Yemen: Save the Children, “la vita di 170.000 bambini a rischio nel caso di un attacco alla città di Hodeida”



 

Yemen: Save the Children, “la vita di 170.000 bambini a rischio nel caso di un attacco alla città di Hodeida”


“A Hoideida, 170.000 bambini rischierebbero di perdere la vita o essere feriti nel caso in cui la coalizione saudita e le forze anti-huthi provassero a prendere il porto della città, provocando un’escalation di violenza che potrebbe causare il più ampio sfollamento dal 2015 e condurre lo Yemen verso una carestia interamente generata dall’uomo”. È quanto denuncia oggi Save the Children in una nota. “I bambini di Hodeida – città densamente popolata dove qualsiasi attacco causerebbe quasi certamente una grossa perdita di civili – sono già tra i più duramente colpiti dal conflitto”, aggiunge l’organizzazione umanitaria, rilevando che “nei tre distretti che compongono la città, oltre 14.000 minori quest’anno potrebbero soffrire di malnutrizione grave acuta”. Secondo Save the Children, “nel caso di un attacco al porto della città, il quale causerebbe l’aumento di sfollati e la riduzione delle importazioni di cibo, il numero di bambini che muoiono per ragioni riconducibili alla fame potrebbe crescere”. Stando ai dati riportati dall’organizzazione, nel Paese circa 1,8 milioni di bambini già soffrono di malnutrizione acuta; di questi quasi 500.000 hanno meno di cinque anni, sono affetti da malnutrizione grave acuta e moriranno nel caso in cui non ricevessero assistenza urgente.“Non c’è tregua per i bambini dello Yemen”, dichiara Tamer Kirolos, direttore di Save the Children nel Paese: “se non vengono uccisi o mutilati dalle bombe, vivono sotto la minaccia costante di fame estrema e malattie quali colera e dissenteria”. “Un’intensificazione dei combattimenti a Hodeida, per provare a prendere la città e il porto, ucciderà la prospettiva di un dialogo di pace nel breve termine e condannerà i bambini dello Yemen a una miseria ancora maggiore”, aggiunge Kirolos, lanciando un appello: “La comunità internazionale deve usare la sua influenza per aiutare a prevenire ogni ulteriore escalation del conflitto”. Altrimenti i bambini che “sono i più vulnerabili”, “pagheranno il prezzo più alto per l’assalto alla città. Tutti gli attori coinvolti nel conflitto saranno da biasimare”.

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