i Ali Abunimah – Dirigente di Trump vuole l’incriminazione di studenti per proteste contro Israele


 Dirigente di Trump vuole l’incriminazione di studenti per proteste contro Israele



Il maggior responsabile dei diritti civili dell’amministrazione Trump presso il Dipartimento dell’Istruzione voleva che studenti che non avevano attuato altro che una rumorosa protesta a favore dei diritti dei palestinesi subiscano un processo penale.

Kenneth Marcus è stato ripreso in video durante un incontro del settembre 2016 con un giornalista in incognito che lavorava a un documentario esplosivo di Al Jazeera a proposito della lobby israeliana negli Stati Uniti.
Il documentario non è mai stato messo in onda a causa della censura da parte del Qatar, che finanzia Al Jazeera, dopo pressioni di organizzazioni filoisraeliane.
Il video ottenuto da The Electronic Intifada ( https://youtu.be/qRVyR0O–kE) è l’estratto più recente trapelato del documentario. Mostra Marcus che parla al giornalista in incognito.
All’epoca Marcus era direttore del Centro Louis D. Brandeis per il Diritti Umani in Forza di Legge, un gruppo lobbistico israeliano non affiliato all’Università Brandeis. Il Centro Brandeis è specializzato in guerra legale, l’uso di procedure legali per molestare e zittire critici di Israele.
In quel ruolo, Marcus è stato alla testa della strategia della lobby israeliana di presentare denunce al Dipartimento dell’Istruzione in base al Titolo VI della Legge del 1964 sui Diritti Civili, affermando che le università non proteggono gli studenti ebrei reprimendo l’attivismo della solidarietà con i palestinesi.
A giugno Marcus è stato confermato direttore dell’Ufficio per i Diritti Civili del Dipartimento dell’Istruzione statunitense. Questo significa che ora è responsabile di indagare presunte violazioni della legge sui diritti civili. Ha rapidamente confermato le peggiori paure dei difensori delle libertà civili riaprendo una falsa denuncia contro la Rutgers University avanzata dall’Organizzazione Sionista d’America (ZOA).
Tale denuncia è stata rigettata nel 2014 dall’Ufficio per i Diritti Civili per mancanza di prove.
Marcus ha anche informato per lettera la ZOA di aver deciso di far valere una definizione ufficiale dell’antisemitismo che fa una cosa sola della critica di Israele e del Sionismo e del fanatismo antiebraico.
La mossa, attuata senza pubblico dibattito né informazione al Congresso, potrebbe avere un effetto profondamente raggelante per la libertà accademica e la libertà di espressione.
Demonizzazione degli attivisti dei campus
Nel video trapelato Marcus spiega la strategia del suo gruppo lobbistico che ora egli sta usando la sua posizione governativa per attuare.
“Oggi la sfida è che ci sono persone che dicono ‘Sapete una cosa? La politica antisraeliana non ha nulla a che fare con l’antisemitismo’”, dice Marcus. “Quello che si deve dimostrare è che non sono la stessa cosa, ma non sono neppure del tutto diversi”.
“L’obiettivo consiste nell’ottenere che il governo federale stabilisca un definizione dell’antisemitismo che sia parallela alla definizione del Dipartimento di Stato”, aggiunge.
L’intero documentario mostra come l’organizzazione di Marcus miri a demonizzare gruppi dei campus come Studenti per la Giustizia in Palestina (SJP) che appoggiano il BDS – movimento per il boicottaggio, i disinvestimenti e le sanzioni – per chiamare Israele a rispondere delle sue politiche.
“Si deve mostrare che sono gruppi di odio razzista e che stanno usando l’intimidazione per essere finanziati e si deve presentarli costantemente in quel modo”, dice Marcus.
La cosiddetta definizione dell’antisemitismo del Dipartimento di Stato è stata adottata originariamente nel 2010 e aggiornata agli inizi del 2018.
E’ sostanzialmente la stessa definizione dell’IHRA che gruppi lobbistici israeliani hanno premuto perché il Partito Laburista britannico la adottasse come parte della loro campagna per cacciare il leader Jeremy Corbyn e fermare le espressioni di sostegno ai diritti dei palestinesi.
La definizione è stata diffusamente contestata per aver fatto una cosa sola della critica di Israele e del Sionismo, l’ideologia dello stato d’Israele, è del fanatismo antiebraico.
Persino il principale autore della definizione, l’ex dirigente dell’American Jewish Committee, Kenneth Stern, si è opposto con forza ai tentativi di inserire la definizione in leggi o in regolamenti universitari o di usarla per la loro applicazione, sostenendo che ciò violerebbe incostituzionalmente la libertà di espressione.
Azione penale
Non tutto il girato di Marcus ottenuto dal giornalista in incognito di Al Jazeera è stato incluso nel documentario censurato.
Una trascrizione dell’intero incontro, vista da The Electronic Intifada, mostra che Marcus ha parlato anche di una dimostrazione del maggio 2016 presso l’Università della California (UC) di Irvine.
La protesta presso l’UC Irvine ha innescato accuse che studenti di gruppi tra cui Studenti per la Giustizia in Palestina avevano molestato, minacciato e intimidito partecipanti a una proiezione cinematografica e a un dibattito nel campus che presentava un gruppo di soldati israeliani.
La proiezione era co-patrocinata da Studenti a Sostegno di Israele, una sezione di un’organizzazione nei campus finanziata dal finanziere antipalestinese Adam Milstein.
