Israele attacca l’esercito siriano nel sud-ovest, colpite ‘numerose postazioni’


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| SIRIA - ISRAELE

L’aviazione ha centrato stazioni militari di Damasco, causando danni ingenti. Una risposta all’infiltrazione di un drone siriano in territorio israeliano. Bloccata la navigazione sul lago Tiberiade. Nell’area è in corso una offensiva dei governativi contro una roccaforte dello Stato islamico. 


Damasco (AsiaNews/Agenzie) - Israele ha lanciato una serie di missili che hanno colpito avamposti dell’esercito siriano nel sud-ovest del Paese, dove è in corso una offensiva di Damasco contro obiettivi dello Stato islamico (SI, ex Isis). Secondo quanto riferisce l’agenzia di Stato siriana Sana, l’attacco è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri ed è partito dalle Alture del Golan, occupate dall’esercito di Tel Aviv. 
“L’aviazione del nemico israeliano - spiega la nota - ha lanciato dei missili su numerose postazioni dell’esercito” nell’area di Quneitra, nel sud-ovest, causando numerosi danni materiali. Anche l’esercito israeliano ha confermato l’operazione, in risposta “all’infiltrazione di un veicolo aereo senza pilota [drone] in Israele proveniente dalla Siria”. 
In un primo momento i media siriani avevano parlato di “attacco respinto” nella regione, smentendo l’ipotesi di danni o conseguenze materiali. Per quanto concerne il drone siriano che ha sconfinato in territorio israeliano sarebbe stato privo di armi e il suo obiettivo sarebbe stato quello di raccogliere informazioni. Per motivi di sicurezza la polizia ha bloccato la navigazione sul lago di Tiberiade. 
Dall’inizio di luglio l’esercito israeliano ha rafforzato la presenza sul Golan e ha lanciato una serie di attacchi mirati oltreconfine; nel mirino quelli che, secondo Israele, sono convogli di armi e rifornimenti per le milizie sciite libanesi di Hezbollah. 
Intanto prosegue l’offensiva lanciata nei giorni scorsi dall’esercito siriano e dall’alleato russo contro un’enclave dello Stato islamico nel sud-ovest. Attivisti e testimoni locali raccontano di intensi bombardamenti nell’area di Yarmouk Basin, che confina con la Giordania e le stesse Alture del Golan controllate da Israele. I miliziani jihadisti hanno risposto contrattaccando alcuni villaggi che si trovano nell’area. 
Nelle scorse settimane i governativi hanno riconquistato la maggior parte della provincia di Deraa, strappandola al controllo delle varie fazioni ribelli. La scorsa settimana alcuni gruppi hanno concordato la resa, consegnando le armi e garantendosi una via di fuga sicura. Nel frattempo hanno fatto ritorno nelle loro case almeno 320mila civili. Il cessate il fuoco non riguarda i miliziani Isis. 
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