Gideon Levy : HANNO RAGIONE. SE I PALESTINESI A GAZA NON SPARANO, NESSUNO ASCOLTA –

 

 

HANNO RAGIONE. SE I PALESTINESI A GAZA NON SPARANO, NESSUNO ASCOLTA – di Gideon Levy (0)

Dobbiamo dirlo semplicemente ed onestamente: hanno ragione. Non hanno altra scelta se non quella di combattere per la loro libertà con i loro corpi, i loro averi, le loro armi e il loro sangue. Non hanno scelta, tranne che i Qassam e il mortaio. Non c’è una strada aperta per loro tranne che la violenza o la resa. Non hanno alcun modo per violare le recinzioni che li rinchiudono senza usare la forza, e la loro forza è primitiva e patetica, quasi toccante.

Un popolo che combatte per la sua libertà con aquiloni, tunnel, specchi, copertoni, forbici, dispositivi incendiari, proiettili di mortaio e razzi Qassam, contro una delle più sofisticate macchine da guerra al mondo, è un popolo senza speranza. Ma il solo modo in cui possono cambiare la loro situazione è con le loro armi patetiche.

Quando sono tranquilli, Israele e il mondo non dimostrano alcun interesse al loro destino. Solo i Qassam ripristinano la consapevolezza del loro disastro. Quando sentiamo di Gaza in Israele? Solo quando Gaza sta sparando. Questo è il perché non hanno alcuna scelta se non sparare. Questo è il perché il loro sparare è giustificato, anche se in modo criminale danneggia civili innocenti, instilla paura e terrore nei residenti del Sud ed è intollerabile per Israele, e giustamente.

Non hanno armi che sono più precise, e tuttavia è anche impossibile biasimarli perché danneggiano i civili: la maggior parte dei loro mortai cadono in aree aperte, sebbene quella non sia nemmeno la loro intenzione. È difficile biasimarli perché colpiscono un asilo nido vuoto: preferirebbero certamente armi precise che siano dirette ad obiettivi militari, come quelle che ha Israele, che incidentalmente danneggiano molti più bambini.

È chiaro che la loro violenza è crudele, come qualsiasi violenza. Ma quale altra scelta hanno? Ogni esitante tentativo che hanno fatto di prendere un sentiero diverso – una tregua, un cambio di leadership o nelle loro posizioni politiche – immediatamente incontra l’automatico licenziamento e rifiuto israeliano. Israele crede a loro solo quando sparano. Dopo tutto, c’è un evidente gruppo di controllo: la Cisgiordania. Là non c’è Hamas e non ci sono Qassam, c’è appena qualche vestigia di terrore, e cosa di buono facevano per farlo a Mahmoud Abbas e al suo popolo?

Hanno ragione, perché dopo tutte le diversioni e gli inganni e le bugie della propaganda israeliana, niente può annebbiare il fatto che sono stati gettati in una enorme gabbia per il resto della loro vita. Un assedio incredibile, 11 anni senza tregua, che è il più grande crimine di guerra in questa arena. Nessuna propaganda può nascondere la loro identità – il loro passato, il loro presente e il loro futuro. La maggior parte di loro vive nella Striscia di Gaza perché Israele li ha resi rifugiati. Israele ha espulso i loro bisnonni dai loro villaggi e dalla loro terra. Altri sono fuggiti per paura di Israele, E poi non è stato loro permesso di ritornare – un crimine non meno sieroso dell’espulsione.

Tutti i loro villaggi sono stati distrutti. Hanno vissuto per 20 anni sotto il dominio egiziano, E altri 50 anni sotto l’occupazione israeliana, che non ha mai smesso di trattarli crudelmente in così tanti modi. Quando Israele ha lasciato Gaza di suo proposito, ha imposto un assedio su di loro, e il loro destino è diventato peggiore. Non sono mai stati liberi un solo giorno nelle loro vite. Né c’è qualche segno di speranza che lo saranno. Neanche i bambini. Vivono in uno dei pezzi di terra più affollati al mondo, che le Nazioni Unite hanno dichiarato che sarà inadatto all’abitare umano in un altro anno e mezzo. Non è abbastanza perché meritino un sostegno?

Sono gli ultimi combattenti contro l’occupazione israeliana. Mentre la maggior parte della Cisgiordania occupata si comporta come se si stesse arrendendo, Gaza non si sta arrendendo. Sono stati sempre più determinati e audaci dei loro fratelli in Cisgiordania, forse per la loro più grande sofferenza. Non c’è un solo israeliano che può immaginare la vita di un lui o di una lei a Gaza. Il significato di crescere nella loro realtà. Ogni cosa è già stata detta su questo, e nessuno si arrabbia. Hanno un governo rigido, non democratico, ma Israele non può buttare la colpa su Hamas. In Cisgiordania c’è un governo molto più moderato, e Israele non sta facendo nulla per finire l’occupazione là.

Nelle recenti settimane, hanno seppellito 118 persone – che, relativamente alle dimensioni della popolazione, è come 500 morti per noi, e non smetteranno mai di combattere. Hanno anche ragione.

HAARETZ.COM

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Opinion // They’re Right. If Palestinians in Gaza Don’t Shoot, No One Listens

They are the last fighters against the Israeli occupation. While the occupied West Bank behaves like it’s given up, Gaza is not giving up

 

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