Usa e Russia riducono (di poco) le armi nucleari; Cina, India, Pakistan, Nord Corea e Israele le aumentano
Usa e Russia riducono (di poco) le armi nucleari; Cina, India, Pakistan, Nord Corea e Israele le aumentano
I dati nel rapporto 2017 del Sipri (Stockholm International Peace Research Institute). Rallenta il processo di smantellare le armi nucleari: 14.935 testate nucleari contro 15.395 dell’anno precedente. Usa e Russia investono per riammodernare i loro sistemi. Gli arsenali più piccoli dell'Asia sono in pieno incremento. Israele ha 80 testate. Inascoltato l’appello di Papa Francesco all’Onu.
Stoccolma (AsiaNews) – Nove Stati nel mondo - Stati Uniti,
Russia, Regno Unito, Francia, Cina, India, Pakistan, Israele e Corea del
Nord - posseggono circa 4150 testate nucleari operative. Se si contano
tutte le testate nucleari esistenti, esse sono 14.935 rispetto alle
15.395 del 2016. Questi dati emergono dal rapporto annuale per l’anno
2017 del Sipri (Stockholm international peace research institute).
Russia e Stati Uniti posseggono il 93% delle armi nucleari nel mondo.
Gli altri Stati in possesso di armi nucleari hanno arsenali molto più
piccoli, ma hanno annunciato l'intenzione di incrementare la loro
attività. Nessuno sembra disposto a rinunciarvi per il prossimo futuro.
La Francia è la terza potenza nucleare al mondo con 300 testate
nucleari. La Gran Bretagna segue con 215. Israele è l'unico Stato del
Medio Oriente a possedere l'arma nucleare: il Sipri calcola che abbia a
disposizione 80 testate nucleari. La Cina ha avviato un programma di
modernizzazione a lungo termine incentrato sul miglioramento qualitativo
del suo arsenale nucleare di 270 testate atomiche. L'India (120-130
testate) e il Pakistan (130-140 testate) stanno espandendo le proprie
scorte di armi nucleari e sviluppando le capacità di consegna dei
missili.
Si stima che la Corea del Nord abbia abbastanza materiale fissile per
circa 10-20 testate nucleari, un dato in aumento rispetto agli anni
precedenti. Senza considerare che sotto il regime di Kim Jong-un si sono
intensificati i test missilistici.
In generale si può dire che l’impegno per la riduzione delle armi
nucleari nel mondo proceda con lentezza, ma aumentano gli investimenti
nel settore.
Russia e Usa hanno in corso grandi e costosi programmi di
modernizzazione del proprio arsenale nucleare. Gli Stati Uniti intendono
spendere 400 miliardi di dollari nel periodo 2017-26 per il
mantenimento e l'aggiornamento completo della propria forza nucleare.
“Gli aumenti proiettati della spesa statunitense non sono inaspettati',
ha spiegato Hans Kristensen, Sipri senior associate. ''L'attuale
amministrazione Usa sta continuando gli ambiziosi piani di
modernizzazione nucleare fissati dal presidente Barack Obama”.
Alla fine di marzo Papa Francesco, in un messaggio ad una Conferenza Onu
finalizzato a negoziare uno strumento “giuridicamente vincolante sulla
proibizione delle armi nucleari, che conduca alla loro totale
eliminazione”, aveva invitato a riflettere: “Dobbiamo anche chiederci
quanto sia sostenibile un equilibro basato sulla paura, quando esso
tende di fatto ad aumentare la paura e a minare le relazioni di fiducia
fra i popoli. La pace e la stabilità internazionali non possono essere
fondate su un falso senso di sicurezza, sulla minaccia di una
distruzione reciproca o di totale annientamento, sul semplice
mantenimento di un equilibrio di potere. La pace deve essere costruita
sulla giustizia, sullo sviluppo umano integrale, sul rispetto dei
diritti umani fondamentali, sulla custodia del creato, sulla
partecipazione di tutti alla vita pubblica, sulla fiducia fra i popoli,
sulla promozione di istituzioni pacifiche, sull’accesso all’educazione e
alla salute, sul dialogo e sulla solidarietà. In questa prospettiva,
abbiamo bisogno di andare oltre la deterrenza nucleare: la comunità
internazionale è chiamata ad adottare strategie lungimiranti per
promuovere l’obiettivo della pace e della stabilità ed evitare approcci
miopi ai problemi di sicurezza nazionale e internazionale”.
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