Essere un giovane profugo Palestinese oggi in Libano
Essere un giovane profugo Palestinese oggi in Libano
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Di tutti i paesi dove i Palestinesi
trovarono rifugio dipo che furono cacciati 70 anni fa da dove è ora
Israele, il Libano rimane il luogo più ostile a concedere i diritti
fondamentali a questa comunità ormai insediata da decenni ed ai loro
successori. Di conseguenza i Palestinesi in Libano sono sistematicamente
marginalizzati.
Il caso del Libano è particolarmente
critico. In Giordania la maggior parte dei circa due milioni di profughi
hanno ottenuto la piena cittadinanza mentre in Siria, prima della
guerra, un numero di oltre 400mila Palestinesi ottenne gli stessi
diritti dei Siriani. Nel Libano circa 300mila Palestinesi sono costretti
a vivere ai margini della società, privati di cittadinanza e
impossibilitati ad un gran numero di professioni, impediti dall'avere
proprietà e dal poter usufruire di assistenza sociale e sanitaria anche
se le tasse le devono comunque pagare.
Nel Libano si teme che l'assimilazione
dei Palestinesi profughi -nella maggioranza sunniti- possa alterare i
delicati equilibri etnici del paese e rimane su di essi la stigma per il
ruolo che ebbero nella guerra civile durata 15 anni dagli anni '70.
Oggi i due terzi vivono in 12 campi dove
un'agenzia dell' ONU, l'UNRWA, cerca di fornire i servizi base.
Costituita nel 1949 con lo scopo di sostenere i profughi Palestinesi,
l'UNRWA è cronicamente sottofinanziata ed è recentemente messa sotto
accusa per via del suo deficit.
Tre quarti dei profughi vivono sotto la
soglia di povertà vivendo con meno di 6$ al giorno, e questo già prima
della crisi siriana. Si può solo immaginare ciò che tale situazione
significa per dei giovani che crescono in tale situazione. (*)
(trad. Claudio Lombardi)
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