Palestina - Gaza Rapporto OCHA della settimana 26 aprile- 2 maggio
Rapporto OCHA della settimana 26 aprile- 2 maggio
Il
27 aprile, una 23enne palestinese, madre ed incinta, e il fratello
16enne sono stati uccisi vicino al checkpoint di Qalandiya
(Gerusalemme), secondo quanto riferito da personale della società di
sicurezza privata israeliana che presidia il checkpoint.
Le circostanze sono controverse: secondo
fonti israeliane, i due portavano dei coltelli e non hanno obbedito
all’alt impartito dalle forze israeliane; testimoni oculari palestinesi
hanno riferito che il personale di sicurezza ha aperto il fuoco sulla
donna che era entrata per errore nella corsia del checkpoint riservata
ai veicoli e, successivamente, hanno sparato al fratello accorso per
aiutarla. Le autorità israeliane trattengono ancora i loro corpi,
insieme a quelli di 16 palestinesi sospettati di aver perpetrato
attacchi [contro israeliani] negli ultimi sei mesi.
Nel villaggio di Beit Ur al Foqa (Ramallah), una 16enne palestinese è stata ferita con arma da fuoco durante un presunto tentativo di aggressione contro soldati israeliani. I
media israeliani hanno riferito che lei e la sua amica portavano un
coltello, una siringa e un biglietto d’addio. Entrambe le ragazze sono
state arrestate e non sono stati segnalati feriti tra i soldati
israeliani. Secondo i media israeliani, nella Città Vecchia di
Gerusalemme, un colono israeliano 60enne è stato accoltellato e ferito da un palestinese; è stato inoltre riferito che il presunto aggressore è fuggito, ma è stato successivamente arrestato.
Durante la settimana, vicino alla colonia di Efrata (Betlemme), un bambino israeliano è stato ferito sull’auto su cui viaggiava, colpita da pietre;
inoltre, a Gerusalemme Est, la metropolitana leggera è stata
danneggiata da una pietra (o bottiglia), si sospetta, lanciata da
palestinesi.
Nei Territori palestinesi occupati, in scontri con le forze israeliane, sono stati feriti 85 palestinesi, tra cui 20 minori.
La maggior parte di questi scontri sono scoppiati nel corso di
proteste: la manifestazione settimanale a Kafr Qaddum (Qalqiliya) che,
da sola, registra 43 feriti; ad Abu Dis (Gerusalemme) e al Campo
profughi di Al Jalazun (Ramallah) contro la recente uccisione di
palestinesi; durante manifestazioni nei pressi della recinzione di
confine tra Gaza ed Israele. In un caso, nei pressi della Al Khader
School (Betlemme), un ragazzo di 10 anni è stato urtato e ferito da una
jeep israeliana.
In Cisgiordania, a seguito
dell’ingresso di coloni e di altri gruppi israeliani in vari siti
religiosi in occasione della Pasqua ebraica, sono stati registrati
parecchi alterchi e scontri tra palestinesi e forze israeliane. I
siti coinvolti includono: il Complesso della Spianata delle Moschee /
Monte del Tempio a Gerusalemme Est; il villaggio di Al Karmel nel sud di
Hebron; le Piscine di Suleiman presso il villaggio di Al Khader
(Betlemme); il villaggio Sebastiya (Nablus); la Tomba di Giuseppe a
Nablus. In quest’ultima località, le forze israeliane hanno ferito, con
arma da fuoco, un 17enne palestinese. La polizia israeliana ha vietato a
quattro palestinesi, per due settimane, l’ingresso nel Complesso della
Spianata delle Moschee / Monte del Tempio e, in un altro caso, secondo
quanto riferito, ne ha allontanato otto visitatori israeliani.
Nella Striscia di Gaza, in almeno 21
occasioni, le forze israeliane hanno aperto il fuoco in Aree ad Accesso
Riservato, di terra e di mare, ed hanno arrestato due pescatori dopo
averli costretti a spogliarsi e nuotare verso le imbarcazioni
israeliane, dove sono stati tratti in arresto. In quattro occasioni, le
forze israeliane sono entrate nella Striscia di Gaza, hanno spianato il
terreno ed effettuato scavi.
