Dario Calimani : …imbarazzi
Della
pubblicazione del Mein Kampf da parte del Giornale di Sallusti non
credo meriti discettare più di tanto per convincere chi non ama capirlo
che l’operaz
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Della pubblicazione del Mein Kampf da parte
del Giornale di Sallusti non credo meriti discettare più di tanto per
convincere chi non ama capirlo che l’operazione è stata un atto di
demagogia politica dei più vili e indegni. Non sorprende che un giornale
di destra rispolveri sue antiche e mai sopite passioni per dar voce,
mascherandolo da operazione educativa, al suo sotteso antisemitismo. Non
merita discettarne. Merita invece farsi le solite domande che non
passano mai di moda. Perché fra di noi c’è sempre chi giustifica, chi
trova un facile ‘sì, però…’? Perché certamente il Giornale è
filoisraeliano, perché anche a sinistra ci sono antisemiti, perché a
sinistra, poi, sono in maggioranza anti-israeliani, e talora anche a
sinistra si coltiva una bella dose di antisemitismo. Ma questo rende il
Mein Kampf meno disgustoso e odioso? E rende meno disgustosa e odiosa e
meno antisemita l’operazione di Sallusti? E i lettori del Giornale, e
penso soprattutto a quelli ebrei, si rendono conto che quel Mein Kampf è
andato ad arricchire le biblioteche personali soprattutto degli amici
di Casa Pound e dintorni? Qualcuno certo avrà non pochi imbarazzi a
votare a sinistra, ma a votare a destra a Milano (o a Roma) non potrà
essere un gesto indolore. O almeno non dovrebbe esserlo, per un ebreo.
Dario Calimani, Università di Venezia
Dario Calimani, Università di Venezia
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