Save Israel, stop the occupation : ebrei italiani inviano una lettera all' Ambasciatore di Israele


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Comunicato stampa 
Ebrei di molte comunità e paesi della Diaspora, aderenti alla campagna promossa da SISO – Save Israel, stop the occupation – sulla base di un Appello agli ebrei del mondo sottoscritto da più di 500 israeliani del mondo accademico, politico, imprenditoriale, artistico (vedi sotto) - hanno deciso di esprimere collettivamente il loro dissenso rispetto alla condotta del governo di Israele, attraverso petizioni rivolte alle Ambasciate di Israele nel mondo. Un’azione comune e coesa di ebrei in Israele e nella Diaspora per porre fine all’occupazione e giungere ad una soluzione negoziata del conflitto israelo-palestinese basata sul principio di “due stati per due popoli” Alleghiamo il testo italiano della lettera indirizzata all'Ambasciata di Israele a Roma. Un incontro fra l’Ambasciatore Ofer Sachs e una delegazione dei firmatari avrà luogo il 12 luglio presso l’Ambasciata di Israele a Roma. S.E. Ofer Sachs Ambasciatore di Israele in Italia Roma 

 Noi, ebrei italiani, profondamente legati allo stato di Israele e alle ragioni della sua esistenza sicura, siamo preoccupati per il permanere dell'occupazione di territori densamente abitati da palestinesi, un'occupazione che è nociva sia al popolo palestinese che allo stesso Israele. Abbiamo risposto con favore all 'Appello agli ebrei del mondo promosso da più di 500 israeliani, figure eminenti nel mondo intellettuale, accademico e imprenditoriale, ex membri della Knesset e dei governi di Israele. Le chiediamo di esprimere al governo d'Israele la nostra forte preoccupazione circa la continua occupazione della Cisgiordania, l'espansione degli insediamenti e il blocco imposto alla striscia di Gaza. Tale politica non solo viola il diritto internazionale ma è in alcune circostanze in contrasto con la stessa legge israeliana. L'occupazione genera violenza e impone un prezzo elevato alla vita degli israeliani. Se essa continuerà ciò renderà impossibile la soluzione "a due stati" e pregiudicherà il futuro di Israele come stato ebraico e democratico, così importante per Israele e per l'ebraismo mondiale. Per 50 anni le famiglie israeliane hanno inviato i loro figli soldati a proteggere insediamenti che non assicurano nè sicurezza nè pace. Le chiediamo, Sig. Ambasciatore, un incontro con una nostra delegazione al fine di discutere di quali passi Israele nel cinquantesimo anno dall ' inizio dell ' occupazione intenda assumere per porre fine all' espansione degli insediamenti che rendono quell'occupazione via via più permanente e per avanzare verso una soluzione negoziata del conflitto affinché israeliani e palestinesi possano vivere fianco a fianco in pace nei loro due Stati sovrani.
Seguono firme

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