Netanyahu usa la minaccia iraniana per distogliere l'attenzione dal conflitto palestinese
Sintesi personale
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dedicato la maggior parte del suo discorso, nel 2015 all'ONU , per avvisare sui rischi insiti nell'accordo nucleare firmato tre mesi prima tra l'Iran e sei potenze mondiali.
Netanyahu è stato eloquente come sempre, ma le sue minacce sull'accordo nucleare con l'Iran suonavano anacronistiche.
Dopo tutto quel treno aveva già lasciato la stazione.Alla fine del discorso aveva attaccato anche il presidente palestinese Mahmoud Abbas, ma ha poi aveva annunciato di essere disposto a rinnovare i negoziati con i Il 19 settembre Netanyahu è tornato sullo stesso podio. Gran parte del suo discorso è stato dedicato a come Israele prospera economicamente, politicamente e scientificamente sotto la sua direzione e ha aggiunto : "Oggi ho un semplice messaggio per l'Ayatollah [Ali] Khamenei, il dittatore dell'Iran: la luce di Israele non sarà mai estinta.Israele si difenderà con la piena forza delle nostre braccia e con il pieno potere delle nostre convinzioni ".
A differenza del 2015 questa volta i commenti di Netanyahu sembrano più rilevanti. Ha tenuto il suo discorso all'Assemblea Generale solo poche ore dopo il discorso bellico del presidente Donald Trump, dove ha criticato l' 'accordo con l'Iran , una componente importante dell'eredità di Obama. Trump sembrava che stesse confermando quando detto da Netanyahu: l'accordo nucleare è "una delle peggiori e unilaterali trattative che gli Stati Uniti abbiano mai fatto ". Poi ha minacciato di ritirarsi dall'accordo e ha inviato un pesante avvertimento anche alla Corea del Nord. Non ha menzionato il suo impegno a rinnovare i negoziati tra Israele e i palestinesi .
Nel suo discorso, Netanyahu ha ignorato quasi totalmente la questione palestinese.
Per quanto riguarda il primo ministro il suo discorso all'ONU è stato un grande successo. I negoziati con i palestinesi non sono più all'ordine del giorno, mentre la minaccia iraniana a Israele è tornata a primeggiare . Era la conclusione di uno sforzo ben coordinato con la Casa Bianca ,iniziato un giorno prima durante l'incontro tra Netanyahu e Trump . Le affermazioni che hanno rilasciato si sono concentrate sull'Iran. Netanyahu ha trovato in Trump un partner perfetto:
"Ho ascoltato innumerevoli discorsi in questa sala, ma posso dire che nessun intervento è stato più coraggioso e diretto di quello presentato oggi dal presidente Trump... L' Iran sta conducendo una campagna di conquista in tutto il Medio Oriente e l'Iran sta sviluppando missili balistici per minacciare l'intero mondo. "
Netanyahu ricorderà la riunione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 2017 come l'inizio di una grande campagna per ripristinare la minaccia nucleare iraniana all'ordine del giorno. Nei trascorsi due anni nessuno ha prestato molta attenzione alla questione, sia in Israele che altrove. Netanyahu si è improvvisamente trovato senza l'elemento che ha dominato la sua agenda dal 2009 al 2015 permettendogli di oscurare la questione palestinese
. Ha descritto il programma nucleare iraniano come una minaccia esistenziale per Israele e ha avvertito che Israele potrebbe attaccare le strutture nucleari dell'Iran.
C'è un'altra motivazione per lui per ricondurre la minaccia iraniana in cima all 'agenda nazionale. Netanyahu è arrivata a New York dopo una visita di successo in America Latina , ombreggiando ,conseguentmente, le indagini penali che minacciano il suo futuro politico.
Da settimane quotidianamente i media israeliani hanno descritto le indagini in corso su Netanyahu
Sicuramente Netanyahu vede la capacità nucleare dell'Iran come una minaccia esistenziale per Israele e ritiene una missione storica combatterla. Anche se Israele non è minacciato di distruzione , Netanyahu ha convinto la maggior parte della popolazione che l'Iran può determinare un secondo olocausto. Sa che la questione iraniana evoca una paura esistenziale tra gli israeliani. Protetto da questa paura si trova politicamente in vantaggio Può convincere gli Israeliani che le accuse contro di lui sono questioni minori e in definitiva irrilevanti e costituiscono una persecuzione politica
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