Amira Hass : Israele ha creato una nuova categoria di terrorismo
- Israele demolisce un’altra scuola finanziata dall’Unione Europea
- Una balbettante risposta ad un rifugiato palestinese
- Lasciamo che la soluzione dei due Stati muoia di morte naturale
- Israele ha creato una nuova categoria di terrorismo
- La sorgente del conflitto
30 gennaio, 2018 | Haaretz
Sul
sito della Knesset compare una nuova categoria di terrorismo,
“costruzione di terrore.” Quelli condannati in anticipo comprendono
l’Autorità Nazionale Palestinese, i beduini e l’Unione Europea.
Coerenza esige che durante il loro
viaggio a Bruxelles questa settimana, i delegati israeliani presentino
alla responsabile della politica estera dell’Unione Europea, Federica
Mogherini, una convocazione al commissariato di polizia di Ma’aleh
Adumim per essere interrogata su una sospetta attività terroristica.
Con una mano i rappresentanti
israeliani, per via dei loro subappaltatori palestinesi, riceveranno un
lauto assegno dall’UE per compensare l’ingente taglio di Donald Trump al
finanziamento all’Autorità Nazionale Palestinese e all’UNRWA. (Vedi
sotto: “Il taglio al finanziamento dell’ANP indebolisce il coordinamento
della sicurezza”). Con l’altra mano consegneranno la convocazione per
indagare su una sospetta attività e aiuto al terrorismo.
Per via di Auschwitz o a causa dei
legami scientifici e militari con Israele, i rappresentanti europei
accetteranno la convocazione con un sorriso. “Abbiamo sempre saputo che
gli ebrei hanno uno sviluppato e alto senso dell’umorismo” diranno.
Ma si
sbagliano. Questo non è uno scherzo. Si preparano altre espulsioni. Sul
sito della Knesset è comparso una nuova categoria di terrorismo,
“costruzione di terrore”. Quelli condannati in anticipo comprendono
l’ANP, i beduini e l’Unione Europea. Il pubblico ministero, il giudice
ed esecutore è il parlamentare Moti Yogev di Habayit Hayehudi [Casa Ebraica, il partito di estrema destra dei coloni ndt]
che è anche presidente della sottocommissione del Comitato per la
politica estera e la difesa della Knesset per l’espulsione dei
palestinesi, anche conosciuta come sottocommissione per gli affari
civili e la sicurezza nella Giudea e Samaria [cioè la Cisgiordania ndt]
Egli ha dichiarato che la costruzione
palestinese nella Cisgiordania costituisce “terrorismo” quando avviene
nel territorio che Israele con scaltrezza ha trasformato in un altro
macigno sulla nostra esistenza – l’area C, nella quale ogni tenda,
recinto per animali e condotto dell’acqua richiede un permesso
israeliano di costruzione che non è mai concesso. Chiunque voglia
alloggiare una giovane coppia in una stanza di sua proprietà, o
ricostruirne una in pessime condizioni, [sostituire] una tenda fallata, o
costruire un’aula di un asilo, è costretto a violare le leggi del
padrone.
Giovedì
scorso, la sottocommissione per le espulsioni era fuori di sé per la
gioia: nel 2017 ci sono stati progressi nelle demolizioni di strutture
palestinesi nell’area C, alcune delle quali costruite con finanziamento
europeo. Nelle audizioni della commissione i parlamentari non si sono
mai stancati di sottolineare la faccia tosta europea di finanziare
strutture. Creando una realtà immaginaria con la loro terminologia,
hanno definito le strutture “caravillas” [assente nel vocabolario inglese da assimilare a baracche ndt].
Le comunità palestinesi vengono chiamate “avamposti” e la loro presenza
per decenni in questo territorio, “una sopraffazione”. Il territorio
occupato [da Israele] è definito “territorio dello Stato”.
Abbiamo inventato il termine
“terrorismo popolare” per descrivere le manifestazioni dei civili contro
i nostri soldati armati. Abbiamo criminalizzato il BDS come terrorismo
anche se il boicottaggio è lo strumento più antico nella storia della
lotta nonviolenta contro i regimi oppressivi. Abbiamo chiamato “atto di
guerra l’uso di istanze legali ”, quando i palestinesi hanno osato
presentare il loro caso ai tribunali internazionali. Ora abbiamo anche
accusato di terrorismo chiunque costruisca una scuola o una latrina.
Presto li accuseremo di terrorismo per la loro tenace insistenza a
respirare.
La
riunione di giovedì scorso era incentrata sulla comunità [beduina]
Jahalin che ha costruito una scuola con vecchi copertoni in un’area dove
vivono da decenni, ma che la colonia di Kfar Adumim desidera
[incamerare]. L’Amministrazione Civile [è l’istituzione israeliana che sovrintende al posto del potere militare, ndt] è determinata a deportare con la forza la comunità in un’area assegnata a loro a Abu Dis contro il parere di Abu Dis.
L’oratore più esplicito nella
riunione è stato probabilmente il vice sindaco di Ma’aleh Adumim Guy
Yifrah. Nell’interesse di espandere la sua colonia negli anni novanta ,
durante i negoziati di Oslo, i nostri soldati e burocrati hanno espulso
centinaia di appartenenti alla tribù Jahalin dalle terre su cui hanno
vissuto fin da quando furono espulsi dal Negev dopo il 1948.
Sono stati scaricati su una terra
accanto alla discarica di Abu Dis. Ora, il vice sindaco ha detto che
dare persino più terra nella stessa area a un altro clan della stessa
tribù sarebbe un errore. “ Potrebbe far pensare ai Jahalin che stanno
vicino a Ma’aleh Adumim , che lo Stato si è riconciliato con la loro
residenza lì.”
Cosa stava dicendo esattamente? Che
in effetti lo Stato non si è riconciliato con la loro presenza anche a
Abu Dis. Il signor Yifrah ci sta dicendo che l’espulsione pianificata
deve essere un altro passo verso l’espulsione finale in una località
ignota.
(Traduzione di Carlo Tagliacozzo)
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