TF condanna Israele a pagare più di un miliardo all'Iran
KEYSTONE/AP/J. WALTER GREEN
(sda-ats)
Nel 1968, lo Stato di Israele e la compagnia nazionale del petrolio iraniana NIOC avevano concluso un accordo per la costruzione e lo sfruttamento, in territorio israeliano, dell'oleodotto che va dal porto di Eilat a Ashkelon, sulla costa orientale del Mediterraneo.
Nel medesimo contesto fu istituito un gruppo di società e notevoli quantità di petrolio iraniano furono fornite a Israele fino al 1978, prima della Rivoluzione islamica del 1979 e la partenza dello scià. Parallelamente, nel medesimo anno, fu concluso fra le società rappresentanti dei due paesi un contratto che prevedeva la fornitura di 14,74 milioni di tonnellate di petrolio.
Poiché le fatture non sono state onorate, l'Iran si è prevalso della clausola arbitrale pattuita ai tempi con Israele, che istituisce il foro a Zurigo. L'anno scorso, al termine di un procedimento protrattosi per oltre 25 anni, il Tribunale arbitrale ha condannato un'impresa di diritto israeliano a pagare l'importo di 1,1 miliardi di dollari alla società NIOC.
In una sentenza diffusa in luglio e divulgata dalla stampa israeliana, il Tribunale federale conferma la decisione arbitrale e respinge il ricorso della società israeliana, alla quale sono peraltro state addebitate le spese giudiziarie di 200'000 franchi.
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