Israele: Giro d’Italia 2018, Ambasciata Palestina in Italia “ricatto economico. Organizzatori hanno ceduto alle pressioni di Israele” | AgenSIR
Rammarico per “l’evidente politicizzazione del Giro d’Italia”. Ad
esprimerlo in una nota diffusa poco fa è l’Ambasciata di Palestina in
Italia che interviene così sulla decisione degli organizzatori del Giro
di Italia 2018 di eliminare tutti i riferimenti a “Gerusalemme Ovest”
come chiesto dai ministri israeliani della Cultura e dello Sport, Miri
Regev, e del Turismo, Yariv Levin, che avevano minacciato la revoca dei
finanziamenti alla Corsa Rosa che partirà dalla Città Santa il 4 maggio
2018. Nella nota l’ambasciata palestinese parla di “ricatto” dei due
ministri israeliani. “Ci preme sottolineare – dichiara l’ambasciata di
Palestina – come, al di là del ricatto economico, la motivazione della
richiesta fornita dai ministri israeliani sia squisitamente politica e
vada contro il diritto internazionale. Secondo il loro comunicato,
infatti, ‘Gerusalemme è la capitale di Israele: non vi sono Est e
Ovest’. Ciò costituisce una distorsione della realtà e contraddice le
Risoluzioni 242, 338 e seguenti delle Nazioni Unite, per cui Gerusalemme
Est è stata occupata da Israele nel 1967 insieme alla Cisgiordania e
alla Striscia di Gaza. Parliamo della città che è la legittima capitale
dello Stato di Palestina: non riconoscere Gerusalemme Est come capitale
dello Stato di Palestina significa non riconoscere la soluzione dei due
Stati”. “Cedendo alle pressioni politiche di Israele denuncia
l’ambasciata di Palestina – gli organizzatori del Giro d’Italia
assecondano una pretesa di annessione condannata da diverse risoluzioni
delle Nazioni Unite, assumendosi una responsabilità politica che non
solo non gli compete, ma che differisce dalla posizione politica
espressa ufficialmente dalla comunità internazionale, compreso lo Stato
italiano”.
agensir.it
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