Israel De Benedetti Vergogna!!!
Nell'inverno
del 1943 una coppia di miei cugini De Benedetti non è riuscita
ad essere accolta in Svizzera: non erano abbastanza
perseguitati. Loro due assieme ad altri ebrei italiani sono
stati allora respinti al confine e catturati dai nazisti per
essere deportati. Va ricordato invece che decine e decine di
ebrei italiani sono stati salvati e nascosti nelle case di tanti
non ebrei che in nome della umanità non hanno avuto paura di
rischiare la vita.
Oggi il
governo dello Stato degli ebrei ha deciso di deportare qualche
migliaio di "rifugiati" in Uganda dove il locale governo
riceverà 5000 dollari per ogni persona accolta. Assistiamo così
all’assurdità per cui il nostro paese ingaggia decine e
centinaia di lavoratori cinesi, filippini e di altri paesi per
farli lavorare nell’edilizia, in agricoltura, nell’assistenza
agli anziani mentre rifiuta di impiegare in questi lavori i
rifugiati.
È veramente
impossibile preparare questi profughi, concentrati purtroppo nei
quartieri più poveri di Tel Aviv, a questi lavori, smistandoli
in zone diverse del paese? E cosa dire per le decine e centinaia
di bambini nati e cresciuti in Israele che non conoscono altro
paese e altra lingua dell'ebraico?
Israele non
deve cacciare questi profughi arrivati nel paese perché
perseguitati nella loro patria da regimi di terrore.
Israele, che
a detta del suo primo ministro è` il paese più forte nel Medio
Oriente, il paese dove vivono gli ebrei che hanno i migliori
cervelli del mondo, non è in grado di accogliere qualche
migliaia di profughi fuggiti dal terrore o "solamente" dalla
fame ? Abbiamo la forza e la scienza, ma il cuore?
Mi sono
commosso a leggere sui giornali che gruppi di ex deportati si
sono offerti di accogliere e perfino nascondere famiglie dei
profughi. Mi sembra giusto che anche il movimento dei kibbutzim
si offra di accogliere famiglie minacciate di deportazione.
Vergogna
che il governo dello Stato degli ebrei prenda simili decisioni,
dimenticando tutto quello che ha sofferto il nostro popolo.
Proseguo dopo
due settimane
Il governo ha
consegnato a tutti gli uomini profughi in età di lavoro un
documento che li invita entro due mesi a scegliere tra la
prigione e la partenza volontaria per altro paese. Per ora
donne, vecchi e bambini non hanno ricevuto questa ingiunzione.
Ovviamente con ogni probabilità quegli uomini che accetteranno
di partire in seguito faranno venire il resto della famiglia.
Dove saranno inviati? Il documento non nomina nessun paese ma
assicura che saranno trattati bene. Nel frattempo giornalisti
israeliani hanno intervistato in Uganda alcuni "deportati" e le
loro condizioni sono apparse molto misere, sotto tutti i punti
di vista.
In Israele
continuano le manifestazioni a favore dei profughi da parte di
magistrati, giornalisti e gente qualunque. Anche il movimento
dei kibbutzim ha dichiarato la possibilità di accogliere
qualcuno, ma per ora niente di concreto.
22 febbraio
La settimana
scorsa due notizie migliori: un tribunale di Tel Aviv ha
deliberato che essere stato disertore o renitente alla leva in
Eritrea è un motivo sufficiente per ottenere l'asilo politico.
Un altro tribunale ha permesso a coloro cui era stata respinta la
richiesta di asilo politico di ripresentarsi. Ciononostante pare
continui la manovra di espulsione o carcere.
In queste
ultime due settimane i mass media hanno smesso di occuparsi dei
rifugiati, date tutte le altre novità nel paese. Tensione al
nord con l'abbattimento di un drone persiano e la successiva
caduta di un nostro aereo. Anche al sud si è rinnovata la
tensione. D'altra parte giornali, radio e televisione sono zeppi
di articoli sulle inchieste su Netanyahu. Ormai pare siamo
arrivati a quattro o cinque. Bibi appare alla televisione e
continua con volto sorridente a sostenere che sono tutte bolle
di sapone. Uno degli ultimi sondaggi dimostra di nuovo che il 70
% della popolazione lo crede colpevole, ma continua a votare per
lui!!!! A me, che sono ben lontano dal capire i sottofondi delle
indagini, due cose sembrano rilevanti: un primo ministro che
accetta regali di un milione di shekel (cosa confermata anche da
lui) e che si circonda di portavoce, consiglieri, avvocati di
famiglia oggi tutti indagati non può considerarsi in grado di
guidare il paese.
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