Quelle armi Usa in mano all’Isis

 
 
 
 
 
“Ecco le armi che avete inviato ai vostri cani. Adesso sono nostre e li utilizzeremo per ammazzarvi”. Lo Stato islamico ha rilasciato poche ore fa un nuovo video di propaganda che immortala le armi occidentali, destinate alle forze sostenute dalla…
occhidellaguerra.it|Di Franco Iacch

“Ecco le armi che avete inviato ai vostri cani. Adesso sono nostre e li utilizzeremo per ammazzarvi”. Lo Stato islamico ha rilasciato poche ore fa un nuovo video di propaganda che immortala le armi occidentali, destinate alle forze sostenute dalla Coalizione, catturate dai terroristi.
L’arsenale mostrato è vario. Filmati decine di droni commerciali modificati, così come computer, fucili d’assalto, mitragliatrici e sistemi anti-carro. Una fornitura completa che, in teoria, avrebbe dovuto aiutare le forze siriane a contrastare l’Isis sul terreno.
“Ecco dove finiscono le vostre armi – recita la voce fuori campo – adesso saranno utilizzati per ammazzarvi, la vostra tecnologia sarà utile alla nostra causa”. I terroristi esultano mentre scaricano decine di casse di legno contrassegnate da simboli e raccomandazioni occidentali.
Mitragliatrici pesanti calibro ’50 destinate agli oltre 2000 Humvee sequestrati dall’Isis, migliaia di munizioni di piccolo e grosso calibro. A centinaia le granate anticarro ed antiuomo. Si scorgono anche delle protezioni balistiche individuali. Visibili anche numerose telecamere ad infrarossi per monitorare le aree sensibili e svariati tipi di sensori individuali.

Per approfondire: I programmi militari Usa in Siria


Sebbene i fucili d’assalto come gli Ak-47 sembrano essere abbastanza usurati, alcuni inservibili, le casse di munizioni, a centinaia, sono integre. Gli Stati Uniti e la Coalizione, continuano a rifornire i cosiddetti gruppi militanti moderati in Siria, alcuni dei quali legati ad al-Qaeda. Questo, secondo il Pentagono, è sempre stato il male minore. Soltanto gli Stati Uniti, lanciano tra le 150 e le 200 tonnellate di equipaggiamento al mese nella sola Siria.
Tali forniture non tengono conto delle operazioni parallele della Cia. Non è ancora chiaro quale deposito dell’Esercito Siriano Libero sia stato saccheggiato. Il Pentagono non commenta il video, ma le sigle sulle casse in legno non lasciano adito a dubbi. Ed ancora. Decine di portatili, hard disk e fotocamere digitali, strumentazione per il pilotaggio remoto dei droni. Lanciagranate da 40 mm, numerosi mortai, tende da campo e ricetrasmittenti con annessa suite di codifica: tutto nelle mani dello Stato islamico. Non sarebbe comunque la prima volta. La perdita dell’equipaggiamento paracadutato è stimata tra il 25 ed il 40%. Vladimir Putin ha invitato a più riprese il suo omologo a separare, nel più breve tempo possibile, le forze moderate da quelle di Al Nusra e dagli altri gruppi estremisti. Putin ha più volte accusato Al-Nusra, ramo siriano di al-Qaeda, di agire sotto l’etichetta dei ribelli moderati e di usufruire dell’equipaggiamento statunitense paracadutato.

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