Sionismo, Apartheid e Delegittimazione della Pasqua Ebraica
da: Robert A. H. Cohen, Zionism, Apartheid and the Delegitimisation of Passover, http://jfjfp.com e http://www.patheos.com/blogs/writingfromtheedge/
14 Aprile, 2017
Quando la Pasqua aveva un profondo significato di liberazione per gli Ebrei: festa di Pasqua nel ghetto di Varsavia, 1943
14 Aprile, 2017
“Delegittimazione” è il termine preferito da coloro che accusano i
difensori dei diritti umani di voler “spazzare via Israele dalla faccia
della terra”. Questa retorica apocalittica è volta a evitare di parlare
di discriminazione istituzionalizzata e dipingere la difesa dei diritti
dei Palestinesi come il più velenoso atto di antisemitismo dopo
l’Olocausto
Spesso funziona. In effetti la maggior parte dei
nostri leaders politici si crogiolano nel termine “delegittimazione”, ma
vi è un’altra “delegittimazione” che sta avanzando, ed è quella che
dovrebbe maggiormente preoccupare chiunque si preoccupi del futuro degli
Ebrei e del Giudaismo. Questo tipo di “delegittimazione” corrode anno
dopo anno il nostro diritto ad sostenere i valori universali della
nostra eredità Ebraica.
La Pasqua Ebraica è’ diventata un rituale ipocrtita. La
Pasqua, questa celebrazione che dura ogni anno 8 giorni, iniziata
lunedi 10 Aprile, è la tradizione ebraica più popolare ed osservata, che
celebra l’esodo dall’Egitto e la libertà del popolo ebraico
dall’oppressione del Faraone. E’ festa di liberazione e di redenzione
religiosa e politica , ma è da tempo che il nazionalismo ebraico la sta
rovinando, facendola ormai diventare poco più che un rituale ipocrita. E
questo anno, in cui cadono amari anniversari (dichiarazione Balfour,
Piano ONU di spartizione della Palestina, Occupazione della
Cisgiordania, Assedio di Gaza) tale ipocrisia è sempre più evidente. Il
Sionismo, volto ad una moderna redenzione del popolo Ebraico, ha invece
costantemente distrutto il valore della Pasqua. La oppressione del
popolo Palestinese, operata secondo la nozione di nazionalismo Ebraico,
ha delegittimato il nostro diritto di proclamare i nostri fondamenti
storici di libertà religiosa e politica. Come potrebbe chiunque prendere
sul serio il nostro diritto come Ebrei di parlare sui grandi temi
morali quando ci viene sbattuta in faccia la catastrofe morale di cui
siamo autori?
Impossibile ormai la Pasqua Per secoli il
racconto dell’Esodo ci ha legati ad una narrativa che mette la
liberazione religiosa e politica al centro della coscienza Ebraica. Lo
raccontarono i filosofi Ebrei Andalusi nel medioevo, i pescatori di
Salonicco nella Grecia del ‘500, e anche, nel modo in cui fu possibile,
prima della liquidazione del ghetto di Varsavia nel 1943, perfino nei
campi di concentramento. Come minoranza talvolta accolta ma spesso
oppressa, la Pasqua è stata un atto di solidarietà e di sostegno nei
nostri valori Ebraici. Ma per coloro che hanno orecchie per sentire,
occhi per vedere e cuore per capire, celebrare la Pasqua nel 21° secolo è
ormai impossibile.
Oggi siamo noi il Faraone Nelle parole della
nostra liturgia, sappiamo che in ogni epoca ed ogni generazione vi sono
stati nuovi Faraoni che ci hanno avversato. Quel che è diverso in questa
generazione è che siamo noi ad essere diventati i Faraoni, siamo noi ad
essere divenuti gli oppressori e i distruttori degli altri.Il primo
monistro britannico Theresa May mi dice antisemita perché pongo la
questione del Sionismo. Il parlamento Israeliano, la Knesset, ha deciso
che sarei un terrorista perché sostengo le proteste non-violente a
sostegno dei diritti umani. Sono dunque impazzito io? O lo è il mondo?.
Legittimare nuovamente la Pasqua Ebraica Io
raccomando di leggere, per le celebrazioni di Pasqua, il rapporto della
commissione ONU (ESCWA: Economic and Social Commission for Western Asia)
sulle politiche di Israele nei confronti dei Palestinesi e la questione
dell’Apartheid. E’ un rapporto misurato nei toni ed accurato nei fatti.
Questo rapporto non è un “atto di ostilità” nei confronti di Israele.
Se lo leggiamo con attenzione a descrizioni ed analisi, esso può
liberarci entrambe, Ebrei e Palestinesi, dalla moderna schiavitù del
Sionismo, e se tanti altri si uniranno a questo movimento di
liberazione, allora noi Ebrei potremo forse ritrovare il modo di
legittimare nuovamente la nostra Pasqua Ebraica.
Quando la Pasqua aveva un profondo significato di liberazione per gli Ebrei: festa di Pasqua nel ghetto di Varsavia, 1943
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