L'American Civil Liberties Union e esponenti della comunità ebraica contro il miliardario: chi tace acconsente
Sale la polemica contro Donald Trump accusato di non aver
esplicitamente condannato i suprematisti bianchi per le violenze di
Charlottesville, che hanno provocato un morto e decine di feriti.
Numerosi gruppi per i diritti civili hanno esortato il presidente
americano a prendere posizione, dopo che Trump ha genericamente
attribuito le violenze a "diverse parti". Trump "deve condannare specificatamente l'estrema destra dell'alt
right e i nazionalisti bianchi che spargono semi di odio, diffidenza e
violenza", si legge in un comunicato diffuso dai rabbini Marvin Hier e
Abraham Cooper del Wiesenthal Center, secondo i quali la manifestazione
dei suprematisti bianchi "ricorda" le parate del Ku Klux Klan e i raduni
nazisti. La vicenda dell'auto che si è lanciata sulla folla dei
manifestanti anti razzisti "deve essere affrontata come un atto
deliberato di terrorismo interno", continua il comunicato. L'American Civil Liberties Union (Aclu), storica associazione per i
diritti civili, ha ricordato su Twitter il diritto di tutti i
manifestare le proprie opinioni. Ma ha aggiunto che non intende "tacere
di fronte al suprematismo bianco. Chi tace lo permette. E questo include
il nostro presidente". Il Latino Project, un'associazione per il progresso dei latinos,
accusa Trump di alimentare le ideologie suprematiste. "Gli eventi delle
ultime 24 ore riflettono la natura pericolosa della retorica e le
politiche dell'amministrazione Trump, che servono soltanto a
normalizzare i suprematisti bianchi", si legge in un comunicato del
gruppo.
As
an American Jew, I pledge to join with other communities and take
action to stop the rise of white nationalism. The people in the streets
of Charlottesville…
actionnetwork.org
Charlottesville, gli ebrei americani chiedono la massima fermezza
Una condanna incisiva e inequivocabile. Sono numerose le
organizzazioni ebraiche e vicine al mondo ebraico a rivolgersi in queste
ore alla Casa Bianca affinché dal presidente Donald Trump arrivino
messaggi più espliciti sui drammatici fatti di Charlottesville, in
Virginia, dove suprematisti e neonazisti hanno mostrato il volto
peggiore dell’America e causato tra gli altri la morte di una donna,
investita da un’automobile lanciata contro il corteo degli antirazzisti
(oltre una trentina i feriti).
In una nota l’Anti-Defamation League, tra le realtà più attive nella
lotta all’odio, ha definito i fatti Charlottesville “la più
significativa e violenta manifestazione di suprematisti bianchi
nell’arco di decenni”. Già vari giorni prima dell’evento,
l’organizzazione aveva lanciato chiari segnali in tal senso: “I
tentativi di gruppi estremisti di conquistare la ribalta non sono certo
una novità nel paese. Tuttavia l’incontro di Charlottesville rischia di
essere una dimostrazione potenzialmente storica di odio” aveva ad
esempio dichiarato Oren Segal, direttore del centro ADL sull’estremismo.
A mobilitarsi sono anche diversi rabbini e rappresentanze ebraiche
universitarie (della Virginia e di altri Stati). Oltre a realtà come il
Simon Wiesenthal Center, il centro nato nel nome del celebre cacciatore
di nazisti, che subito ha inviato un messaggio di cordoglio ai familiari
della donna e a quella dei due poliziotti rimasti uccisi in seguito
alla caduta di un elicottero impegnato nella vigilanza dell’area.
In prima linea il sindaco ebreo di Charlottesville, il democratico Mike
Signer, che insieme alla maggioranza del Consiglio comunale aveva
decretato in maggio la rimozione della statua di Robert Lee, il generale
eroe dei separatisti nella Guerra civile americana. Il pretesto, per i
suprematisti, per causare le violenze di ieri.
Costanti le minacce subite in questi mesi dal primo cittadino, vittima
di una vera e propria campagna di odio infarcita dei peggiori pregiudizi
antisemiti (un tratto preponderante della manifestazione di sabato,
dove più volte si sono levati saluti al dittatore nazista Adolf Hitler e
cori come “Gli ebrei non ci rimpiazzeranno”).
Commentando un presidio notturno all’Università della Virginia, premessa
al successivo raduno, il sindaco Signer ha affermato: “Quando penso a
delle torce accese, mi viene in mente la Statua della Libertà. Quando
penso alla luce delle candele, una veglia di preghiera. Oggi, nel 2017,
assistiamo invece a una parata di odio, fanatismo, razzismo e
intolleranza”. (Nell’immagine il sindaco ebreo di Charlottesville, Mike Signer) a.s twitter @asmulevichmoked (13 agosto 2017)appresentata alla Casa Bianca. http://bit.ly/2hW0nhc
La "galassia dell'odio" dell'alt-right scesa in piazza a Charlottsville ha una presenza forte alla Casa Bianca.
