Gruppi ebraici e sinagoghe si preparano a proteggere gli immigrati durante i raid dell'ICE



Sintesi personale

NEW YORK - La comunità ebraica di New York si è mobilitata domenica per aiutare gli immigrati privi di documenti che rischiano di essere arrestati  e  deportati .
I raid minacciano circa 2.000 immigranti privi di documenti in diverse grandi città americane, tra queste  Chicago, Houston, Los Angeles, Miami e New York.  Nelle scorse settimane, le comunità di immigrati si sono preparate per la retata. Secondo la CNN, "Si sono riforniti di generi alimentari e hanno fatto piani per rimanere nelle loro case con le luci spente e le persiane abbassate." Si sono anche scambiati consigli su cosa fare se agenti ICE bussano alle loro porte.L'organizzazione T'ruah : The Rabbinic Call for Human Rights ha aderito alla New Sanctuary Coalition, una rete di case di culto intorno all'area di New York che offrono rifugio agli immigrati privi di documenti durante i raid.
T'ruah ha anche organizzato  circa 70 sinagoghe in tutto il paese per servire come luoghi di rifugio per le persone a rischio.Il gruppo    comprende più di 2.000 rabbini  che  vogliono "rappresentare la voce morale della comunità ebraica", ha definito i raid "crudeli, immorali e disumani" in una dichiarazione di giovedì. "Faranno a pezzi le famiglie e le comunità e intensificheranno il clima di paura percepito  nei gruppi  mirati", si legge nella dichiarazione. "Gli Stati Uniti dovrebbero essere un paese accogliente per coloro che fuggono da situazioni pericolose in altri paesi o che hanno trascorso anni per costruire nuove vite. Le incursioni non hanno altro scopo se non quello di imprigionare più immigrati e rastrellare la base del presidente Donald Trump "  .Secondo T'ruah, "l'amministrazione Trump si comporta come i capi della biblica Sodoma, il cui peccato principale, secondo la letteratura rabbinica, era costituito dal  loro abuso sugli stranieri e la loro xenofobia".
Ha continuato: "Con queste incursioni, il nostro paese agisce come un'altra Sodoma: un luogo dove l'ingiustizia si maschera da stato di diritto".
Nella zona di New Yor   una mappa online  riporta le chiese, le  moschee, le sinagoghe e gli  altri luoghi di culto che offrono uno spazio sicuro per gli immigrati che ne hanno bisogno. 
La coalizione ha chiesto alle istituzioni membri di mostrare un simbolo "S" sulle loro finestre o porte : un segno che indica che persone prive di documenti possono entrare e essere protette dall'ICE a breve termine.
Nelle scorse settimane molti nella comunità ebraica hanno deciso di intervenire  dopo la pubblicazione di  storie e  di immagini degli immigrati chiusi nelle strutture di detenzione dell'ICE, dove dormono su pavimenti di cemento con solo coperte di emergenza.
Inoltre un rapporto pubblicato dall'ufficio dell'ispettore generale presso il Dipartimento della sicurezza interna ha dimostrato che le condizioni di detenzione dell'ICE sono "insicure e malsane", spingendo le organizzazioni progressiste a intervenire . 
Gli ebrei di tutto il paese si sono mobilitati per protestare  conro questi centri unendosi  al gruppo di nuova formazione  Never Again Action , che  si  raduna  fuori dalle strutture dell'ICE in tutto il paese. 
Una delle organizzatrici del gruppo, Sophie Ellman-Golan, ha dichiarato ad Haaretz che le incursioni dell'ICE sono parte di uno "sforzo intenzionale del governo federale di terrorizzare le comunità di immigrati  .Quando parliamo del regno del terrore dell'ICE, questo è ciò che intendiamo . È compito di ogni singola persona con una coscienza rifiutarsi attivamente di conformarsi all'ICE e impedire all'agenzia di radunare le persone e imprigionarle nei campi.  Non possiamo semplicemente schierarci contro queste incursioni, dobbiamo chiedere di più: porre fine alle detenzioni e alle deportazioni e proteggere permanentemente gli 11 milioni di immigrati privi di documenti che vivono in questo paese", ha aggiunto Ellman-Golan, invitando la leadership democratica a "Intensificare e difendere la dignità e la sicurezza di tutte le nostre comunità".
Molte organizzazioni e funzionari della città di New York hanno anche preso provvedimenti per informare le persone dei loro diritti di fronte agli agenti dell'ICE. 
La deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez   ha dedicato più post sulla sua pagina Facebook per spiegare i diritti degli immigrati, in varie lingue. I post incoraggiano le persone colpite dai raid a non aprire le loro porte, a chiedere di vedere un mandato firmato da un giudice e, se gli agenti dell'ICE non forniscono i documenti necessari, chiedere loro di andarsene.
L'ufficio per gli  immigrati del sindaco di New York ha pubblicato informazioni simili, offrendo risorse per aiutarli a navigare nel sistema. 









