ONU : Israele si impossessa dell’ONU per un raduno studentesco contro il BDS
Israele si impossessa dell’ONU per un raduno studentesco contro il BDS
Alex Kane, 1 giugno 2016 – Mondoweiss Le Nazioni Unite sono in
genere un contesto critico nei confronti delle violazioni dei diritti
umani da parte di Israele
Alex Kane, 1 giugno 2016 – Mondoweiss
Le Nazioni Unite sono in genere un contesto critico nei confronti delle violazioni dei diritti umani da parte di Israele.
Ma
il 31 maggio, la delegazione israeliana all’ONU si è impossessata
dell’Assemblea generale per un incontro a favore di Israele durato tutto
il giorno, a cui hanno partecipato circa 1.500 persone – molte delle
quali studenti universitari – che hanno ascoltato una schiera di oratori
contro il movimento per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le
Sanzioni (BDS) che prende di mira Israele.
I
partecipanti radunati all’ONU per ascoltare i soliti discorsi a favore
di Israele, hanno inveito contro l’ONU perché critica Israele, hanno
agitato bandiere israeliane, hanno cantato l’inno israeliano e quello
statunitense e ascoltato Matisyahu, la star del reggae ebreo-americano.
L’obiettivo dell’incontro “Ambasciatori contro il BDS” è stato il
movimento internazionale di boicottaggio contro Israele, e gli oratori
hanno criticato il BDS, per supposto antisemitismo e sostenendo che
diffonde “bugie” su Israele. La conferenza era organizzata dalla
delegazione di Israele all’ONU e co-sponsorizzata da una serie di gruppi
filo-israeliani.
L’incontro
ha riflesso la crescente attenzione del governo israeliano contro il
movimento BDS. Negli scorsi mesi i sostenitori di Israele, con il
contributo delle organizzazioni USA, come StandWithUs, a favore di
Israele, hanno organizzato conferenze negli USA e in Israele per
discutere del movimento. A marzo il giornale israeliano Yedioth Ahronoth
ha tenuto a Gerusalemme una conferenza contro il BDS che ha ospitato
membri del governo israeliano. Il convegno ha fatto notizia e si è
attirato critiche, dopo che un ufficiale dell’intelligence ha detto che
Israele si dovrebbe impegnare “all’eliminazione mirata di civili”
sostenitori del BDS, e dopo che Aryeh Deri, ministro degli Interni di
Israele, ha detto che Israele dovrebbe revocare lo status di residente
nello Stato all’attivista del BDS Omar Barghouti. In effetti lo scorso
mese le autorità israeliane hanno imposto un divieto di viaggio a
Barghouti, dopo che non gli hanno rinnovato i documenti che gli
consentono di viaggiare fuori dal Paese.
Com’era
prevedibile, la giornata all’ONU è iniziata con funzionari israeliani e
sostenitori di Israele che si sono avvicendati sul podio dell’assemblea
generale per inveire contro il movimento BDS. Danny Danon,
l’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, ha definito
l’incontro “storico” e ha detto: “Il BDS è il nuovo volto
dell’antisemitismo.” Danon ha giurato di sconfiggere il movimento BDS
“una volta per tutte”, ma ha detto che il movimento rappresenta una
nuova minaccia perché “non possiamo fermarlo con le armi.”
Ronald
Lauder, il presidente del Congresso Ebraico Mondiale, ha affermato che
“l’era dell’ebreo tranquillo, timido, dell’ebreo del ghetto” è finita, e
che ora il movimento sionista sa come lottare contro gente come i
sostenitori del BDS. Ha affermato che “Studenti per la Giustizia in
Palestina” è stato fondato dalla Fratellanza musulmana, un’accusa
infondata, ed ha promesso di pubblicare annunci sui maggiori quotidiani
per incoraggiare gli studenti a informare il Congresso Ebraico Mondiale
delle attività antisemite e del BDS. “Se la vostra scuola, il vostro
professore sostengono pubblicamente il BDS, contattateci,” ha detto
Lauder, prima di invitare gli ex-studenti a non fare più donazioni alle
loro scuole finché queste non bloccheranno il movimento BDS nei campus.