globalist.it
Steve Bannon, Stephen Miller, Sebastian Gorka: la "galassia dell'odio"
dell'alt-right scesa in piazza a Charlottsville ha una presenza forte
alla Casa Bianca. Hanno collegamenti con gli estremisti di destra
protagonisti delle violenze di ieri nella patria di Thomas Jefferson
almeno tre consiglieri del presidente Trump. Bannon, l'ex Ceo del sito
Breitbart News, è entrato a Pennsylvania Avenue come consigliere
speciale di Trump dopo averne guidato l'ultima fase della campagna
elettorale. Stephen Miller, il 31enne al centro di una polemica con la
Cnn sulla Statua della Libertà e autore della famigerata frase sulla
"carneficina d'America" del discorso dell'insediamento, era, prima dei
fatti di Charlottsville, in pole position per diventare il nuovo
direttore delle comunicazioni della Casa Bianca. Quanto a Gorka, nato in
Gran Bretagna da genitori ungheresi, nessuno sa esattamente cosa faccia
a Pennsylvania Avenue. Ciò nonostante l'ufficialmente vice assistente
di Trump è in tv o sulla radio un giorno e uno no con affermazioni in
linea con le posizioni dell'alt-right. La scorsa settimana Gorka è
apparso su Breitbart News Radio, l'emittente radiofonica di Breitbart,
sostenendo che il concetto di "lupo solitario" e' "un'invenzione
dell'amministrazione Obama per far sembrare stupidi gli americani". E
sempre Gorka, criticato per presunti legami con gruppi neonazisti in
Ungheria, aveva aggiunto che "gli uomini bianchi e i suprematisti
bianchi non sono il problema" per l'America.
La comunità ebraica difende CasaPound. E attacca De Magistris Il sindaco aveva duramente accusato l’associazione: «Sono nazifascisti». La risposta: «Sì ma il sindaco sta con Abu Mazen, negazionista dell’Olocausto» iltempo.it Gigi De Magistris proprio non riesce a piacere a nessuno dei suoi concittadini, nemmeno rispolverando uno dei cavalli di battaglia più abusati del politically correct: l'antifascismo. Eppure la comunità ebraica di Napoli e Casapound c'è una frattura praticamente insanabile. Le relazioni sono praticamente inesistenti e nessuna diplomazia è mai riuscita ad avvicinare due mondi agli antipodi. Solo l'avversione verso il sindaco ha compiuto questo miracolo. La reazione alla tolleranza zero del sindaco verso l’organizzazione è stata questa: «CasaPound è presente in quasi tutte le città, d'altronde se si comportano democraticamente non c'è alcuna preclusione» ha affermato P...
joimag.it Né Ashkenaziti né Sefarditi: gli Ebrei italiani sono un mistero - JoiMag Ashkenaziti, Sefarditi, Mizrahim, ma anche Bukhari, Falashà e Romanioti. Sono numerosissimi i gruppi che compongono la Diaspora ebraica. Tuttavia gli Ebrei italiani, gli Italkim, rappresentano un’eccezione unica e con una grande storia. Spesso si sente parlare di due categorie di Ebrei: Ashkenaziti e Sefarditi . Alcuni alludono anche a un terzo gruppo, i Mizrahim , per indicare gli Ebrei che vivevano in quei territori che oggi sono Iraq, Siria, Yemen, Iran, Georgia e Uzbekistan. Ma questa divisione in gruppi può risultare molto più complicata di quello che può sembrare a un primo sguardo. Ci sono tre modi di intendere la classificazione degli Ebrei; uno di questi si basa sulla geografia. Questo approccio applica l’etichetta “Ashkenazita” agli Ebrei che hanno gli antenati che provengono dal territorio che nella letteratura rabbinica medievale era chiamato ...
1 Soldati sparano al checkpoint di Zayem: un morto, due feriti. Israele si difende: volevano entrare a Gerusalemme senza permesso. La Città Santa cardine della lotta. Noam (Dabul) Dvir, Elior Levy and AP contr di Emma Mancini Roma, 30 luglio 2012, Nena News - Soldati israeliani aprono il fuoco su dei lavoratori palestinesi in un checkpoint verso Gerusalemme. Uno di loro muore, altri due sono gravemente feriti. L'ennesima "normale" giornata di lavoro si trasforma in tragedia, il diritto al lavoro si macchia di sangue . A morire Hasan Badee Omar, 46 anni, colpito dalle pallottole israeliane a petto e addome. È morto in ospedale. Feriti Ashraf Abdullah, colpito alla spalla, e Khalid Imad Abdullah, centrato alla gamba destra. Khalid ha raccontato all'agenzia stampa palestinese cosa è accaduto questa mattina, alle prime luci dell'alba, il momento in cui i lavoratori palestinesi sono costretti a mettersi in fila per passare i lunghi e umilianti co...
Free Ebook on Palestine. Download and Read a Free PDF book on Palestine and the Palestinians.... palestinereview.com Free E-Book on Palestine, the Palestinians, and Palestinian History Download Ebook on Archeology of Palestine A Byzantine Tomb at the Village of Rammun. By H. Taha (e-book) An Introduction to the Survey of Western Palestine : Its Waterways, Plains, & Highlands (1881). By Trelawney William Saunders (e-book) Charles Clermont-Ganneau: Archaeological Researches in Palestine During the Years 1873-1874. Volume I. (e-book) Charles Clermont-Ganneau: Archaeological Researches in Palestine During the Years 1873-1874. Volume II. (e-book) C.R. Conder: Tent Work in Palestine: A Record of Discovery and Adventure (1879). Volume: 1 (e-book) C.R. Conder: Tent Work in Palestine: A Record of Discovery and Adventure (1879). Volume: 2 (e-book) C.R. Conder: The Survey of Eastern Palestine: Memoirs of the Topography, Orography, Hydrography, Archaeology. V 1 (188...
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