Documento Usa accusa: “Israele, Hamas e Fatah violano diritti palestinesi”



Documento Usa accusa: “Israele, Hamas e Fatah violano diritti ...



Roma, 16 aprile 2016, Nena News – Il rapporto di Stato americano sulle Pratiche dei diritti umani per il 2015 ha accusato Israele, Fath e Hamas di “violare i diritti umani dei palestinesi”. Il documento, rilasciato giovedì, attacca duramente lo stato ebraico per i “vari abusi” compiuti a danno della popolazione palestinese. Tra questi, lo studio cita espressamente i casi degli arresti arbitrari, la tortura dei detenuti e le restrizioni sulla libertà di movimento e di parola.
Ma Tel Aviv è soprattutto accusata per l’uso “eccessivo di forza”. In particolar modo, il rapporto analizza gli ultimi mesi del 2015 dove si sono registrati numerosi attacchi contro target israeliani (per lo più militari). “In diversi incidenti del genere, le autorità israeliane hanno compiuto violazioni dei diritti umani” si legge nel testo del documento. “Le Ong hanno pubblicato diversi studi in cui si sostiene che le forze di sicurezza israeliane hanno eseguito omicidi illegittimi”. Il riferimento è soprattutto al rapporto di Amnesty International (AI) pubblicato lo scorso ottobre in cui l’associazione inglese riportava almeno 4 casi di palestinesi uccisi dai soldati israeliani nonostante non costituissero alcuna minaccia all’incolumità dei militari. Tra i casi citati vi è quella della 18enne Hadeel Hashlamon ammazzata al checkpoint di Hebron a settembre. Il rapporto Usa scrive a tal proposito: “le immagini che documentano la sua morte e le dichiarazioni dei testimoni occulari che AI ha intervistato mostrano come lei [Hadeel Hashlamon] non rappresentasse alcuna minaccia sufficiente per giustificare l’uso di deliberata forza letale da parte dei soldati”.
Viene poi citato anche il caso del 28enne Abdullah Shalaldah colpito mortalmente dalle pallottole dei soldati in un blitz compiuto da quest’ultimi nell’ospedale Ahli di Hebron. “Quando l’IDF [acronimo per esercito di difesa d’Israele, ndr] ha rilasciato una dichiarazione secondo cui Shalaldah aveva minacciato di attaccarli, testimoni hanno raccontato ad AI che era disarmato, che era distante da loro e non si era sforzato di attaccarli”. Ma il rapporto Usa condanna anche le pratiche israeliane relative alla “demolizione e confisca di proprietà palestinese, le limitazioni della libertà di espressione, di raduno e di associazione nonché le dure restrizioni alla libertà di circolazione interna ed esterna dei palestinesi.”
Ma ad essere criticati sono anche l’Autorità palestinese (Ap) in Cisgiordania e il governo di Hamas nella Striscia di Gaza. Il documento, infatti, sottolinea il “maltrattamento” dei detenuti delle carceri gestite dall’Ap, le limitazioni della libertà di parola, la diffusa corruzione, la violenza contro le donne così come le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e la disabilità”. Tra i problemi riscontranti nel territorio cisgiordano vi è anche la piaga del lavoro minorile e del lavoro forzato. Non meno duro è il documento per le “violazioni” che avvengono a Gaza. Il testo qui sostiene che: “l’abuso dei diritti umani sotto Hamas include le uccisioni compiute dalle forze di sicurezza, tortura, arresti arbitrari, limitazioni ai rivali politici – tra cui esponenti di Fath – ed altri palestinesi”. Il movimento islamico, inoltre, è accusato per il maltrattamento di donne e bambini e per pratiche simile a quelle che si verificano in Cisgiordania.
Il rapporto di Stato americano sulle pratiche dei diritti umani sono pubblicazioni annuali sulle condizioni dei diritti umani nel mondo inviati dal Dipartimento di Stato Americano al Congresso Usa. I documenti coprono i diritti civili, politici individuali riconosciuti internazionalmente con la Dichiarazione universale dei Diritti Umani. Il primo rapporto risale a 40 anni fa. Gli studi mirano ad aiutare a determinare dove distribuire l’aiuto estero statunitense. Tuttavia, quando si tratta d’Israele, la loro funzione non è stata mai tradotta nei fatti: a fronte dei suoi numerosi studi contro quelle che definisce le “violazioni israeliane dei diritti umani”, Washington ha coninuato ad elargire ogni anno allo stato ebraico 3 miliardi di dollari in assistenza militare. Nena News
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