Haaretz :la morte di Peres è un requiem per l'Israele che fu
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Sintesi personale
I leader degli stati occidentali che porgono l'ultimo saluto a Shimon
Peres , non sono venuta a Gerusalemme solo per dire
addio a un uomo di Stato che aveva sostenuto la pace, il progresso tecnologico e lo sviluppo umano.
Essi sono anche venuta a dire addio al paese che Peres ha rappresentato
durante i suoi anni di attività pubblica e internazionale.Israele è stato fondato nel Medio Oriente, ma ha voluto
integrarsi con i valori dell' Occidente , nonostante il suo conflitto con gli arabi.
Peres era un realista che apprezzava la forza e riteneva che lo sviluppo
economico avrebbe moderato la violenza e il conflitto tra i popoli e
paesi.
L'Israele, da lui rappresentato, era ben lungi dall'essere perfetto, così
come i paesi occidentali non sempre sono all'altezza degli standard
morali che predicano agli altri.
Peres era chiaramente e
inequivocabilmente dalla parte del progresso.. Era un laico e questo lo ha reso unico tra i leader di Israele. Disprezzava il potere della religione come strumento di mobilitazione politica e per questo i suoi avversari di destra lo definivano un agente straniero. Benjamin Netanyahu lo loderà durante la cerimonia funebre ,ma questo sarà solo un mero spettacolo dell'arte di governare.
Come il suo predecessore, morto questa settimana, l'attuale primo
ministro parla di tecnologia israeliana utile per combattere la fame in Africa e i malfattori dello Stato
Islamico.,ma a differenza di Peres, Netanyahu vede l'Occidente come un bastione di ostilità antisemita, non
come un faro splendente che illumina la collina del progresso .
L'omaggio dei leader occidentali a Peres , riflette il crescente
divario che separa Israele dalla democrazie liberali, non la sua
appartenenza al club.
Unlike
Shimon Peres, Netanyahu and his government value the past far more than
they do the future. The honor Western leaders will pay him reflects the
widening…
Israele governo di estrema destra e opposizione 156 Israele opposizione civile e democratica 618 Sulla scia del colpo di stato giudiziario, le discussioni israeliane sul trasferimento all’estero non si fermano più ai gruppi di social media. In una lussureggiante valle dell’Italia nordoccidentale si stanno concretizzando idee di emigrazione collettiva – e iniziative simili stanno prendendo forma anche altrove Hilo Glazer 2 settembre 2023 1:19 IDT “Mentre il numero di ore di luce nella democrazia del loro paese continua a diminuire, sempre più israeliani arrivano nella valle montuosa alla ricerca di un nuovo inizio. Tra loro ci sono giovani con bambini nel marsupio, altri con bambini in età scolare, e ci sono persone con i capelli grigi come me. Un insegnante, un imprenditore tecnologico, uno psicologo, un toelettatore, un allenatore di basket. Alcuni dicono che stanno solo esplorando, ma si vergognano ancora di ammettere che stanno seriamente considerando l'opzione. Altri sembra
Vittime Oltre 20.258 morti* e almeno 53.688 feriti nella Striscia di Gaza. 303 palestinesi uccisi nella Cisgiordania occupata e a Gerusalemme est Israele rivede il numero stimato delle vittime del 7 ottobre riducendolo da 1.400 a 1.147. 485 soldati israeliani uccisi dal 7 ottobre e almeno 1.831 feriti. Gaza guerra Hamas e Israele Sviluppi chiave Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden non chiede al governo israeliano il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza in una telefonata con il primo ministro Benjamin Netanyahu. Le forze israeliane si ritirano dalla rotonda palestinese di Gaza City dopo aver completamente raso al suolo e distrutto i locali che la circondano. Le squadre di soccorso palestinesi recuperano i corpi di 40 persone nel centro di Gaza uccise venerdì dai bombardamenti israeliani. L'esercito israeliano annuncia che 14 soldati sono stati uccisi in scontri armati con combattenti palestinesi nella Striscia di Gaza nel fine settimana. Un ministro israeliano afferma che
Vince Defamation, dell'israeliano Yoav Shamir: un film molto potente, che prende spunto da una semplice domanda: che cos'è l'antisemitismo? La tesi del film - perché di film a tesi si tratta, per quanto coraggioso e più problematico di molti altri - è che oggi l'antisemitismo è innescato da, e funzionale a, l'establishment israeliano, lo stato di Israele e le lobby ebraiche, soprattutto negli USA. Vedere dal di dentro il funzionamento della statunitense Anti-Defamation League, potentissima organizzazione che si occupa di denunciare per l'appunto tutti i presunti casi di antisemitismo che succedono nel mondo, è agghiacciante. Ed è agghiacciante anche l'etichetta di negazionismo che viene affibbiata a chiunque osi contestare queste lobby e il loro legame con lo stato di Israele. La shoah usata come scudo, il senso di colpa come arma per difendere qualunque tipo di operazione militare e criminale dello stato di Israele vengono così denunciate con molta forza.
Gaza guerra Hamas e Israele La Spoon River degli artisti di Gaza. Scrittori, poeti, pittori: almeno 10 vittime nei raid. Sotto le bombe muore anche la cultura palestinese di Shady Hamadi | 24 DICEMBRE 2023 “Se io dovessi morire, tu devi vivere, per raccontare la mia storia”. Sono i versi iniziali del poema Se io dovessi morire che Refaat al Areer , poeta, professore all’Università Islamica di Gaza, aveva scritto alcune settimane prima che, il 6 dicembre scorso, un bombardamento aereo lo uccidesse. Come lui, sono almeno dieci gli scrittori , i poeti e gli artisti palestinesi morti dall’inizio del conflitto a Gaza . In ogni guerra, almeno negli ultimi venti anni, abbiamo assistito alla persecuzione degli intellettuali . E quando a essere incarcerati o uccisi non erano personalità della cultura, sono stati i luoghi o gli oggetti, come i libri , a venir distrutti. Nel 2010, un’autobomba esplode davanti all’ambasciata egiziana a Baghdad . La deflagrazione distrugge complet
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