Video ; Gaza, soldati israeliani aprono il fuoco sui palestinesi: 4 morti e almeno 525 feriti
1 Jack Khoury, Yaniv Kubovich, Almog Ben Zikri
Quattro palestinesi riportati uccisi e decine di feriti da fuoco israeliano durante proteste a Gaza
migliaia hanno protestato in cinque punti nei pressi della barriera di confine ■ Oltre 600 feriti, di cui 117 da proiettili veri ■ L’esercito israeliano piazza batterie “Iron Dome” per fronteggiare il lancio di razzi ■ I palestinesi chiedono all’Assemblea Generale dell’ONU di condannare Israele.
Video Reuters
Quattro palestinesi riportati uccisi e decine di feriti da fuoco israeliano durante proteste a Gaza
migliaia hanno protestato in cinque punti nei pressi della barriera di confine ■ Oltre 600 feriti, di cui 117 da proiettili veri ■ L’esercito israeliano piazza batterie “Iron Dome” per fronteggiare il lancio di razzi ■ I palestinesi chiedono all’Assemblea Generale dell’ONU di condannare Israele.
Secondo il ministero della Sanità di
Gaza venerdì quattro palestinesi sono stati uccisi e 92 feriti dal fuoco
dell’esercito israeliano durante proteste sul confine di Gaza. In
migliaia hanno partecipato a quella che si prevedeva sarebbe stata la
più grande marcia contro la barriera di confine israeliano da settimane.
Secondo il ministero 618 palestinesi
sono stati feriti in totale negli scontri fino alle 7 di sera, di cui
254 sono stati ricoverati in ospedale. Uno dei feriti era in condizioni
gravissime, otto hanno subito gravi ferite e 125 sono stati lievemente
feriti. Il ministero afferma che 117 persone sono state colpite da
proiettili veri.
L’esercito israeliano si stava
preparando nel caso in cui Hamas e la Jihad Islamica palestinese
avessero iniziato a sparare colpi di mortaio e razzi quando fossero
finite le proteste. L’esercito ha schierato un numero significativo di
batterie “Iron Dome” [sistema di difesa antimissile, ndt.] nei pressi
delle vicine comunità [ebreo-israeliane, ndt.].
Mentre nelle settimane precedenti
l’esercito ha affermato che Hamas non era interessato a uno scontro più
ampio, il recente lancio di decine di colpi di mortaio contro Israele ha
portato l’esercito a pensare che i gruppi islamici potessero cercare
uno scontro limitato che includesse il lancio di razzi. Circa 10.000
dimostranti hanno manifestato in cinque punti lungo la barriera. Una
postazione dell’esercito israeliano è stata danneggiata quando è stata
colpita da spari da Gaza durante le proteste. Inoltre decine di aquiloni
e di palloni aerostatici che trasportavano bottiglie molotov ed
esplosivi sono state fatte volare all’interno di Israele, e sono stati
lanciati contro le truppe israeliane ordigni esplosivi e granate.
Israele si aspettava che le proteste
sarebbero state delle stesse dimensioni e violenza di quella del 14
maggio, quando circa 60 palestinesi sono stati uccisi dalle forze
israeliane. Tuttavia pare che il numero dei presenti sia stato inferiore
alle attese.
Si prevedeva che alcuni dei
palestinesi che protestavano nel contesto della “Marcia del Ritorno”
avrebbero sfoggiato indumenti che ricordano l’Olocausto, compresa una
divisa a strisce che rappresentava l’abbigliamento che gli ebrei erano
obbligati a indossare nei campi nazisti.
Gli organizzatori della protesta
hanno detto che lo spunto intendeva mandare il messaggio che i
palestinesi non sono responsabili dell’Olocausto, tuttavia ne pagano il
prezzo. Hanno affermato che lo scopo complessivo della protesta era di
mostrare al mondo che Israele sta commettendo crimini contro il popolo
palestinese.
Venerdì i palestinesi e i loro
sostenitori hanno chiesto che l’Assemblea Generale dell’ONU tenga una
riunione d’emergenza per adottare una risoluzione che condanni l’”uso
eccessivo della forza” da parte di Israele, soprattutto a Gaza, e
vorrebbero raccomandazioni che garantiscano la protezione dei civili
palestinesi. L’ambasciatore palestinese all’ONU Riyad Mansour ha detto
di credere che il presidente dell’Assemblea Generale Miroslav Lajcak
fisserà “molto presto” una data. Ha affermato che “molto probabilmente”
avverrà il prossimo mercoledì pomeriggio. Mansour ha detto che la
risoluzione presentata all’Assemblea Generale, come una precedente
risoluzione del Kuwait, chiederà al segretario generale dell’ONU Antonio
Guterres di fare una proposta entro 60 giorni “su modi e mezzi per
garantire la sicurezza, la protezione e il benessere della popolazione
civile palestinese sotto occupazione israeliana.”
