Chi è che distrugge i raccolti?

Due sono gli argomenti su cui il notiziario sionista quotidiano United with Israel (UWI) batte  ogni giorno con uno o più articoli: il primo  è l’attacco a Corbyn, accusato di antisemitismo, Il secondo è l’allarme incendi provocati dagli aquiloni incendiari di Gaza
Gli aquiloni incendiari occasione di businness
Sugli aquiloni incendiari di Gaza si sta sviluppando un vero e proprio businness, drammatizzando e gonfiando il fatto oltre misura, enfatizzando il vittimismo e cogliendo l’occasione per chiedere soldi dall’estero.
Ecco quale è il tono degli appelli:
GLI ATTACCHI INCENDIARI DI HAMAS DEVASTANO IL SUD DI ISRAELE - Aiutiamo gli agricoltori israeliani piantando oggi stesso nuovi alberi da frutto!
COMBATTIAMO GLI INCENDI CON LA FRUTTA. LORO BRUCIANO, NOI RIPIANTIAMO! - Mostriamo agli agricoltori di Israele che li abbiamo a cuore
Loro incendiano, noi ripiantiamo...aiutate gli agricoltori israeliani a riparare i danni causati dagli incendi dolosi!
VERRANNO PIANTATI OLTRE 20 TIPI DI ALBERI DA FRUTTO: Meli, Albicocchi, Mandorli, Datteri, Fichi, Peri, Prugni, Melograni e molto altro!
Nella Bibbia, Dio promette di benedire coloro che osservano la legge di coltivare in Israele (seguono citazioni dal libro dei Proverbi, Deuteronomio)
Avete l’opportunità di aiutare gli agricoltori israeliani a rimediare i danni degli incendi dolosi e di fare la Terra di Israele ancora più bellae ricca di frutti.
Fate una donazione! PIANTARE ALBERI DA FRUTTA IN ISRAELE E’ UNA SPESA DEDUCIBILE DALLE TASSE IN USA!

Anche 10 pompieri statunitensi sono stati inviati in Israele
Le distruzioni dei  raccolti palestinesi da parte dei coloni 
https://www.btselem.org/settler_violence/20180802_settlers_destroy_2000_palestinian_owned_trees, 5/8/18
Solo nel corso di due mesi, dall’inizio di maggio a fine giugno, B’Tselem ha documentato la distruzione da parte di coloni di oltre 2mila alberi di ulivo e vigneti di palestinesi, l’incendio di campi di frumento e di orzo. In molti casi i coloni hanno lasciato scritte del tipo “Non ci sono luoghi dove noi non arriveremo”.
La violenza dei coloni si svolge spesso con il pieno sostegno delle autorità israeliane e talvolta i soldati stessi ne prendono parte. La polizia non fa alcuno sforzo di indagine su questi accadimenti né mette in opera misure per prevenirli o per intervenire quando sono in atto
Da queste violenze trae beneficio Israele in quanto aprono la strada allo spossessamento di terra e risorse palestinesi. I palestinesi infatti temono di rientrare in zone di loro proprietà dove hanno subìto attacchi, di solito nei pressi di insediamenti. Di conseguenza i terreni intorno agli insediamenti vengono talmente vandalizzati e resi poco sicuri che finiscono per venire poco coltivati in quanto i proprietari conoscono i rischi che corrono recandovisi. B’Tselem fornisce un elenco di casi con relative testimonianze (qui non riportate,NdR), quali:
Colline a sud di Hebron, 26/5/2018 – 700 viti da uva tagliate alle radici
Hebron, 25/6/2018 – 700 viti da uva tagliate alle radici
Halhul, 16 maggio 2018 – 400 viti da uva tagliate alle radici
 Halhul, 22 Mggio 2018, 180 viti da uva tagliate alle radici
 Zona di Betlemme  
Al-Khader, inizio luglio 2018, 168 viti da uva tagliate alle radici
Circa 1000 alberi di ulivi sradicati per costruire una strada di collegamento di due insediamenti
Piante di vite tagliate e devastate dai coloni



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