La
forte presenza del movimento BDS nelle università è stata un
particolare motivo di preoccupazione per molti partecipanti. Andrea
Bhatti, una studentessa del “College of Staten Island” che era presente
alla riunione, mi ha detto di essere “molestata” e “presa di mira” da
“Studenti per la Giustizia in Palestina” dopo aver scritto una petizione
che chiedeva di vietare il SJP. Melissa Sherman, una studentessa della
Brooklyn Lawn School, ha detto di sperare che l’incontro le avrebbe
insegnato “ad essere più brava a parlare di Israele.
La
prima metà della giornata è stata piena dei tipici comizi. Invece un
dibattito sulle università e il BDS è stato più equilibrato. David
Sable, amministratore delegato della compagnia pubblicitaria Y & R,
ha esposto un messaggio sorprendente per i partecipanti: il vostro
discorso filo-israeliano non funziona. “Non tutti quelli che criticano
Israele sono antisemiti,” ha detto Sable, che ha ammonito i sostenitori
di Israele a “smetterla di essere autoreferenziali” e di parlare
piuttosto ad altre persone che non sono ancora convinte delle ragioni di
Israele. Ha anche sostenuto che Israele sta perdendo la guerra delle
reti sociali. “Nei blog siamo stati fatti fuori,” ha detto, mentre
mostrava diapositive di contenuti filo-palestinesi visivamente
convincenti sui siti web.
Sable
aveva partecipato al dibattito dei democratici a Brooklyn tra Bernie
Sanders e Hillary Clinton e ha detto di essere rimasto sorpreso del
fatto che persone che ha descritto come l’ “elite nera” di Harlem
abbiano applaudito il discorso di Sanders su Israele/Palestina.
Il
famoso consulente politico e sondaggista repubblicano Frank Luntz ha
fatto un discorso simile ai presenti all’incontro. Ha mostrato
diapositive che riassumevano il risultato di un recente sondaggio
realizzato su studenti universitari. Ha detto che il 22% è più
filo-palestinese che filo-israeliano, e il 44% crede che Israele stia
praticando l’apartheid. “Le scuole in tutto il Paese stanno affrontando
un’enorme sfida,” ha detto Luntz. “Stiamo perdendo gente che una volta
era moderatamente filo-israeliana.” Luntz ha affermato che i sostenitori
di Israele devono parlare “da giovani” e “fare discorsi di sinistra.”
Tuttavia
pare che questo messaggio non sia stato raccolto dagli oratori che
hanno chiuso la giornata. Shoham Nicolet, presidente dell’
“Israeli-American Council”, ha denunciato il BDS come “movimento
dell’odio, violento, razzista.” Daniel Birnbaum, amministratore delegato
della “SodaStream”, impresa attaccata dal BDS, ha affermato che la
Cisgiordania “non è giuridicamente occupata”, che si tratta di un
territorio “conteso”. Birnbaum ha incoraggiato i presenti a lottare
contro il movimento BDS ma anche a raggiungere le persone con un
messaggio più positivo. La sua idea di un messaggio positivo? “Ci sono
palestinesi buoni. Non sono tutti terroristi.” Ha invitato i presenti a
farsi amici palestinesi e ad inviare auguri a palestinesi per il Ramadan
la settimana successiva.
Ma
in uno dei momenti più stravaganti della conferenza, Birnbaum ha detto
che un soldato israeliano “vuole tornare a casa dalla sua famiglia,
vuole andare alla spiaggia e viaggiare dopo il servizio militare. Non è
motivato dalle 72 vergini”, un riferimento alla convinzione di alcuni
attentatori suicidi che sarebbero stati ricompensati dopo la loro morte.
Il
movimento BDS non dà segni di fermarsi finché il controllo israeliano
sui palestinesi proseguirà. E anche se alcuni oratori della conferenza
hanno giurato che Israele vincerà la battaglia contro il movimento, è
chiaro che probabilmente nei prossimi anni si terranno altri incontri
contro il BDS. Radunare le proprie truppe è uno dei mezzi favoriti dei
sostenitori di Israele, ma finora non sono riusciti a scalfire la
crescita del movimento per il boicottaggio di Israele.
(traduzione di Amedeo Rossi)
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