B. Michael : Hamas e l’Irgun? Come oso metterli a confronto…
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zeitun.info
Per tutti coloro che soffrono di amnesia volontaria ecco solo alcuni degli episodi salienti di violenza dell’Irgun degna di Hamas.
di B. Michael – 2 maggio 2016 Haaretz
Così
ha parlato Benjamin Netanyahu poche ore dopo l’esplosione il 18 aprile
di una bomba su un autobus a Gerusalemme, rivendicata in seguito da
Hamas: “Troveremo chiunque abbia preparato questo ordigno esplosivo,
prenderemo chiunque ci sia dietro e faremo i conti con questi
terroristi.” – affermazioni nette e determinate. E dove ha proferito
queste ferme parole? Durante una commemorazione degli 85anni dalla fissazione dell’anno della fondazione dell’Irgun, o Etzel, la milizia clandestina pre-statale diretta da Menachem Begin.
Purtroppo
Netanyahu ha dimenticato di specificare a quali “terroristi” si
riferisse: quelli di cui stava celebrando l’85mo compleanno, o quelli
che hanno fatto saltare in aria un autobus quel giorno al mattino
presto?
Ma come potrei osare metterli a confronto.
Pochi
giorni più tardi, Moshe Arens si è unito a Netanyahu. In un editoriale
(Haaretz, 26 aprile) anche lui ha mostrato la sua quota di memoria
selettiva e di concreta ipocrisia. Nel suo tentativo di compiacere il
deputato Zouheir Bahloul (dell’Unione Sionista), Arens ha spiegato la
fondamentale differenza tra “i gruppi clandestini ebrei” e “le
organizzazioni terroristiche palestinesi”. I combattenti per la libertà
ebrei, si è vantato l’ex membro dell’Irgun, attaccavano i soldati del
mandato britannico [sulla Palestina. Ndtr.], non i civili, mentre i
terroristi palestinesi prendono di mira principalmente i civili. “Questa
è l’essenza del terrorismo – uccidere civili,” ha scritto Arens.
Per
risvegliare la memoria di Arens e di chiunque altro soffra di amnesia
volontaria, qui di seguito c’è un piccolo campione, una goccia
nell’enorme bacino di lodevoli imprese realizzate dagli eroi dell’Irgun e
del Lehi (la milizia guidata da Yitzhak Shamir e nota come la Banda
Stern). Tutte provengono da fonti ufficiali revisioniste [cioè della
destra sionista. Ndtr.]:
14
novembre 1937 – Uomini armati dell’Irgun a Gerusalemme mettono in atto
un “attacco a colpi di arma da fuoco” uccidendo due passanti arabi a
Rehavia. Più tardi, cecchini sparano a un autobus arabo, uccidendo tre
passeggeri e ferendone otto. Bravo, Irgun!
17
aprile 1938 – Per la prima volta (ma non per l’ultima) l’Irgun lancia
una bomba in un caffè arabo, con risultati modesti: una persona uccisa,
sei ferite.
5
aprile 1938 – Una serie di attacchi terroristici contro passanti a
Jaffa, Tel Aviv e Gerusalemme. Bombe e spari contro gli autobus. I
risultati migliorano: muoiono 11 arabi, 22 rimangono feriti.
6
luglio 1938 – L’Irgun colloca un ordigno esplosivo in un mercato
all’aperto di Haifa, al di fuori di “motivazioni politiche”. L’ordigno è
composto da alcuni bidoni del latte di metallo, riempiti di esplosivi e
di chiodi: 18 arabi uccisi, 38 feriti.
16 luglio 1938 – Un ordigno dello stesso tipo nel suk arabo di Gerusalemme: 10 morti, 31 feriti.
26 luglio 1938 – Di nuovo ad Haifa e un altro ordigno esplosivo dell’Irgun: 27 arabi rimangono uccisi, 46 feriti.
26
agosto 1938 – Questa volta il suk di Jaffa: “Un potente ordigno” come
hanno detto. L’Irgun rivendica: muoiono 24 arabi, 35 sono feriti.
29 maggio 1939 – L’Irgun fa saltare in aria un cinema di Gerusalemme: 5 spettatori uccisi, 18 feriti.
20
giugno 1939 – Un’operazione contro un suk particolarmente riuscita: 78
arabi (e un asino) sono uccisi da un’esplosione in un mercato all’aperto
di Haifa. L’asino era carico di esplosivo.
Tra
il giugno e il luglio del 1939 l’Irgun ha ucciso dozzine di persone in
tutto il Paese. L’unica colpa delle vittime era il fatto di essere
arabi. Neppure l’Irgun sostiene il contrario.
Seguono
alcuni anni relativamente tranquilli, ma verso la fine del Mandato
Britannico queste gloriose operazioni di combattimento riprendono la
loro frenesia.
4
dicembre 1947 – Bombe nei caffè, un barile di esplosivo in una stazione
degli autobus, lancio di granate, sparatorie: dozzine di arabi sono
uccisi.
29 dicembre 1947 – Una bomba dell’Irgun alla Porta di Damasco della Città Vecchia di Gerusalemme: 17 vittime.
30 dicembre 1947 – Membri dell’Irgun attaccano un gruppo di manovali arabi nella baia di Haifa, uccidendone 6 e ferendone 40.
4 gennaio 1948 – Un’auto-bomba del Lehi a Jaffa uccide 70 arabi.
7
gennaio 1948 – L’Irgun tenta di emulare il suo “piccolo fratello” con
una bomba alla Porta di Jaffa nella Città Vecchia di Gerusalemme. Solo
24 arabi uccisi.
18 febbraio 1948 – Una bomba nel mercato di Ramle uccide 37 arabi.
E
per concludere – 9 aprile 1948: l’Irgun entra a Deir Yassin, nei
dintorni di Gerusalemme, e massacra 245 abitanti del villaggio. Sei
giorni dopo, una folla di arabi attacca un convoglio medico diretto al
Monte Scopus di Gerusalemme, massacrando 36 persone. ( Chiunque tiri
frettolose conclusioni in merito alla relazione tra questi due eventi
non è altro che un maledetto post-sionista).
I
successivi massacri ed atrocità sono messi a segno dall’esercito del
nascente Stato, piuttosto che dai gruppi clandestini che hanno aderito
alla purezza-delle-armi [autorappresentazione dell’esercito israeliano,
che si definisce “il più morale al mondo.” Ndtr.].
(Ho
il piacevole dovere di elogiare ancora una volta Menachem Begin, di
santa memoria, che dopo aver preso il comando dell’Irgun, fece il
possibile per limitare questo terrorismo sfrenato. Dal 1944 fino alla
fine del 1947 l’Irgun lottò puntualmente solo contro l’occupante
britannico).
Questa
è solamente una manciata di rimembranze. Ci sono molti più esempi di
simili atti umani, con centinaia di civili innocenti che sono stati
uccisi.
Se
qualcuno, Dio non voglia, tenta ancora di paragonare le atrocità degli
assassini arabi con le glorie dei combattenti ebrei (solo per il fatto
che entrambi hanno commesso azioni assolutamente identiche), spiegheremo
ancora una volta che la differenza tra il terrorismo ismaelita e i
combattenti per la libertà ebrei è la stessa che passa tra i riccioli
ebrei e il codino dei cinesi. Anche un bambino sa che un boccolo dell’
uomo ebreo è il culmine di bellezza e di purezza mentre un codino cinese
è semplicemente disgustoso.
Non c’è davvero confronto.
(Traduzione di Amedeo Rossi)
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