Una funzionaria delle Nazioni Unite si dimette in seguito alle pressioni per ritirare il rapporto sull’apartheid di Israele
- Una funzionaria delle Nazioni Unite si dimette in seguito alle pressioni per ritirare il rapporto sull’apartheid di Israele
- Rapporto ESCWA cancellato: “Le prassi israeliane nei confronti del popolo palestinese e la questione dell’apartheid”
- Un documento segreto rivela che Israele espulse abitanti di Gaza subito dopo la guerra dei Sei Giorni
- La morte di un palestinese accende le proteste contro la cooperazione dei dirigenti della Cisgiordania con Israele.
- La polizia ferma un importante attivista israeliano per presunto possesso di materiale BDS.
Ali Abunimah 17 marzo 2017 Electronic Intifada
Un’alta dirigente delle Nazioni Unite si è dimessa in
seguito alle pressioni ricevute dal Segretario generale Antonio
Guterres perché ritirasse il rapporto pubblicato all’inizio di questa
settimana, che rapprensenta una pietra miliare, in quanto riconosce
Israele colpevole di apartheid.
Rima Khalaf , presidente della Commissione economica e
sociale per l’Asia occidentale [Economic and Social Commission for
Western Asia (ESCWA)], che ha pubblicato il rapporto, ha annunciato le
sue dimissioni venerdì 17 marzo in una conferenza stampa tenutasi a
Beirut.
L’Agenzia Reuters riferisce che Khalaf ha preso
questa decisione “dopo quello che ha definito come pressioni ricevute
dal Segretario Generale perché ritirasse il rapporto che accusa Israele
di imporre un “regime di apartheid” sui palestinesi”
“ Mi
sono dimessa perché è mio dovere non nascondere un crimine evidente e
approvo tutte le conclusioni del rapporto” ha detto Khalaf.
Fino a venerdì 17 un comunicato stampa che annunciava
il rapporto è rimasto visibile sul sito dell’ESCWA, ma il collegamento
dal comunicato stampa al rapporto non è più attivo.
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