Intel: come Israele sta cercando di calmare i crescenti timori degli Stati Uniti sulle sue connessioni in Cina

 


 Sintesi personale

 

I commenti di oggi del ministro israeliano dell'Energia Yuval Steinitz che rassicurano l'amministrazione di Donald Trump sui rapporti commerciali e tecnologici con la Cina sottolineano le crescenti preoccupazioni a Washingto e    potrebbero minacciare la condivisione dell'intelligence statunitense con Israele 

.Il consigliere della sicurezza nazionale di Trump John Bolton e il vice ministro degli Stati Uniti per l'energia Dan Brouillette hanno riecheggiato le preoccupazioni nella loro recente visita a Gerusalemme, evidenziando le crescenti connessioni tra le società israeliane di cibersicurezza e la Cina. Funzionari degli Stati Uniti hanno avvertito Israele che la condivisione delle informazioni con goli Stati Uniti potrebbe essere ridotta 

L'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha inviato agli Stati Uniti  massaggi rassicuranti più di una volta e oggi Steinitz ha dichiarato in un'intervista radiofonica che Israele è "sensibile" alle preoccupazioni degli Stati Uniti e "ne tiene conto". Steinitz ha aggiunto che sebbene Israele abbia buoni rapporti con la Cina, la Russia e altri paesi ", gli Stati Uniti sono i nostri alleati numero uno e sarà sempre così  ". Ha aggiunto che Israele è uno dei principali paesi al mondo nella protezione delle informazioni e nella cyber-tecnologia.
 
Oggi alcune delle maggiori preoccupazioni americane riguardano i giganti della tecnologia cinese Huawei Technologies e ZTE, che hanno mostrato un grande interesse per le aziende cibernetiche israeliane. Entrambe le aziende sono state indagate dagli Stati Uniti a causa di problemi di spionaggio.La questione della Cina probabilmente emergerà durante un incontro tra Netanyahu e Trump nelle prossime settimane, in vista delle elezioni di Israele di aprile. di Danny Zaken 

Today ’s comments by Israeli Energy Minister Yuval Steinitz reassuring the Donald Trump administration about its commercial and technology dealings with China underscore deepening concerns in Washington that could threaten US intelligence sharing with Israel.
Why it matters: US worries grew following Chinese Vice President Wang Chi-Shan’s visit to Israel in October. Trump’s national security adviser John Bolton and US Deputy Energy Secretary Dan Brouillette echoed the concerns in their recent visit in Jerusalem, highlighting the growing connections between Israeli cybersecurity companies and China. US officials have warned Israel that US intelligence sharing could be curtailed if US leak concerns aren’t addressed.
Soothing words: Prime Minister Benjamin Netanyahu's office has sent the United States calming massages more than once, and today Steinitz said in a radio interview that Israel was "sensitive” to US concerns and “taking them into account.” Steinitz added that although Israel has good relations with China, Russia and other countries, "the United States is our number one ally. That’s how it has been and how it will be.” He added that Israel is one of the leading countries in the world on protecting information and cyber tech.
Old concerns: The US government has aggressively sought to prevent information and technology leaks to its rivals. In 2000, Israel canceled a huge deal to sell Phalcon airborne early warning system aircraft to China under intense pressure from the Bill Clinton administration. This week Israel canceled an F-16 sale to Croatia for the same reason.
New fears: Today, some of America’s biggest concerns have to do with Chinese technology giants Huawei Technologies and ZTE, which have shown lots of interest in Israeli cybertech companies. Both firms are being investigated by the United States due to espionage concerns.
What’s next: The issue of China will probably come up during a meeting between Netanyahu and Trump in the coming weeks, ahead of Israel’s April elections.
Know more: Check out Ben Caspit’s interviews with Israeli security experts warning that Chinese involvement in Israel could damage the country’s security.
- Danny Zaken




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