In Cisgiordania, le forze israeliane hanno condotto 45 operazioni di ricerca-arresto arrestando 93 palestinesi:
il governatorato di Gerusalemme registra la quota più alta di arresti
(65, tra cui 10 minori), per la maggior parte effettuati nella moschea
di Al Aqsa.
Per la prima volta in sette anni, a
Gerusalemme Est, le autorità israeliane hanno iniziato ad aprire, per
due ore al giorno, il cancello sulla Barriera a Dahiyat al Barid,
consentendo ai possessori di documenti di identificazione di
Gerusalemme, l’utilizzo di un percorso più breve tra Ramallah e le
comunità vicine. Le forze israeliane hanno anche riaperto un
cancello stradale, chiuso da ottobre 2015, all’ingresso orientale del
villaggio di ‘Ein Yabrud (Ramallah), consentendo a circa 11 comunità il
transito veicolare verso la strada 60. Un altro cancello stradale, che
conduce al villaggio Jamma’in (Nablus), è stato chiuso questa settimana,
costringendo i residenti ad una lunga deviazione.
Per mancanza dei permessi rilasciati da Israele,
le autorità israeliane hanno demolito tre strutture di sussistenza ed
hanno confiscato due serbatoi per l’acqua in un settore dell’Area C
della città di Qalqiliya. Il provvedimento interessa 10 famiglie di rifugiati palestinesi, tra cui 32 minori.
In questa settimana non sono stati segnalati attacchi di coloni con vittime o danni [a palestinesi].
Tuttavia, a sud di Yatta (Hebron), coloni israeliani hanno impedito a
contadini palestinesi di accedere ai loro terreni che si trovano oltre
la Barriera.
Durante la settimana, il valico di
Rafah, sotto controllo egiziano, è rimasto chiuso in entrambe le
direzioni, portando a 77 giorni il periodo di chiusura ininterrotta; il
più lungo a partire dal 2007. Le autorità di Gaza hanno segnalato
che risultano registrate e in attesa di attraversare più di 30.000
persone, tra cui circa 9.500 malati e 2.700 studenti.
¡
Ultimi sviluppi (fuori dal periodo di riferimento)
Dal 4 maggio la tensione lungo il
confine tra Gaza e Israele è in aumento, concretizzata in una serie di
attacchi fra gruppi armati palestinesi ed esercito israeliano. Secondo
le prime notizie dei media, una palestinese è stata uccisa ed altri
quattro civili palestinesi (di cui tre minori) e un soldato israeliano
sono rimasti feriti.
nota 1:
I
Rapporti ONU OCHAoPt vengono pubblicati settimanalmente in lingua
inglese, araba ed ebraica; contengono informazio-ni, corredate di dati
statistici e grafici, sugli eventi che riguardano la protezione dei
civili nei territori palestinesi occupati.
sono scaricabili dal sito Web di OCHAoPt, alla pagina: http://www.ochaopt.org/reports.aspx?id=104&page=1
L’Associazione per la pace – gruppo di Rivoli, traduce in italiano (vedi di seguito) l’edizione inglese dei Rapporti.
sono scaricabili dal sito Web della Associazione per la pace – gruppo di Rivoli, alla pagina:
nota 2: Nella versione italiana non sono riprodotti i dati statistici ed i grafici. Le scritte [in corsivo tra parentesi quadre]
sono talvolta aggiunte dai traduttori per esplicitare informazioni che gli estensori dei Rapporti considerano note
ai lettori abituali. In caso di discrepanze, fa testo la versione originale in lingua inglese.
ai lettori abituali. In caso di discrepanze, fa testo la versione originale in lingua inglese.
þ
Associazione per la pace – Rivoli TO; e-mail: assopacerivoli@yahoo.it; Web: https://sites.google.com/site/assopacerivoli
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