Caffè al cardamomo: identità, ricordo e profumo di Palestina



 
 
 
Il caffè è il pensiero che si perde nell’attesa che l’acqua e la polvere di caffè e semi di cardamomo si abbraccino al ritmo del bollire, è il movimento della mano. E’ il ricordo di una casa. E’ il dono per gli ospiti. E’ oblio ed esilio. E’ l’indelebile ricordo di chi viaggia in Palestina. Il caffè è la poesia del poeta palestinese Mahmud Darwish.
da “Una Memoria per l’oblio” di Mahmud Darwish
“Una cucchiaiata di caffè esaltata dal cardamomo, un’unica cucchiaiata, getta l’ancora, maestosa, sull’incresparsi dell’acqua bollente. Tu mescola muovendo piano il cucchiaio, prima in tondo e poi dall’alto verso il basso. Aggiungi la seconda cucchiaiata, porta la polvere da su a giù e poi, con un movimento circolare, da sinistra a destra. Versa la terza cucchiaiata. Fra l’una e l’altra, ogni volta, allontana per un momento il recipiente dal fuoco, e subito dopo “carica” il caffè, ossia riempi il cucchiaio di polvere che va sciogliendosi, sollevalo bene in alto e rituffalo nell’acqua, più e più volte, fino a quando non riprende a bollire e forma una pellicola bionda che si addensa in superficie e quasi affonda. Non lasciare che vada a fondo. Spegni il fuoco e non badare ai missili. Porta il caffè nel tuo angustio corridoio. Versalo, teneramente, con eleganza, in una tazza bianca - quelle scure attentano alla libertà del caffè. Osserva le volute di vapore, il velo profumato che si leva. [...]
Conosco il mio caffè, il caffè di mia madre e il caffè dei miei amici. Li riconosco da lontano, so bene in cosa sono diversi. Non esistono due caffè che si somigliano. E il mio panegirico del caffè è anche un’apologia della diversità. Non c’è sapore che possa essere definito “di caffè”. Il caffè non è un concetto, non è un unico elemento, non è un assoluto. Ognuno ha il proprio caffè, talmente particolare, talmente specifico che io, dal sapore del caffè che mi offre, riesco a farmi un’idea di una persona, a stabilire il grado di eleganza interiore. [...]
Non esistono due caffè che si somigliano. Ogni casa ha il suo caffè, ogni mano il suo, perché nessuno somiglia davvero a qualcun altro. Io lo sento arrivare da lontano: inizialmente si muove in linea retta, poi serpeggia, si attorciglia e si contorce, si lamenta avvolgendosi a declivi e pendii, si aggrappa a querce e a pioppi, lotta per scendere a valle, si gira all’indietro, si strazia dal desiderio di risalire la montagna e poi, posato sulle note di un flauto, si dirige di nuovo verso la sua prima dimora.
L’odore di caffè è un ritorno, un rientro nell’elemento primigenio, perché rimanda all’essenza del luogo d’origine; è un viaggio iniziato migliaia d’anni fa ed eternamente ripetuto. Il caffè è un luogo. Il caffè è una porosità da cui l’interno traspira all’esterno, è un’interruzione che unisce quel che solo l’odore di caffè può unire. Il caffè è l’antitesi dello svezzamento, è una mammella che nutre da lontano, un mattino che nasce da un sapore amaro, è il latte della virilità. Il caffè è geografia.”
 di Fidaa Abu Hamdiyyeh
Nablus, 30 settembre 2014, Nena News - La bevanda più popolare della Palestina è sicuramente il caffè che accompagna i momenti di convivialità ed è simbolo di accoglienza e ospitalità.
Il caffè si serve all’ospite da destra e, solitamente, il padrone di casa accompagna il gesto con un saluto: “Questo è il caffè del benvenuto”. La tradizione vorrebbe che il caffè fosse versato cominciando dagli ospiti più anziani per poi passare ai giovani, prima agli uomini e poi alle donne.
 
Ingredienti:
4 cucchiai di caffè al cardamomo
1/4 litro d’acqua
Procedimento
Il caffè viene preparato in un bricco mettendo l’acqua e i 4 cucchiaini di caffè. Poi si fa bollire il tutto per qualche minuto. Quando si serve il caffè arabo va lasciato un po’ nella tazzina, così la polvere si deposita sul fondo.
In Italia il cardamomo si può trovare nei negozi etnici. Si può  aggiungere alla miscela di caffè macinata fine. Si potrebbe usare la classica moka italiana aggiungendo qualche chicco di
cardamomo.
Verrà un caffè all’italiana ma profumato. Nena News
 
 

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