Morti e feriti a Nablus, la città del compromesso Fatah-Hamas
Due
poliziotti e due ricercati sono rimasti uccisi giovedì sera. La
sparatoria aggrava le tensioni nella più importante delle città del nord
della Cisgiordania.…
nena-news.it
di Michele Giorgio – Il Manifesto
Gerusalemme, 20 agosto 2016, Nena News – In pochi attimi, giovedì sera, la città vecchia di Nablus si è trasformata in un inferno: raffiche di mitra, urla di dolore, imprecazioni. Le unità speciali della polizia palestinese credevano di aver colto di sorpresa Ahmad Halawneh e Muyyad Isteiteh, “ricercati” per possesso di armi illegali. L’arrivo degli agenti invece era stato segnalato dal tam tam della casbah e i due fuggitivi avevano avuto il tempo di preparare l’agguato. Due agenti sono stati feriti mortalmente. Altri due sono rimasti feriti. Dopo è scattata una caccia all’uomo spietata nei vicoli stretti della parte storica di Nablus dove ha sempre trovato rifugio chi scappava dalla polizia ottomana, britannica, giordana, israeliana e ora palestinese. Come nel vicino campo profughi di Balata anche nella casbah di Nablus regna un forte malumore, che non poche volte si trasforma in rivolta, nei confronti dell’Autorità nazionale palestinese. Non tanto per motivi politici quanto per reazione all’atteggiamento dei vertici palestinesi che guardano troppo poco alla condizione dei rifugiati e delle famiglie impoverite dall’aumento del costo della vita e dalla disoccupazione. Il contrabbando di qualsiasi merce, anche delle armi, è il “lavoro” di tanti giovani di Nablus senza prospettive e santi in paradiso a Ramallah, la capitale dell’Anp. È il “lavoro” di chi deve fare i conti ogni giorno con le maglie strette dell’occupazione militare israeliana. Il portavoce dei servizi di sicurezza dell’Anp, Adnan Dmeri, ieri ha comunicato che nella caccia all’uomo di giovedì notte sono stati uccisi due dei “criminali” sospettati di aver preso parte alla sparatoria in cui hanno trovato la morte i poliziotti. «I due criminali – ha detto Dmeri – sono morti per le ferite in ospedale, l’operazione di polizia va avanti e continuerà fino a che non saranno arrestati tutti i fuorilegge e recuperate tutte le armi illegali».
È solo una battaglia contro il crimine quella che da mesi l’Anp combatte a Balata e nella città vecchia di Nablus e che è costata la vita sino ad oggi a cinque agenti di polizia? Oppure le forze di sicurezza palestinesi stanno cercando di recuperare con il pugno di ferro il controllo di un territorio che guarda con crescente ostilità alla leadership dell’Anp e ai suoi apparati politici e burocratici? O, ancora, queste operazioni sono parallele, coordinate, a quelle “antiterrorismo” dell’esercito israeliano nei campi profughi e nei centri abitati della Cisgiordania? Ogni palestinese ha la sua risposta a questi interrogativi. Di sicuro la sparatoria di giovedì notte a Nablus ha fatto crescere ulteriormente l’ansia dei leader di Fatah, il partito del presidente Abu Mazen e spina dorsale dell’Anp, impegnato in una difficile campagna per le amministrative dell’8 ottobre.
Il voto si è trasformato in un test politico di eccezionale importanza dopo la decisione, a sorpresa, del movimento islamico Hamas di prendere parte alla consultazione che aveva boicottato nel 2012. Gli islamisti, che già controllano Gaza, sono forti anche in Cisgiordania. Fatah lo sa. E perdere Nablus, città di oltre 250mila abitanti, motore assieme a Hebron della malandata economia palestinese, sarebbe un’onta per il partito del presidente che stenta a riguadagnare i consensi popolari di cui godeva in passato. «I dirigenti (di Fatah a Nablus) cercano una soluzione che metta a riparo il partito da una sconfitta e hanno capito che, quando è necessario, occorre raggiungere delle intese con l’avversario se si vuole neutralizzarlo», ci spiega N.A, un quadro di Fatah da più di quaranta anni che preferisce rimanere anomino. E la soluzione ha un nome: Adly Yaish.
Ex sindaco islamista di Nablus, detenuto nel 2007 per diversi mesi (senza processo) da Israele, Yaish è un “indipendente” vicino ad Hamas che gode della stima di larga parte della popolazione di Nablus che gli riconosce onestà e attenzione per i problemi della città e per quelli delle tante famiglie povere. Nel 2005 l’appoggio di Hamas fu fondamentale per la sua elezione a primo cittadino e 11 anni dopo il movimento islamico è pronto a sostenere di nuovo la sua candidatura (alla testa di una “lista civica”). Altrettanto intenderebbero fare i dirigenti di Fatah, in modo da arrivare a risultato elettorale che permetterà ai due partiti di proclamarsi vincitori. Un compromesso storico alla palestinese che, si dice, potrebbe andare bene anche a Tulkarem con un’altra candidatura di un islamista “indipendente” ma che trova forti resistenze nei settori di Fatah contrari a qualsiasi compromesso con Hamas.Nena News
maannews.com
NABLUS
(Ma’an) -- Two members of the Palestinian security forces were killed
on Thursday, and two more were injured during clashes with wanted
Palestinians in Nablus city in the northern occupied West Bank, while
Palestinian security forces killed two Palestinians on Friday during
overnight raids in the Old City of Nablus. Four
members of the Palestinian security forces were reported as injured,
with two in critical condition after one was shot in the head, and the
other in the chest. The Palestinian shot in the chest was announced dead
shortly after, while the other was reported dead later in the evening.
According to Dmeiri, five security officers have been killed in the past month
They were later identified as Shibli Ibrahim Abed Bani Shamseh, 27, from the Beita village and Mahmoud Tarayra from Bani Naim.
The two wounded were identified as Officer Naji Ahmad al-Titi, who was injured in his arm, and officer Iyad Omar Zaghloul who was injured in his leg.
A
Palestinian security official told Ma'an early Friday that two of the
armed men were killed in the Old City of Nablus overnight during armed
clashes as security forces attempted to arrest them. The two were
initially reported as injured, and were taken to a hospital in Nablus
city where they were pronounced dead.
The official added that three M16 guns were found with the armed assailants who were killed.
Clashes had erupted between armed Palestinians and security forces when a raid was carried out on the houses of Ahmad Izz Halaweh and Muyyad Isteiteh.A
Palestinian security official told Ma’an that Palestinian security
forces have launched a concerted campaign to detain the Palestinians
responsible for the shooting.
The spokesperson for the Palestinian security forces Adnan
Dmeiri confirmed Thursday that security forces were searching
communities and trying to find and capture those responsible for killing
the officers, adding that the security forces would continue to carry
out arrests and raids on Palestinians engaged in illegal activities.
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