Gaza: due giorni di bambini


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GAZA – Il 16 e 17 marzo 2016 abbiamo passato due giorni a Gaza: un giro di visite alle scuole che aiutiamo e visite alle famiglie molto povere nei quartieri vicine alle scuole. Quindi tantissimi bambini: tra i banchi, nelle vie, arrampicati sui muri, nei cortili, nelle culle, nelle cucine. 
In realtà sono quasi tutte così le nostre visite. I bambini guardano indifferenti, alcuni vogliono giocare, qualche volta sorridono, raramente piangono. E sempre ci chiediamo quale sarà il loro futuro.
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Siamo tornati anche dalla mamma che non poteva parlare. Gentilissima. E i lavori di ristrutturazione nella sua casa, iniziati dopo la nostra visita precedente, procedono.
Il segno della grande ospitalità di questa gente è stata l’anatra gigantesca che ci ha offerto a casa sua Fauzia, un’amica di lunga data. C’era anche il marito, che dopo qualche giorno è improvvisamente deceduto. Era il compleanno del figlio che però si trova a Dubai. Abbiamo risolto con una bella torta con la sua foto di zucchero e una chiamata su skype.
Lorenzo si è fatto fotografare con un babbo disoccupato che si occupa di biciclette. Nella galleria qui sotto trovate anche due esempi di stili case nuove ricostruite dopo i bombardamenti di due anni fa. Un tipo è quello in legno, l’altro, con i colori pastello, stile italiano, perché i materiali sono “pregiati”.
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