NEW YORK — The Jewish community in New York mobilized Sunday to help undocumented immigrants who are at risk of being rounded up for deportation, as families and others braced for U.S. Immigration and Customs Enforcement raids that President Donald Trump said would begin that day.
The raids threaten some 2,000 undocumented immigrants in several major American cities, including Chicago, Houston, Los Angeles, Miami and New York.  n past weeks, immigrant communities have prepared themselves for the roundup, reporting widespread fear. According to CNN, “They've been stocking up on groceries and making plans to stay in their homes with the lights off and the blinds down.” They have also been counseling each other on what to do if ICE agents appear at their doors, posting signs within their homes as reminders.
The New York Times reported Sunday that plans for the operation “were changed at the last minute because of news reports that had tipped off immigrant communities about what to expect,” with current and former Department of Homeland Security officials saying that “instead of a large simultaneous sweep, the authorities created a secondary plan for a smaller and more diffuse scale of apprehensions to roll out over roughly a week.”
The organization T’ruah: The Rabbinic Call for Human Rights joined the New Sanctuary Coalition, a network of houses of worship around the New York area that are offering a haven to undocumented immigrants during the raids.
T'ruah also organized and guided some 70 synagogues across the country in serving as places of refugee for those at risk as part of its Mikdash initiative.The group, which includes more than 2,000 rabbis and cantors who want to “represent the moral voice of the Jewish community,” called the raids “cruel, immoral, and inhumane” in a statement on Thursday. “They will tear apart families and communities, and heighten the climate of fear felt by targeted populations,” the statement read. “The United States should be a welcoming country for those escaping dangerous situations in other countries or who have spent years here building new lives. The raids serve no purpose other than to jail more immigrants and rile up President Donald Trump’s base.”According to T’ruah, “The Trump administration is acting like the leaders of the biblical Sodom, whose primary sin, according to rabbinic literature, was their abuse of foreigners and their xenophobia.”
It continued: “With these raids, our country is acting as another Sodom: A place where injustice masquerades as rule of law.”
In the New York area, 11 other synagogues are included alongside T’ruah in an online map of churches, mosques, synagogues and other houses of worship that offer a safe space for immigrants who need it. 
The coalition asked member institutions to display an “S” symbol on their windows or doors as a sign indicating that undocumented people can come inside and be shielded from ICE in the short term.
Participating synagogues also include the LGBT Congregation Beit Simchat Torah in Midtown, as well as the Village Temple, East End Temple, the Upper West Side’s B’nai Jeshurun and others. 
Over the past weeks, many in the Jewish community have decided to take action after stories and pictures were published of immigrants cramped in ICE detention facilities, sleeping on concrete floors with only emergency blankets.
In addition, a report released by the office of the inspector general at the Department of Homeland Security showed that ICE’s detention conditions are “unsafe and unhealthy,” pushing progressive organizations to get involved. 
Jews all over the country have mobilized to protest the treatment of undocumented immigrants, taking part in the newly formed group Never Again Action, which has been gathering outside ICE facilities across the country. 
One of the group’s organizers, Sophie Ellman-Golan, told Haaretz Sunday that the ICE raids are part of an “intentional effort by the federal government to terrorize immigrant communities.
“When we talk about ICE’s reign of terror, this is what we mean,” she said. “It is the job of every single person with a conscience to actively refuse to comply with ICE, and to stop the agency from rounding people up and imprisoning them in camps.
"We can’t just stand against these raids. We have to demand more: An end to detentions and deportations, and permanent protection for the 11 million undocumented immigrants living in this country,” Ellman-Golan added, calling on the democratic leadership to “step up and defend the dignity and safety of all our communities.”
Many organizations and city officials in New York have also taken steps to inform people of their rights when facing ICE agents. 
Democratic Congresswoman Alexandria Ocasio-Cortez, one of the most vocal critics of the Trump administration’s immigration policies, dedicated multiple posts on her Facebook page to explaining immigrants’ rights, in various languages. The posts encourage people affected by raids not to open their doors, to ask to see a warrant signed by a judge, and, if ICE agents don’t provide the necessary documents, to ask them to leave.
The New York Mayor’s Office of Immigrant Affairs published similar information, offering resources to help them navigate the system. 














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