Israele: Ministero Istruzione, le scuole cristiane tra le migliori del Paese, ma a rischio chiusura
Le
scuole cristiane sono tra le migliori in Israele. Lo dice un rapporto
pubblicato pochi giorni fa dal Ministero dell’Istruzione israeliano che
colloca gli istituti cristiani in una posizione di tutto rispetto. Il
rapporto elenca un totale di 277 scuole, selezionate per la loro
eccellenza, sia dal punto di vista educativo sia da quello sociale.
Queste vengono ulteriormente ordinate per rango, da 1 a 4. La scuola
“Terra Santa” di San Giovanni d’Acri (Akko) compare nella prima
categoria (grado 1). Diverse scuole cristiane sono poi classificate
nella 2ª categoria, tra cui la scuola delle Suore Francescane di
Nazareth, la scuola San Giovanni “Bocca di Dio” ad Jish, la scuola “Don
Bosco” a Nazareth, quella delle Suore di Nazareth ad Haifa e la scuola
del Patriarcato latino in Rameh. La scuola cristiana “Galilea School” ad
Eilaboon compare nella categoria 3. Secondo Wadie Abunassar, membro
della comunità araba cristiana, direttore del Centro Internazionale per
le Consultazioni (Icc) “il rapporto indica che le scuole private sono
relativamente migliori delle scuole pubbliche in generale (in
proporzione), e mentre i cristiani costituiscono solo l’1% delle
Israele, le scuole cristiane rappresentano il 3% della lista”.
Nonostante ciò le scuole cristiane in Israele rischiano il collasso
finanziario a seguito dei tagli di bilancio operate dal Ministero, che
non ha ancora onorato gli impegni assunti alla fine dello sciopero nel
mese di settembre del 2015. In Israele le scuole gestite da cattolici,
ortodossi, anglicani, dalla Chiesa di Scozia, dalla Chiesa di Cristo e
dalle Chiese battiste sono 47 con 33.000 studenti cristiani, musulmani,
drusi ed ebrei da tutto il paese. Negli ultimi sei anni, informa il
Patriarcato latino di Gerusalemme, il governo israeliano ha continuato a
ridurre il bilancio destinato a queste scuole, un drastico
restringimento pari al 45% dei contributi percepiti in passato. A tali
contenimenti, si aggiunge un ordine del Ministero della Pubblica
Istruzione di limitare la capacità delle scuole cristiane di ricevere
fondi da parte dei genitori. Due misure che insieme mettono le scuole al
centro di una crisi senza precedenti. Il Ministero della Pubblica
Istruzione ha anche invitato le scuole cristiane ad aderire al sistema
educativo delle scuole pubbliche israeliane: una proposta, però,
respinta dalle scuole cristiane che vi vedono una minaccia per la loro
identità. Nel settembre 2015, l’Ufficio delle Scuole Cristiane in
Israele aveva organizzato un clamoroso sciopero conclusosi, dopo 27
giorni di mobilitazione, con un accordo con il Ministero, secondo cui le
scuole cristiane avrebbero ricevuto 50 milioni di Shekel dal 31 marzo
2016 per compensare le restrizioni di bilancio imposte negli anni
precedenti. Ad oggi, il Ministero della Pubblica Istruzione non ha
onorato i suoi impegni.
Le scuole cristiane sono tra le migliori in Israele. Lo dice un rapporto pubblicato pochi giorni fa dal…
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