Duecento ex ufficiali della sicurezza presentano un piano per porre fine alla situazione di stallo
Associated Press, Ynet –
28/05/2016
Generali dell’IDF e loro pari grado
di Mossad, Shin Bet [rispettivamente servizi segreti e servizio di
sicurezza interna di Israele. Ndtr] e polizia chiedono il congelamento
della costruzione nelle colonie, l’accettazione dell’iniziativa di pace
araba [proposta di un accordo di pace con Israele formulata dall’Arabia
Saudita ed accolta dalla Lega Araba nel 2002. Ndtr.] e il riconoscimento
che Gerusalemme est dovrebbe fare parte del futuro Stato palestinese;
gli ex ufficiali della sicurezza invocano anche il completamento della
barriera di sicurezza [o Muro di separazione. Ndtr.].
Venerdì [27 maggio] un gruppo di
oltre 200 militari ed ufficiali dell’intelligence hanno criticato il
governo per la sua inazione nella soluzione del conflitto
israelo-palestinese ed hanno presentato un piano dettagliato che secondo
loro potrebbe porre fine alla situazione di stallo. La pubblicazione
del rapporto segue di poco la nomina del leader del partito Yisrael
Beytenu [partito ultranazionalista. Ndtr], Avigdor Lieberman, a ministro
della Difesa.
Con i colloqui di pace completamente
bloccati, venerdì il piano dei “Comandanti per la Sicurezza di Israele”
ha indicato le “condizioni di garanzia” per negoziare con i palestinesi.
Chiede un complesso di iniziative politiche e per la sicurezza insieme
alla contestuale concessione di miglioramenti economici per i
palestinesi di Gaza, della Cisgiordania e di Gerusalemme est.
Auspica un congelamento della
costruzione di colonie, l’accettazione in linea di massima dell’
“Iniziativa di Pace Araba” e il riconoscimento che Gerusalemme est debba
essere parte di un futuro Stato palestinese “quando ciò sia stabilito
come parte di un futuro accordo.”
Il leader del gruppo, Amnon Reshef,
un ex-generale dell’IDF, ha detto che il piano “smentisce i venditori di
paura” che sostengono che attualmente non ci sia una controparte
palestinese per la pace o che le condizioni non sono adeguate per i
negoziati. Ha affermato che questo argomento, comune in Israele dopo
anni di conflitto e di fallimenti dei negoziati, “non dovrebbe essere
una scusa per la passività e l’inazione.”
Reshef ha messo in guardia:”L’attuale status quo è un’illusione” che danneggia una soluzione dei due Stati del conflitto.
Il piano chiede anche alle autorità
di completare la costruzione del Muro di sicurezza, in modo tale da non
impedire la soluzione dei due Stati. In particolare, invita le autorità a
completarne la costruzione attorno a Gush Etzion, Ma’ale Adumim [due
colonie nei pressi di Gerusalemme, in Cisgiordania. Ndtr.]e nel sud
della Cisgiordania.
Reshef ha detto che il suo gruppo
intende garantire le condizioni per futuri colloqui di pace con i
palestinesi ottimizzando nel frattempo la sicurezza nazionale di Israele
e le relazioni regionali e internazionali. ” Sappiamo per esperienza
che non puoi sfidare il terrore solo con mezzi militari, devi migliorare
la qualità della vita dei palestinesi,” ha affermato.
Il gruppo di veterani militari ha
detto di sperare che il piano sia preso in considerazione dai decisori
politici e dall’opinione pubblica in Israele e negli USA, dove la
prossima settimana verrà lanciata una campagna con l’ ong “Israel Policy
Forum” [organizzazione statunitense di ricerca, studio e formazione
impegnata per la realizzazione della soluzione dei due Stati. Ndtr.].
(traduzione di Amedeo Rossi)
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