Riprese trapelate in precedenza del documentario censurato di Al Jazeera pubblicate da The Electronic Intifada nominano Milstein come finanziatore segreto di Canary Mission, il sito anonimo che diffama e molesta studenti attivisti, specialmente di Studenti per la Giustizia in Palestina.
Ma dopo un’inchiesta di tre mesi, UC Irvine ha pubblicato un rapporto di 58 pagine che concludeva che le accuse più preoccupanti contro gli attivisti solidali con la Palestina era false.
False accuse
Gruppi filoisraeliani aveva affermato falsamente che i dimostranti aveva bloccato le porte della sala proiezioni e avevano negato l’ingresso alle persone.
L’inchiesta ha scoperto che le porte erano state tenute chiuse dall’interno, tenendo fuori membri di Studenti per la Giustizia in Palestina e almeno uno studente filoisraeliano.
Come all’epoca ha riferito The Electronic Intifada, l’inchiesta dell’università ha respinto le affermazioni di Studenti a Sostegno di Israele, della Sezione di Hillel di Orange County, dell’Organizzazione Sionista d’America e del Centro Brandeis di Marcus che cercavano di presentare i dimostranti come minacce a studenti ebrei nel campus.
Una delle denunce più gravi che Marcus ripete nella trascrizione di Al Jazeera è che “una studentessa ebrea filoisraeliana è stata inseguita attraverso il campus quando hanno visto che era una degli studenti filoisraeliani e ha dovuto nascondersi in una cucina fino a quando non ha potuto arrivare la sicurezza”.
Ma anche questa clamorosa affermazione è stata confutata dall’inchiesta dell’università. Secondo il suo stesso racconto, a quella studentessa era stato negato l’accesso alla sala proiezioni perché la porta era stata tenuta chiusa dall’interno.
Gli studenti che, a quanto denunciato, l’avevano “inseguita” stavano semplicemente cercando un altro modo per entrare nella sala proiezioni, ha concluso l’inchiesta. Nel loro tentativo di far questo sono entrati in una stanza adiacente diversi minuti dopo la studentessa filoisraeliana e “non la stavano inseguendo”, afferma il rapporto.
La sola accusa che l’università ha confermato è stata che la protesta studentesca aveva “più probabilmente” generato tanto chiasso da disturbare la visione del film, un documentario riguardante soldati israeliani.
Fare chiasso è intrinseco all’espressione e alla protesta. Ma gli amministratori hanno ritenuto i dimostranti colpevoli di violazione di una direttiva sulla condotta studentesca: “Ostacolo o disturbo all’insegnamento, alla ricerca, all’amministrazione, a procedure disciplinari o ad altre attività universitarie”.
Come sanzione l’università ha impartito a Studenti per la Giustizia in Palestina un ammonimento e l’incarico di condurre un evento d’istruzione.
Marcus ha detto al giornalista in incognito che tale sanzione era “non abbastanza”.
“Vorrei vedere gli studenti processati, ma il DA (procuratore distrettuale) non è stato favorevole”, ha detto Marcus.
“Ma continueremo a far pressione in modo che se non otteniamo che questa volta gli studenti siano processati, avremo almeno sensibilizzato il DA al problema e saprà che subirà pressioni la prossima volta”.
Nel corso dell’inchiesta il Centro Brandeis, l’Organizzazione Sionista d’America e altri gruppi filoisraeliani hanno scritto agli amministratori della UC Irvine perché ritenesse i dimostranti colpevoli di violazione di codici di condotta e li hanno sollecitati a riferire l’incidente all’Ufficio del Procuratore Distrettuale della Orange County per un’azione penale.
L’Organizzazione Sionista d’America ha citato come precedente le condanne nel 2011 di 11 studenti di Irvine per aver contestato un discorso di Michael Oren quando era ambasciatore di Israele negli Stati Uniti. Anche se gli studenti avrebbero potuto subire il carcere per disturbo di una riunione pubblica, sono stati condannati a servizi sociali.
Ma, come indicato, Marcus ha parlato al giornalista di Al Jazeera in incognito nel settembre del 2011, più di un mese dopo che l’inchiesta della UC Irvine aveva smontato le gravi accuse contro Studenti per la Giustizia in Palestina riguardo alla contestazione della proiezione cinematografica.
Tuttavia Marcus ha continuato a formulare false accuse e a insistere che gli studenti che non avevano fatto altro che tenere una protesta nel campus a favore dei diritti dei palestinesi dovessero subire l’intero peso del sistema della giustizia penale statunitense.
Studenti di tutti gli Stati Uniti ora rischiano la perversa e pericolosa situazione in cui il più alto dirigente federale incaricato di proteggere i loro diritti civili può usare la sua posizione – negli interessi di uno stato straniero – per sollecitare la loro incriminazione penale soltanto per aver esercitato i loro diritti del Primo Emendamento.
Asa Winstanley ha contribuito con ricerche.



Da Znetitaly – Lo spirito della resistenza è vivo
traduzione di Giuseppe Volpe
Traduzione © 2018 ZNET Italy – Licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 3.

Commenti

Post popolari in questo blog

Hilo Glazer : Nelle Prealpi italiane, gli israeliani stanno creando una comunità di espatriati. Iniziative simili non sono così rare

Mappa della Cisgiordania e suddivisione in zone anno 2016

Né Ashkenaziti né Sefarditi: gli Ebrei italiani sono un mistero - JoiMag

Betlemme : il Muro e la colonizzazione. Testimonianze