Hamas ha esortato i palestinesi della
Cisgiordania ad unirsi alla “Marcia del Ritorno” andando a Gerusalemme a
pregare alla moschea di Al Aqsa o ai posti di blocco israeliani lungo
la strada. Hamas controlla la Striscia di Gaza, ma in Cisgiordania la
dirigenza dell’Autorità Nazionale Palestinese è dominata
dall’organizzazione Fatah del presidente palestinese Mahmoud Abbas.
Come durante precedenti
manifestazioni nelle scorse settimane, l’esercito ha schierato cecchini
lungo il confine con Gaza. Afferma di aver ricevuto avvertimenti su
possibili tentativi di prendere di mira soldati con spari o esplosivi.
Il comitato che organizza le marce settimanali ha affermato di
progettare di continuare a farle, nonostante l’alto numero di vittime
palestinesi durante le 11 manifestazioni precedenti. Sostiene che
l’obiettivo è dire al mondo che i palestinesi continuano a rivendicare i
propri diritti, compreso quello al ritorno. I gazawi, che hanno fatto
volare aquiloni incendiari oltre il confine, avevano previsto di
inviarne decine in Israele venerdì.
“Non siamo legati a nessuna
organizzazione,” ha detto uno di quelli che hanno fatto volare gli
aquiloni. “L’idea è nata quando abbiamo visto nella prima marcia bambini
con aquiloni che avevano bandiere palestinesi. Abbiamo visto che un
aquilone vola velocemente ed entra in territorio israeliano, e allora
abbiamo pensato di legargli materiale infiammabile o qualcosa che
brucia.”
“Non siamo terroristi,” ha insistito.
“Siamo una generazione senza speranza e senza una prospettiva che vive
sotto un assedio asfissiante, e questo è il messaggio che stiamo
cercando di mandare al mondo. In Israele piangono per i campi e i boschi
che bruciano. E che ne è di noi, che stiamo morendo ogni giorno?
Personalmente, sono andato varie volte alla barriera ed è chiaro che è
una questione di tempo prima che mi prenda una pallottola in testa o mi
amputino una gamba a causa delle ferite [si riferisce al fatto che i
cecchini israeliani usano proiettili a frammentazione che provocano
ferite gravissime, soprattutto agli arti inferiori, ndt.]. Per cui
faccio volare aquiloni e partecipo alle proteste piuttosto che morire.”
Afferma che, se Hamas o qualunque
altra organizzazione palestinese stesse appoggiando gli aquiloni
incendiari, lui e i suoi compagni non avrebbero tanti problemi ad avere
il materiale per fabbricarli.
“Ogni aquilone costa circa 5 shekel
(1,40 $),” spiega. “A Gaza sono parecchi soldi. Quindi la creatività ci
porta a utilizzare ogni cosa a disposizione – cartone usato e plastica o
qualunque cosa che possa essere usata per costruire un aquilone, che è
molto semplice ma sta sfidando l’esercito più potente del Medio
Oriente.”
Giovedì mattina l’esercito
[israeliano] ha lanciato volantini sulla Striscia di Gaza, avvertendo
gli abitanti di non avvicinarsi alla barriera o di non cercare di
attaccare gli israeliani.
“Abitanti della Striscia di Gaza! Auguri, e che il Ramadan vi porti fortuna,” dicevano i volantini.
“Un uomo saggio tiene conto delle
conseguenze delle proprie azioni in anticipo e sceglie quelle i cui
vantaggi sono maggiori dei costi. Se ne tenete conto riguardo
all’avvicinarvi o all’attraversare la barriera, arriverete alla
conclusione che questa azione non ne vale la pena ed è persino dannosa.”
I volantini invitavano anche i
gazawi: “Non lasciate che Hamas vi trasformi in uno strumento per i suoi
meschini interessi. Dietro a questi interessi c’è l’Iran sciita, il cui
obiettivo è incendiare la regione a favore dei propri interessi
religiosi ed etnici. Non dovreste lasciare che Hamas vi trasformi in
suoi ostaggi, in modo che possa raccogliere un capitale politico a spese
del benessere e del futuro dei gazawi in generale e dei giovani in
particolare. Per evitare risultati dannosi, vi invitiamo a non
partecipare alle manifestazioni e al caos e a non mettervi in pericolo.”
L’ “Associated Press” [agenzia di stampa USA, ndt.] ha contribuito all’articolo.
(traduzione di Amedeo Rossi)
Gaza, soldati israeliani aprono il fuoco sui palestinesi: 4 morti e ...
Le
truppe israeliane hanno aperto il fuoco con gas lacrimogeni e proiettili
veri contro i manifestanti palestinesi che stavano partecipando alle
proteste al confine tra Striscia di Gaza e Israele ferendo almeno 525
persone, dicono i medici.
L'esercito ha riferito che l'azione sarebbe avvenuta in seguito e come risposta al lancio di pietre contro le truppe.
Video Reuters
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