Gli Emirati dietro le false notizie che hanno innescato la crisi del Golfo
Gli Emirati dietro le false notizie che hanno innescato la crisi del Golfo
È quanto rivelano fonti ufficiali Usa rilanciate dal Washington Post. Abu Dhabi smentisce e afferma di “non aver ricoperto alcun ruolo” nella vicenda. La Fifa smentisce le voci secondo cui l’Arabia Saudita e altre nazioni arabe avrebbero chiesto di togliere i mondiali del 2022 al Qatar.
Doha (AsiaNews) - Gli Emirati Arabi Uniti (Eau) avrebbero
orchestrato l’atto di pirateria informatica di un sito di notizie
governativo del Qatar, diffondendo sul web una notizia falsa che ha poi
innescato la crisi diplomatica e commerciale fra Riyadh e Doha, in atto da oltre un mese. A rivelarlo è un articolo pubblicato in queste ore dal Washington Post,
secondo cui dietro lo scontro che ha portato a un progressivo
isolamento dell’emirato nei confronti degli alleati di un tempo della
regione vi sarebbero i vertici di Abu Dhabi.
Immediata la replica dei vertici degli Emirati, che attraverso una
nota dell’ambasciata a Washington definiscono “falsa” la storia diffusa
dal quotidiano statunitense. Inoltre, il Paese arabo afferma ancora una
volta di “non aver ricoperto alcun ruolo” nel presunto atto di
hackeraggio.
Il rapporto del Wp cita fonti anonime dell’intelligence americana,
secondo cui alti funzionari del governo degli Emirati avrebbero discusso
il piano di attacco il 23 maggio scorso. Il giorno successivo,
un’agenzia ufficiale del Qatar ha riportato (presunte) dichiarazioni
dell’emiro Sheikh Tamim Bin Hamad al-Thani, il quale avrebbe usato
espressioni critiche verso la retorica ostile del Golfo verso Teheran.
Nei giorni successivi l’agenzia ha denunciato l’attacco informatico e
rimosso l’articolo dal proprio portale. Tuttavia, da quel momento ha
preso il via un attacco incrociato di Arabia Saudita, Emirati, Bahrain
ed Egitto che ha portato all’isolamento dell’emirato.
Secondo alcuni lo scontro fra Qatar e Arabia Saudita
è originato dai legami fra Doha e Teheran, nemico numero uno dei
sauditi nella regione. In realtà secondo alcuni esperti dietro la
controversia vi sarebbe la contrapposizione all’interno dell’islam
sunnita e, in particolare, fra Doha e Abu Dhabi. La controversia ha coinvolto anche il canale satellitare del Qatar Al Jazeera, di cui Riyadh vuole la chiusura.
E sempre in tema di “fake news”, nel fine settimana è circolata la
notizia - falsa - secondo cui le nazioni arabe avrebbero chiesto alla
Fifa (Federazione internazionale di calcio) di togliere al Qatar
l’assegnazione della Coppa del mondo del 2022. La storia è stata
pubblicata sul sito di notizie web “The Local” e riportava la notizia
del boicottaggio del mondo arabo alla rassegna iridata in programma fra
cinque anni. Inoltre, Doha veniva bollata all’interno del pezzo come
“base del terrorismo”.
La Fifa ha subito smentito la notizia - ripresa nel frattempo da
diversi siti di news e agenzie internazionali - e le frasi attribuite al
suo presidente Gianni Infantino. Pronta anche la nota di chiarimento
diffusa dai responsabili dell’autentico “The Local”, secondo cui si è
trattato di una riproduzione del sito web originale e che nessun
giornalista della testata ha “scritto, postato o rimosso un articolo di
questo tipo”.
Il sito web in cui è apparsa la notizia falsa è stato registrato la
scorsa settimana da un indirizzo delle Hawaii; tuttavia, i dettagli
della persona proprietaria risulterebbero fittizi. (DS)
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