Canada: attacco a moschea, sei morti e otto feriti. Fermato un franco-canadese





New York - Grave attentato contro una moschea in Canada: ieri sera tre terroristi armati di fucili…
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Grave attentato contro una moschea in Canada: ieri sera tre terroristi armati di fucili automatici - compreso un AK-47 - hanno aperto il fuoco all'interno del Centro Culturale Islamico di Quebec City. Un primo bilancio provvisorio parla di sei morti, tra i 35 e i 70 anni, e otto feriti. Tra le vittime c'è anche l'imam, riferisce il collettivo canadese anti-islamofobia.
Al momento dell’attacco, verso le otto di sera durante l'orario di preghiera, nel centro si trovavano almeno 40 persone, tra questi alcuni bambini. Immediato il via vai di ambulanze e soccorritori dal luogo del massacro e verso gli ospedali più vicini. E immediata la caccia ai responsabili: in un primo tempo sembravano due i sospetti arrestati, il franco-canadese Alexandre Bissonnette e Mohamed Khadir (di origini marocchine, nazionalità ancora ignota). Poi le autorità hanno spiegato che Khadir è stato sentito come testimone e rilasciato.
Secondo uno dei testimoni della strage, citato dalla tv canadese Cbc, uno dei killer «aveva l’accento del Quebec e urlava Allah akbar». Anche se l'analista Rita Katz, direttrice di Site Intelligence Group, società Usa che si occupa di pubblicare tutte le attività online delle organizzazioni jihadiste ha scritto in un tweet che «a uno degli assalitori della moschea di Quebec, Alex B (Bissonnette, ndr), piacevano Trump, Marine Le Pen e le forze di difesa israeliane su Fb, rendendo improbabili i legami con la Jihad».l premier dello stato del Quebec, Philippe Couillard, ha denunciato la tragedia affermando che il «Quebec respinge categoricamente questa violenza barbara». Il primo ministro del Canada Justin Trudeau ha parlato subito attraverso i social media per esprimere le sue condoglianze: «Stasera i canadesi piangono per le persone uccise in un attacco codardo in una moschea a Quebec City. I miei pensieri sono per le vittime e le loro famiglie», ha scritto in un tweet il primo ministro. Trudeau ha poi parlato di «un attacco terroristico contro i musulmani. È straziante vedere una simile violenza insensata» aggiungendo che le forze dell'ordine canadesi «faranno il possibile per catturare i responsabili di questo atto e di tutti gli atti di intolleranza». Trudeau ha quindi specificato che «i musulmano-canadesi sono una parte importante del nostro tessuto nazionale, e questi atti insensati non hanno posto nelle nostre comunità, città e paese».

Lo scorso giugno la medesima moschea aveva già ricevuto minacce. E minacce erano arrivate in passato anche a moschee nel vicino Ontario. La sparatoria è avvenuta quasi all’indomani dalla presa di posizione del premier che aveva dichiarato che il Canada avrebbe accolto i rifugiati.


Questo dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva firmato un ordine esecutivo per congelare l'ingresso negli Stati Uniti di tutti i rifugiati e per bloccare l'ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di sette Paesi - Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan, Yemen.
E sempre via Twitter numerose le reazione: il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni ha ritwittato un tweet del premier canadese Justin Trudeau. Così ha fatto anche Federica Mogherini. L’Alto Rappresentante ha a sua volta lanciato un messaggio: «L'Unione europea è con il #Canada e con tutti i canadesi in questo triste giorno».

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