Il ministro degli esteri iraniano corregge Netanyahu sulle Scritture: “Falsifica la Torah”
Aveva
usato la festa di Purim per sottolineare la minaccia di Teheran, ma nel
libro di Ester il Re persiano salva gli ebrei. La correzione del
Ministro degli esteri iraniano…
asianews.it
Aveva usato la festa di Purim per sottolineare la minaccia di Teheran, ma nel libro di Ester il Re persiano salva gli ebrei. La correzione del Ministro degli esteri iraniano e la risposta su twitter di Netanyahu: “Chi volete prendere in giro?”
Teheran (AsiaNews/Agenzie) – Portando ad esempio la festa di
Purim per dimostrare che i persiani mirano alla distruzione del popolo
ebraico, Netanyahu ha scatenato una dura reazione da parte del governo
di Teheran. Su twitter, il Premier israeliano ha ingaggiato un acceso
botta e risposta con il ministro degli esteri Javad Zarif, che lo accusa
di falsificare la storia.
La contesa si è accesa quando, sabato 11 marzo, Netanyahu ha condiviso su twitter un video tratto da una lettura cerimoniale nella sinagoga di Caesarea, nel distretto di Haifa. Nel video, raccontando a dei bambini la storia legata alla festa di Purim, il Primo ministro afferma che “in Persia volevano ucciderci ma non ci sono riusciti – per poi continuare – anche ora i persiani stanno cercando di distruggerci, ma falliranno di nuovo.”
Il giorno successivo è arrivata la dura reazione dei politici iraniani. In una sessione aperta del parlamento, Il portavoce Ali Larijani ha incolpato Netanyahu di “non conoscere la storia” e di non “aver letto la Torah”.
Dello stesso tono la replica su twitter del ministro degli esteri Javed Zarif: “Per svendere bugie faziose contro un Paese che ha salvato gli ebrei tre volte, Netanyahu si affida a una storia fasulla e a falsificare la Torah. Forza dell’abitudine”. Secondo le scritture, lo corregge Zarif, il re persiano Serse I salvò gli ebrei. Nel libro di Ester, gli ebrei condannati a morte dal consigliere Amàn vengono salvati per ordine del sovrano, conosciuto nelle scritture come Assuero. Inoltre, il Ministro ricorda del salvataggio degli ebrei da parte di Ciro il Grande – un Re persiano – e che, durante la seconda guerra mondiale, l’Iran aveva accolto “con gioia” ebrei in fuga dallo sterminio in Europa.
Il contrattacco di Netanyahu è arrivato ieri sera, sempre su twitter: “Il Ministro degli esteri parla di tolleranza mentre il regime impicca omosessuali, arresta giornalisti e invoca la distruzione di Israele. Chi vogliono prendere in giro?”
Il dibattito sulla storia di Purim non è nuovo: Netanyahu se ne era servito nel 2012, donando una copia del libro di Ester all’allora presidente Obama, e nel 2015, in un appello al Congresso degli Stati Uniti. Già allora Zarif aveva corretto la posizione del Premier. Netanyahu ha utilizzato la metafora durante l’incontro della settimana scorsa con Vladimir Putin. Il presidente russo ha liquidato la questione affermando che ora “viviamo in un mondo diverso”.
La contesa si è accesa quando, sabato 11 marzo, Netanyahu ha condiviso su twitter un video tratto da una lettura cerimoniale nella sinagoga di Caesarea, nel distretto di Haifa. Nel video, raccontando a dei bambini la storia legata alla festa di Purim, il Primo ministro afferma che “in Persia volevano ucciderci ma non ci sono riusciti – per poi continuare – anche ora i persiani stanno cercando di distruggerci, ma falliranno di nuovo.”
Il giorno successivo è arrivata la dura reazione dei politici iraniani. In una sessione aperta del parlamento, Il portavoce Ali Larijani ha incolpato Netanyahu di “non conoscere la storia” e di non “aver letto la Torah”.
Dello stesso tono la replica su twitter del ministro degli esteri Javed Zarif: “Per svendere bugie faziose contro un Paese che ha salvato gli ebrei tre volte, Netanyahu si affida a una storia fasulla e a falsificare la Torah. Forza dell’abitudine”. Secondo le scritture, lo corregge Zarif, il re persiano Serse I salvò gli ebrei. Nel libro di Ester, gli ebrei condannati a morte dal consigliere Amàn vengono salvati per ordine del sovrano, conosciuto nelle scritture come Assuero. Inoltre, il Ministro ricorda del salvataggio degli ebrei da parte di Ciro il Grande – un Re persiano – e che, durante la seconda guerra mondiale, l’Iran aveva accolto “con gioia” ebrei in fuga dallo sterminio in Europa.
Il contrattacco di Netanyahu è arrivato ieri sera, sempre su twitter: “Il Ministro degli esteri parla di tolleranza mentre il regime impicca omosessuali, arresta giornalisti e invoca la distruzione di Israele. Chi vogliono prendere in giro?”
Il dibattito sulla storia di Purim non è nuovo: Netanyahu se ne era servito nel 2012, donando una copia del libro di Ester all’allora presidente Obama, e nel 2015, in un appello al Congresso degli Stati Uniti. Già allora Zarif aveva corretto la posizione del Premier. Netanyahu ha utilizzato la metafora durante l’incontro della settimana scorsa con Vladimir Putin. Il presidente russo ha liquidato la questione affermando che ora “viviamo in un mondo diverso”.
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