Pagine ebraiche : “Macerata, odio fascista in strada l’estrema destra responsabile”
“Forza Nuova che dice che pagherà le spese legali per Traini equivale
a un’assunzione di responsabilità. Ma anche il leader leghista Salvini
ha le sue colpe, perché sono giorni che soffia sul fuoco. I suoi post su
quella povera ragazza fatta a pezzi sono stati un vero e proprio
incitamento”.
Anna Foa non ha dubbi: quello di Macerata è un episodio “che supera ogni
limite” e con delle precise responsabilità nel mondo dell’estrema
destra. “Assistiamo a cose indecenti e gravissime. Come il fatto che ci
sia chi, sui social network e non solo, plauda all’azione di Traini.
Oggi più che mai – afferma la studiosa – è necessario che un gruppo come
Forza Nuova venga sciolto”.
Un evento drammatico di per sé non significa una catastrofe, ma è segno
del tempo che stiamo vivendo. È quanto sostiene un altro storico,
Claudio Vercelli, secondo cui una responsabilità rimane individuale ma,
anche in questo specifico caso, non si può non evidenziare come sia
maturata “all’interno di una campagna elettorale caratterizzata dalla
radicalizzazione del linguaggio”. Una radicalizzazione che, riflette,
“finisce per legittimare comportamenti aggressivi, dalle parole ai
fatti”. La lacuna della politica sta proprio qua. “Il fatto che le
diverse forze non si assumano una vera responsabilità di comunicazione
finisce per essere un problema non solo nel presente, ma anche nel
futuro. Soprattutto in quella parte di centrodestra che non è propenso a
fare a meno di un certo tipo di linguaggio. Un linguaggio – dice
Vercelli – che pettina il razzismo”.
Concorda Marcello Pezzetti, per cui l’allarme dove suonare anche in
relazione a quelle forze politiche che trattano fenomeni come questo in
modo “errato, superficiale e strumentale”. Fatti gravissimi come quelli
di Macerata finiscono così non solo “per essere sottovalutati, ma anche
sfruttati”. Come nel caso, sottolinea Pezzetti, della Lega Nord e
dell’estrema destra. “Il radicalismo, temo, porterà a danni
inimmaginabili. Se si lascia uno spiraglio, quello spiraglio tenderà ad
allargarsi sempre di più”.
Lo ricorda anche David Bidussa, storico sociale delle idee, nel suo
aleftav odierno. “13 dicembre 2011. Gianluca Casseri uccide per le
strade di Firenze Diop Mor e Modou Samb e ferisce Moustapha Dieng,
Sougou Mor e Mbenghe Cheike. Non è vero che a Macerata si è superata una
soglia. È solo – la sua amara constatazione – che non abbiamo memoria”.
(4 febbraio 2018)
Commenti
Posta un commento