, paralizzando quasi metà del paese. L'aeronautica israeliana ha lanciato attacchi su quelli che afferma siano obiettivi della Jihad islamica, uccidendo almeno sei palestinesi e ferendone 30. Al momento della stesura di questo documento, Hamas e la Jihad islamica hanno annunciato che la "vera risposta" all'uccisione di al-Ata non era ancora iniziata .I commentatori israeliani hanno subito sottolineato che l'assassinio di al-Ata ricordava quello di Ahmed Jabari ,membro dell'ala armata di Hamas ,ucciso da Israele sette anni fa questa settimana. L'uccisione di Jabari fu seguita anche da attacchi missilistici dando inizio all' Operazione Pillar of Defense . Più di 100 palestinesi e due soldati israeliani sono stati uccisi in quell'operazione militare. Durante una conferenza stampa, tenutasi martedì mattina, il capo dello staff di IDF Aviv Kochavi, affiancato da Netanyahu e dal capo dello Shin Bet ,Nadav Argaman, ha dichiarato che al-Ata era responsabile di minare gli sforzi di cessate il fuoco di Israele con Hamas e che avevano scelto di ucciderlo solo dopo i precedenti sforzi per fermarlo erano falliti. A settembre,l'establishment della sicurezza e il procuratore generale Avichai Mendelblit hanno bloccato l'ordine di Netanyahu di eseguire un assassinio mirato durante il periodo precedente le elezioni.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il capo dello staff dell'IDF Aviv Kochavi in una conferenza stampa (Miriam Alster / Flash90)
“Non siamo interessati a un'escalation, ma siamo pronti . Se necessario torneremo alla nostra politica di omicidi mirati ", ha detto Kochavi ai giornalisti. Al-Ata è il secondo comandante della milizia palestinese a morire in un omicidio mirato quest'anno. A maggio, l'IDF ha assassinato Hamed Ahmed Khudary, un comandante di Hamas .Dopo essersi astenuto per anni dall'uso di attacchi aerei per assassinare i leader palestinesi nei territori occupati, la domanda senza risposta è perché l'establishment della sicurezza ha improvvisamente deciso di eliminare due "bombe a orologeria" in meno di sei mesi e se uccidere Al-Ata vale il prezzo di un altro ciclo di violenza. Anche i tempi di questo assassinio sollevano interrogativi. Netanyahu è stato a lungo accusato dai critici di esacerbare o avviare operazioni militari come via di fuga dai suoi pantani politici o legali. Sta affrontando accuse di corruzione e probabilmente preferisce la prospettiva di occuparsene come primo ministro di un governo di unità, piuttosto che durante una terza campagna elettorale o all'opposizione. È qui che entra in gioco il suo rivale politica, Benny Gantz, capo del partito Blue and White ed ex capo di stato maggiore dell'IDF.Gantz sta affrontando un'enorme pressione per formare un governo di unità con Netanyahu al fine di evitare una terza elezione, mentre allo stesso tempo cerca di schivare le critiche della destra israeliana sulla possibilità che possa formare un governo di minoranza appoggiato dalla Joint List. (Meno di 24 ore prima dell'assassinio di al-Ata, Netanyahu ha twittato un video del palestinese MK Ahmad Tibi dove affermava che il suo partito avrebbe lasciato il governo se Israele avesse iniziato a bombardare Gaza). Netanyahu, quindi, spera che la sicurezza sia la carta da giocare .
Un razzo sparato da Gaza ha colpito una fabbrica nella città israeliana meridionale di Sderot, (Oren Ziv / Activestills.org)
Gantz quando ha lanciato la sua campagna elettorale all'inizio di quest'anno, ha presentato come una delle sue credenziali il numero di Palestinesi uccisi durante la guerra del 2014. Pochi, quindi, sono rimasti sorpresi quando ha rilasciato una dichiarazione martedì elogiando l'IDF per aver preso "la decisione giusta", aggiungendo che aveva ricevuto aggiornamenti sull' attacco prima che fosse eseguito. "Blue and White sosterrà qualsiasi azione intrapresa per mantenere Israele al sicuro e poniamo la sicurezza dei nostri residenti al di sopra della politica", ha affermato.Anche se Israele sta diventando cronicamente incapace di formare un governo, il "consenso su Gaza" - il martellamento senza fine della striscia nell'oblio - persiste e potrebbe ribaltare la situazione a favore di Netanyahu. Prima o poi o poi la leadership di Israele dovrà prendere atto che non esiste una soluzione militare all'assedio. L'idea che Israele possa semplicemente eliminare i militanti, bombardare la gente per sottometterla, uccidere centinaia di manifestanti alla recinzione di Gaza o trasformare il blocco nella caratteristica più atrocemente permanente della dittatura militare israeliana , è una promessa. Questo tipo di inganno è pericoloso sia per i palestinesi che sono tagliati fuori dal mondo e condannati a condurre una vita di perpetua violenza e miseria, sia per gli israeliani che vogliono vivere ed essere sicuri che i loro figli tornino a casa sani e salvi.
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