Eric Salerno : La guerra di Netanyahu contro il mondo e il tentativo del mondo di salvare Israele

 
 
 
 
La pressione costante dei leader israeliani sugli ebrei di tutto il mondo è una follia. Come l'equazione inventata da Netanyahu di mettere sullo stesso piano…
huffingtonpost.it/eric-salerno/l…
 
 Benjamin Netanyahu sta combattendo una guerra diplomatica contro il mondo e soprattutto contro l'unico alleato vitale di Israele, gli Stati Uniti. Non abbiamo mai visto una cosa simile. Non porterà a Israele nuovi amici". Il commento del Times of Israel riassume in poche parole l'assurdità dell'ultima offensiva del governo israeliano a difesa della sua politica di colonizzazione dei territori palestinesi occupati. La decisione del presidente uscente Barack Obama di non porre il veto alla risoluzione dell'Onu sull'illegalità degli insediamenti ha scatenato Netanyahu che soltanto poche settimane fa era stato costretto a ringraziare la Casa Bianca per il rinnovo (e l'ampliamento in termini non solo economici) dell'assistenza militare americano a Israele.
Sicuramente Obama ha voluto vendicarsi per tutti gli schiaffi in faccia (anche pubblici) ricevuti dal premier israeliano negli otto anni della sua presidenza. Ma non c'è alcun dubbio che il gesto "storico" corrisponde alla realizzazione da parte di tutti che soltanto un'iniziativa forte internazionale può forse innescare un nuovo processo diplomatico e mettere fine al più lungo conflitto dei nostri tempi.
Se Israele avesse rispettato anche uno solo delle risoluzioni dell'Onu sugli insediamenti nei territori occupati non si sarebbe mai arrivato a una situazione in cui l'idea stessa di uno stato palestinese indipendente accanto a Israele sta svanendo. Netanyahu, a onore del vero, è soltanto la parte più recente di una politica di colonizzazione cominciata dopo la guerra del 1967 e che ha avuto tra i suoi massimi responsabili Shimon Peres, l'ex presidente che è morto quest'anno.
Negli ultimi mesi ho percorso molti dei territori contesi, compresi quelli di Gerusalemme annessi da Israele dopo la guerra del 1967. Con una carta geografica alla mano è facile comprendere come stia diventando sempre più difficile tracciare un confine accettabile tra Israele e un futuro stato palestinese che abbia anche una bandiera nella città santa. Obama all'inizio del suo primo mandato aveva esortato Israele a definire il confine che avrebbe voluto. Netanyahu non rispose e consentì l'ampliamento delle colonie.
Ma i leader israeliani, Netanyahu in testa, non soltanto si stanno scontrando con paesi alleati e amici. Cercano di coinvolgere gli ebrei del mondo che sono più o meno lo stesso numero dei cittadini ebrei di Israele. Ieri il ministro Lieberman ha aggiunto la sua voce alle bordate di Netanyahu esortando gli ebrei di lasciare la Francia e rifugiarsi in Israele soltanto perché Parigi ha votato a favore della risoluzione dell'Onu e perché vuole convocare una conferenza internazionale sulla questione palestinese.
Questa pressione costante dei leader israeliani sugli ebrei di tutto il mondo è una follia. L'equazione inventata da Netanyahu di mettere sullo stesso piano l'antisemitismo storico e le critiche alla politica d'Israele è una follia ancora più grande e pericolosa. I cittadini israeliani, giustamente, sono responsabili di ciò che succede nel loro paese.
Votano, scelgono i loro leader, chiudono gli occhi per non vedere ma sono fatti che riguardano sopratutto loro. È vero che la maggioranza degli ebrei della diaspora hanno in Israele un punto di riferimento ma non possono e non devono essere coinvolti o considerati responsabili delle scelte razziste o colonialiste dei leader d'Israele. Gli italiani della diaspora non erano responsabili del fascismo di Mussolini.
Negli Stati Uniti, come ha notato con preoccupazione qualche analista israeliano di destra, cresce il numero degli ebrei che si distacca da Israele e dalla sua politica. Sarebbe il caso che la stessa cosa accadesse in Europa. La mossa dell'Onu è un tentativo, forse l'ultimo, di salvare Israele da se stessa.
• Segui gli aggiornamenti sulla nostra pagina Facebook
• Per essere aggiornato sulle notizie de L'HuffPost, clicca sulla nostra Homepage
• Iscriviti alla newsletter de L'HuffPost
 
 
 
 

Commenti

Post popolari in questo blog

Hilo Glazer : Nelle Prealpi italiane, gli israeliani stanno creando una comunità di espatriati. Iniziative simili non sono così rare

giorno 79: Betlemme cancella le celebrazioni del Natale mentre Israele continua a bombardare Gaza

JOSEPH KRAUSS Nuove strade aprono la strada alla crescita massiccia degli insediamenti israeliani

Né Ashkenaziti né Sefarditi: gli Ebrei italiani sono un mistero - JoiMag